Il 30 settembre 2023 sarà una data memorabile per la cultura milanese, poiché segnerà l'apertura ufficiale del Casva, il Centro di Alti Studi sulle Arti Visive. Fondato nel 1999 dal Comune di Milano, il Casva ha accumulato un patrimonio inestimabile, contenente gli archivi professionali di 44 architetti, designer e grafici di fama internazionale. La nuova sede, situata nell'ex mercato comunale del quartiere QT8, non solo custodirà ma esporrà anche opere di intellettuali di spicco come Vittorio Gregotti, Enzo Mari, Roberto Sanbonet e Nanda Vigo.

Un centro di aggregazione culturale

La nuova casa del Casva non sarà solo un luogo di conservazione, ma un vero e proprio centro di aggregazione culturale. Durante la cerimonia di inaugurazione, l'assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, ha affermato: "Apriremo al quartiere e alla città il Casva, un luogo prezioso dove la storia del progetto diventa uno strumento per comprendere il presente e costruire il futuro". Questo progetto rappresenta un'opportunità per il QT8 di riacquistare importanza e vitalità, offrendo uno spazio dove gli abitanti possono incontrarsi e partecipare a eventi culturali.

Un processo di restauro complesso

Il restauro dell'ex mercato, progettato da Pietro Bottoni in occasione dell'ottava Triennale, ha visto un processo lungo e complesso, iniziato nel 2017. Gli architetti Walter Patscheider e Corrado Serafini, del team "Architetti per Milano", sono stati incaricati di ottimizzare il progetto, che ha visto l'avvio dei lavori nell'autunno del 2021. Tuttavia, il processo ha subito ritardi a causa di variazioni tecniche richieste dalla soprintendenza. Oggi, il risultato finale è un ampio spazio di circa tremila metri quadrati, destinato a diventare un punto di riferimento per la cultura visiva.

Servizi e spazi per il pubblico

La nuova sede del Casva offrirà una serie di servizi e spazi per il pubblico, tra cui:

  1. Aule disponibili per le associazioni del quartiere.
  2. Un'area per l'accoglienza con un bookshop.
  3. Una caffetteria ampia.
  4. Uno spazio multifunzionale di oltre 500 metri quadrati per mostre e convegni.

Questa configurazione mira a promuovere un'interazione attiva tra gli abitanti del quartiere e il centro, creando un ambiente stimolante e inclusivo.

Il cuore del Casva sarà situato al piano seminterrato, dove verrà allestito il "tesoro" del centro, con opere provenienti dai depositi del Castello Sforzesco, dalla Fabbrica del Vapore e da collezionisti privati. Tra le ultime acquisizioni degne di nota, si trovano i fondi di Carla de Benedetti e Nanda Vigo, che testimoniano l'importanza del contributo femminile nel campo del design e della progettazione.

L'inaugurazione del Casva non rappresenta solo un nuovo inizio per Milano, ma anche un passo fondamentale verso il futuro delle arti visive. Con il suo impegno per l'educazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, il centro si pone come un modello di riferimento per altre città e istituzioni in Italia e all'estero, sottolineando l'importanza della cultura come strumento di coesione sociale e sviluppo. Con il Casva, Milano non solo custodisce la propria storia artistica, ma si prepara a scrivere nuovi capitoli nel mondo delle arti visive, diventando un fulcro di creatività e innovazione.

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