Oggi segnaliamo l'inizio delle riprese del documentario "Lino d'Italia - Storia di un itALIENO", un'opera destinata a esplorare in profondità la vita e la carriera di uno dei volti più amati del cinema e della televisione italiana: Lino Banfi. Nato Pasquale Zagaria a Canosa di Puglia nel 1936, Banfi è diventato un'icona non solo per il suo talento comico, ma anche per la sua capacità di rappresentare i valori e le tradizioni del Sud Italia. Questo film non è solo un tributo alla sua lunga carriera, ma anche una celebrazione delle radici pugliesi che lo hanno forgiato.

Il progetto e la sua importanza

Il documentario è diretto da Marco Spagnoli e co-scritto con lo stesso Banfi, avvalendosi della produzione di Minerva Pictures e del supporto dell'Apulia Film Fund della Apulia Film Commission e della Regione Puglia. Questi enti hanno investito risorse significative attraverso il Programma Operativo Regionale (POR) Puglia FESR-FSE 2014-2020, sottolineando l'importanza del progetto non solo per la figura di Banfi, ma anche per la valorizzazione della cultura e dell'arte pugliese.

Le riprese si svolgeranno in location significative, tra cui il prestigioso Teatro Petruzzelli di Bari, un simbolo della cultura pugliese. Questo storico teatro, restaurato dopo un incendio devastante nel 1991, sarà il palcoscenico ideale per momenti chiave della vita di Banfi. Qui, Lino Banfi avrà l’occasione di confrontarsi con i propri ricordi, esplorando il suo passato e le esperienze che lo hanno portato a diventare il "nonno d'Italia".

Un viaggio nella vita privata e pubblica di Banfi

Il documentario non si limiterà a presentare il lato pubblico di Banfi, ma si impegnerà a svelare "l'uomo dietro il personaggio". La produzione ha promesso di intrecciare la vita privata e la carriera pubblica di Banfi, rivelando:

  1. Aneddoti familiari
  2. Successi popolari
  3. Ricordi di gioventù
  4. Riflessioni sul presente
  5. Testimonianze inedite

Questo approccio narrativo intende mettere in luce non solo i tratti distintivi di un comico, ma anche la sua umanità e vulnerabilità, elementi che hanno reso Banfi così amato dal pubblico.

L'eredità di un'icona italiana

Lino Banfi ha conquistato il cuore degli italiani grazie al suo stile unico, un mix di comicità e dolcezza che ha reso i suoi personaggi indimenticabili. Il suo lavoro è caratterizzato da una profonda autoironia, un aspetto che ha contribuito a farlo diventare un simbolo di un'Italia popolare e generosa. Il documentario si propone di esplorare questi temi attraverso una narrazione teatrale e surreale, rendendo omaggio alla straordinaria parabola artistica e umana di Banfi.

Inoltre, il film esplorerà il legame di Banfi con la sua terra d'origine, la Puglia, e con le città che hanno segnato la sua crescita personale e professionale. Canosa di Puglia, dove è nato, e Andria, dove ha frequentato il seminario, saranno protagoniste di un racconto che farà rivivere le atmosfere di un tempo, rivelando come queste esperienze formative abbiano influenzato il suo modo di interpretare la vita e il lavoro.

La regia di Marco Spagnoli, noto per il suo approccio sensibile e attento ai dettagli, promette di emozionare e coinvolgere il pubblico. Spagnoli ha già dimostrato il suo talento nel raccontare storie di personaggi iconici del panorama italiano, e con questo progetto si appresta a realizzare un'opera che, senza dubbio, entrerà nella storia del cinema documentaristico italiano.

In questo contesto, il documentario "Lino d'Italia - Storia di un itALIENO" si presenta come un'opera imprescindibile per tutti coloro che vogliono conoscere non solo la carriera di Lino Banfi, ma anche la sua essenza umana. Sarà un viaggio che ci porterà a scoprire l'italiano che si cela dietro il personaggio, un'esplorazione di sentimenti, ricordi e valori che continuano a vivere nel cuore degli italiani.

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