Antonio Infantino (1944-2018) è una figura di spicco nella storia culturale della Basilicata e dell'Italia, noto per la sua capacità di unire arte, musica e impegno sociale. La sua eredità è stata recentemente rinnovata grazie alla ripubblicazione del volume "I denti cariati e la patria e altre poesie", un'opera che raccoglie le sue due raccolte precedentemente pubblicate nel 1966 e nel 1967, "I denti cariati e la patria" e "Succhà". Questa iniziativa, promossa dal "Circolo Culturale Antonio Infantino" di Tricarico, ha come obiettivo quello di rilanciare la figura di Infantino tra le nuove generazioni, rendendo accessibile un patrimonio culturale che, per troppo tempo, è rimasto in ombra.

L'importanza della ripubblicazione

L'importanza di questo libro è messa in evidenza dalle parole di Fernanda Pivano, una delle più influenti critiche letterarie italiane, che nell'introduzione del 1967 definì Infantino come depositario di "alcune tra le cose migliori della cultura e dello spettacolo di questi ultimi quarant'anni". Pivano, con il suo sguardo acuto e la sua capacità di riconoscere i talenti emergenti, ha contribuito a porre Infantino sotto i riflettori, evidenziando la sua poliedricità e il suo approccio innovativo alla poesia e alla musica.

La ripubblicazione di "I denti cariati e la patria" non è solo un atto di recupero di un'opera quasi introvabile, ma anche un modo per avvicinare i giovani alla figura di Infantino. Gli organizzatori hanno sottolineato l'importanza di "partire dalla musica e dalle tradizioni", un approccio che ha caratterizzato l'opera di Infantino e che continua a essere rilevante anche oggi.

L'eredità musicale di Infantino

  1. Infantino ha fondato nel 1975 i "Tarantolati di Tricarico", un gruppo musicale che ha saputo reinterpretare il tarantismo, un'antica pratica culturale lucana.
  2. Attraverso questa musica, Infantino ha dato voce a un'intera generazione di lucani, affrontando le problematiche sociali con un linguaggio diretto e potente.
  3. Il suo lavoro non è solo una celebrazione delle tradizioni, ma anche una denuncia dei problemi contemporanei, rendendo la sua arte un potente strumento di cambiamento sociale.

L'interesse per l'opera di Infantino è cresciuto negli ultimi anni, anche grazie a iniziative accademiche come quelle del dipartimento di Innovazione scientifica e sociale dell'Università della Basilicata. Nicola Sileo, dottore di ricerca, ha spiegato come il lavoro congiunto degli allievi del dottorato stia permettendo di riscoprire la produzione artistica e filosofica di Infantino, contribuendo così a una maggiore comprensione della sua figura.

Un messaggio attuale

Il messaggio di Infantino, intriso di una forte carica sociale e politica, continua a risuonare anche oggi. Le sue poesie e le sue canzoni, cariche di significato, invitano a una riflessione profonda sulla realtà del Sud Italia e sulle sfide che la sua popolazione ha affrontato nel corso degli anni. La sua capacità di utilizzare la musica come veicolo di protesta e di aggregazione ha fatto sì che il suo lavoro resti rilevante e attuale, fungendo da ispirazione per artisti e attivisti contemporanei.

In un'epoca in cui le tradizioni rischiano di essere dimenticate, la figura di Antonio Infantino rappresenta un faro di speranza e di creatività. La ripubblicazione di "I denti cariati e la patria e altre poesie" è un invito a riscoprire le radici culturali e a utilizzarle come base per costruire un futuro migliore. Infantino, con il suo linguaggio avanguardistico e la sua visione artistica unica, continua a vivere attraverso le sue opere, offrendo un messaggio di resistenza e di rinnovamento. La sua eredità non è solo un patrimonio del passato, ma una fonte di ispirazione per le nuove generazioni che cercano di dare voce alle proprie esperienze e di affrontare le sfide contemporanee con coraggio e creatività.

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