
Greta Scarano, attrice e regista romana, ha recentemente ottenuto il Nastro d'Argento per il miglior esordio alla regia con il suo primo film, "La vita dei grandi". In un'intervista con l'ANSA, ha condiviso le sue esperienze nel mondo del cinema, la sua visione dell'arte cinematografica e le sue passioni personali. Con uno sguardo attento e riflessivo, Greta ha messo in luce l'importanza dello sguardo femminile e le questioni sociali che le stanno a cuore.
"Quando ho ricevuto il premio, ero felicissima, perché non me l'aspettavo affatto", ha dichiarato Greta. Questo riconoscimento rappresenta un traguardo significativo per la giovane regista, che ha iniziato la sua carriera nel 2007 con la serie televisiva "Un posto al sole". La sua transizione da attrice a regista è stata guidata dal desiderio di raccontare storie che rispecchiano le sue esperienze e le sue emozioni.
lo sguardo femminile nel cinema
Ma cosa significa per Greta lo sguardo femminile nel cinema? "È difficile rispondere. Ci sono registi, come Noah Baumbach, che hanno uno sguardo estremamente femminile. Penso anche a Ettore Scola, specialmente in film come 'La famiglia'. Apprezzo moltissimo le registe che riescono a toccare corde profonde come Tamara Jenkins e Jane Campion. Credo ci sia bisogno di entrambi gli sguardi", ha spiegato.
Quando le è stato chiesto dei suoi registi preferiti, ha elencato una serie di nomi che spaziano da quelli più noti a quelli che hanno influenzato la sua crescita artistica. Ecco alcuni dei registi che ha citato:
- Noah Baumbach
- Quentin Tarantino
- Stanley Kubrick
- Yorgos Lanthimos
- Tamara Jenkins
"Tamara Jenkins, in particolare, con opere come 'Private Life', ha avuto un grande impatto su di me, così come 'Savages', che ha ispirato 'La vita dei grandi'", ha aggiunto.
il futuro del cinema
Con l'attuale panorama cinematografico in continua evoluzione, Greta ha condiviso le sue preoccupazioni riguardo ai tagli al settore. "Credo che la cultura sia fondamentale per una nazione. Ci sono sicuramente cose che non funzionano, ma è importante criticarle e correggerle senza gettare discredito su una categoria che impiega tantissime persone. Trattare il cinema in questo modo è davvero una bassezza esorbitante", ha commentato.
Ma qual è il futuro del cinema, secondo Greta? "Ho molta fiducia nei piccoli esercenti. Dopo aver accompagnato 'La vita dei grandi' in giro per l'Italia, ho visto la passione, l'amore e l'entusiasmo di chi gestisce piccoli cinema. Questo è un segnale positivo per il futuro delle sale e del cinema in generale", ha affermato con ottimismo.
impegno sociale e passioni personali
Oltre alla sua carriera cinematografica, Greta ha parlato anche di ingiustizie sociali che la toccano profondamente. "Ci sono molte cose che non tollero, in particolare l'ingiustizia. Vedere ingiustizie ogni giorno mi fa male e mi deprime. Basti pensare alla situazione a Gaza. La questione palestinese è una delle ingiustizie più gravi e antiche", ha dichiarato. Greta è attivamente coinvolta in manifestazioni a favore della Palestina e utilizza i suoi social media per sensibilizzare su questi temi.
Attualmente, sta registrando un audiolibro basato sul romanzo saggio di Francesca Albanese, "Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina", un progetto che unisce la sua passione per la lettura con il suo impegno sociale.
Quando le è stato chiesto cosa le piacerebbe fare se non fosse nel mondo del cinema, ha risposto con entusiasmo: "Amo la natura e gli animali, in particolare i cani. Se non fossi nel cinema, probabilmente farei qualcosa che unisce queste mie passioni". Questo amore per gli animali e la natura riflette il suo desiderio di connessione con il mondo che la circonda.
La carriera di Greta Scarano è solo all'inizio, e con la sua visione unica e il suo impegno per la giustizia sociale, è destinata a lasciare un segno indelebile nel panorama cinematografico italiano e oltre.