
Il richiamo alla responsabilità civica e alla ricerca della verità è più attuale che mai, specialmente in un contesto come quello italiano, segnato da tragiche vicende storiche. Al centro di questa riflessione si trova il Comandante Mario Ciancarella, un ufficiale che ha avuto il coraggio di sfidare le ingiustizie e opporsi a un sistema che spesso ha preferito l'omertà alla trasparenza. La sua biografia, pubblicata da Pigreco Edizioni, è stata finalista al Premio Viareggio Repaci e al Premio Alessandro Leogrande, rappresentando un importante capitolo nella storia recente d'Italia.
Un evento significativo per la memoria collettiva
L'evento "Si deve ricordare, si può cambiare", in programma per venerdì 13 giugno presso l'Archivio Roberto Marini in Galleria Nazionale a Pistoia, si inserisce nel contesto delle commemorazioni del 45° anniversario della strage di Ustica. Questa tragedia, avvenuta il 27 giugno 1980, ha causato la morte di 81 persone, tra cui 13 bambini, a seguito dell'esplosione in volo di un DC9 dell'Itavia. Un episodio che rappresenta non solo una ferita aperta nella memoria collettiva, ma anche un simbolo della strategia della tensione che ha caratterizzato quegli anni in Italia.
La lotta per la verità del Comandante Ciancarella
Il Comandante Ciancarella, in qualità di Capitano dell'Aeronautica, è diventato un simbolo della lotta per la verità. La sua testimonianza non si limita alla strage di Ustica, ma si estende anche al disastro aereo del 3 marzo 1977 sul Monte Serra, in cui persero la vita 38 allievi dell'Accademia Navale di Livorno. Ciancarella ha sempre sostenuto l'importanza di fare luce su queste tragedie, rifiutando la narrazione ufficiale che tendeva a nascondere le responsabilità.
La sua battaglia ha avuto un costo altissimo: fu radiato con un decreto falsificato dall'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, un caso senza precedenti nella storia italiana. Questo episodio, evidenziato in una sentenza del tribunale di Firenze, rappresenta un grave precedente di infedeltà dello Stato nei confronti di un ufficiale che ha messo in discussione le versioni ufficiali.
Un incontro di testimonianze e riflessioni
All'evento parteciperanno figure di spicco come:
- Guido Farinella, editore e curatore della biografia di Ciancarella.
- Salvatore Maria Righi, giornalista esperto della strage di Ustica.
- Matteo Tomatis e Francesco Pinocchio, familiari delle vittime rispettivamente del Monte Serra e di Ustica.
- Ilaria Moroni, studiosa di terrorismo e stragismo in Italia.
- Alexander Höbel, professore di storia contemporanea e presidente dell’associazione "Futura Umanità".
Durante la serata, saranno proiettate immagini di film e telegiornali tratti dall'Archivio di Roberto Marini, che raccoglie materiali sin dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Queste immagini non solo testimoniano eventi tragici, ma servono anche da monito per le generazioni future.
Il tema centrale dell'incontro non è solo la commemorazione di eventi passati, ma la riflessione su come la memoria possa essere uno strumento di cambiamento. La vicenda di Ciancarella ci invita a interrogarci sulle responsabilità individuali e collettive nella costruzione di una società più giusta e trasparente. In un'epoca in cui le fake news e la disinformazione sembrano prevalere, il richiamo alla verità e alla giustizia diventa più che mai urgente.
Questo evento rappresenta un'opportunità preziosa per rinnovare l'impegno verso la verità e la giustizia, per non dimenticare le vittime di un passato doloroso e per costruire un futuro in cui gli errori del passato non si ripetano.