Il Brasile ha recentemente compiuto un passo significativo nella lotta contro la malnutrizione, abbandonando ufficialmente la Mappa della Fame dell'ONU. Questo traguardo, annunciato durante il vertice sui Sistemi Alimentari in Etiopia, evidenzia come meno del 2,5% della popolazione brasiliana viva attualmente in condizioni di denutrizione. Questo dato rappresenta un chiaro segno dei progressi compiuti negli ultimi anni.

Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha accolto con entusiasmo questa notizia, esprimendo il suo "grande orgoglio e immensa gioia" per il risultato raggiunto. Lula ha definito questo successo una "conquista storica", sottolineando l'importanza di politiche pubbliche efficaci e dell'impegno verso il popolo per ottenere risultati tangibili nella lotta contro la fame. "È possibile combattere la fame e costruire un Paese più giusto e solidale", ha affermato il presidente attraverso i suoi canali social.

La situazione della sicurezza alimentare in Brasile

Negli ultimi dieci anni, la situazione della sicurezza alimentare in Brasile ha vissuto alti e bassi. Il paese era già riuscito a uscire dalla Mappa della Fame nel 2014, ma ha visto un'inversione di tendenza tra il 2018 e il 2020. Durante questo periodo, il deterioramento delle condizioni economiche e sociali ha portato a un incremento dell'insicurezza alimentare, mettendo a rischio la nutrizione di milioni di brasiliani.

Le cause principali di questo deterioramento includono:

  1. Aumento della povertà
  2. Politiche di austerità
  3. Riduzione dei programmi sociali

Il piano "Brasil Senza Fame"

Il ritorno del Brasile nella Mappa della Fame ha rappresentato una sfida significativa per il governo, ma il presidente Lula ha posto il tema della lotta contro la fame tra le priorità del suo mandato. Il ministro dello Sviluppo e Assistenza Sociale, Wellington Dias, ha dichiarato che "uscire dalla Mappa della Fame era l'obiettivo principale del presidente".

Il piano "Brasil Senza Fame" include misure come:

  1. Espansione dei programmi di assistenza alimentare
  2. Incremento delle risorse destinate all'agricoltura familiare
  3. Maggiore supporto alle comunità indigene e rurali

Queste azioni non solo mirano a garantire il cibo per tutti, ma anche a promuovere la sovranità alimentare, incoraggiando la produzione locale e sostenibile.

Collaborazioni e mobilitazione della società civile

Il successo del Brasile nella lotta contro la fame non è solo attribuibile alle politiche governative, ma è anche il risultato della mobilitazione della società civile e delle comunità. Attivisti e gruppi locali hanno lavorato instancabilmente per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione della fame e promuovere iniziative di solidarietà.

Il Brasile si trova quindi in una fase cruciale, dove il superamento della fame rappresenta non solo un obiettivo raggiunto, ma anche un'opportunità per ripensare il proprio modello di sviluppo e promuovere una maggiore equità sociale. Con un impegno costante e una visione lungimirante, il paese può affrontare le sfide future nella lotta contro la malnutrizione e l'insicurezza alimentare.

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