Il dramma dell'assassinio di Gloria Rosboch, un'insegnante di 49 anni brutalmente uccisa nel 2016 nel Canavese, ha ispirato artisti e cineasti a riflettere sulle complesse dinamiche di manipolazione e vulnerabilità. Gloria fu vittima di Gabriele Defilippi, un ex allievo capace di sedurre e raggirare chiunque, fino a portarla a consegnargli i risparmi di una vita con la promessa di una nuova esistenza insieme. Questo tragico evento ha dato vita a un'opera teatrale, "Se non sporca il mio pavimento", scritta da Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori, e ora all'adattamento cinematografico intitolato "La Gioia", diretto da Nicolangelo Gelormini. Il film, che vede tra i protagonisti Valeria Golino, Saul Nanni, Jasmine Trinca, Francesco Colella e Betti Pedrazzi, è l'unico film italiano in gara alle Giornate degli Autori, una sezione indipendente della Mostra del Cinema di Venezia, e sarà distribuito nelle sale da Vision Distribution.

La performance di Valeria Golino

Valeria Golino, che interpreta Gioia, offre una performance intensa e sfumata, definendo il suo personaggio come una "vittima", ma in modo non univoco. "Gioia è una donna che ha qualcosa della ragazza interrotta", afferma Golino, sottolineando come la sua protagonista sia una donna di 50 anni che si è cristallizzata in una dimensione adolescenziale a causa delle sue esperienze e del suo rapporto con i genitori. Questa fragilità la rende vulnerabile e suscettibile alle manipolazioni da parte di Alessio, un inquieto studente di liceo interpretato da Saul Nanni.

Nella trama, Gioia è un'insegnante di francese timida e riservata che si occupa dei genitori anziani nella casa di famiglia. La sua vita si complica quando incontra Alessio, un ragazzo che utilizza il suo aspetto per attrarre e sfruttare gli altri. Il suo stile di vita borderline è sostenuto dalla complicità di Cosimo (Francesco Colella), un amico di famiglia, e dalla madre di Alessio, Carla (Jasmine Trinca), che vive in difficoltà economiche. Alessio, consapevole della fragilità emotiva di Gioia, costruisce attorno a lei un bozzolo di attenzioni che la portano a innamorarsi, mentre lui stesso si trova a fronteggiare una crescente oscurità interiore.

Tematiche centrali del film

Golino approfondisce il personaggio di Gioia, dicendo: "È una donna che da un lato ha un'innocenza protetta dalle circostanze, dall'altro una spregiudicatezza che emerge dalle sue scelte. Non giudica il suo innamoramento per Alessio, che potrebbe essere suo figlio, come qualcosa di innaturale. È un'artefice della sua storia, finché può, finché gli altri non decidono per lei". Questo mette in luce una delle tematiche centrali del film: la lotta per il controllo della propria vita di fronte a forze esterne.

Nicolangelo Gelormini, regista del film e già autore di "Fortuna", esprime l’intento di raccontare una storia che esplora l’anticorpo al sentimento dell’amore, mettendo in evidenza come le emozioni possano influenzare non solo i diretti protagonisti, ma anche chi li circonda. La vulnerabilità di Gioia non è solo un fatto personale, ma riflette un tema universale che può colpire chiunque si trovi in situazioni simili.

Una visione multilivello dei personaggi

Jasmine Trinca, che interpreta la madre di Alessio, descrive il suo personaggio come complesso e ambiguo. "Ogni personaggio svela continuamente un lato differente da quello che viene inizialmente proposto. La madre non è solo morbosa, ma proietta su Alessio le proprie aspirazioni e desideri, tradendo il sacro patto della maternità che prevede che i figli siano liberi di seguire il proprio cammino". Questa visione multilivello dei personaggi è fondamentale per comprendere le relazioni e i conflitti che si sviluppano nel film.

La realizzazione di "La Gioia" non è solo un tributo a una storia tragica, ma un invito a riflettere sulle dinamiche di potere e vulnerabilità nelle relazioni interpersonali. Con il film, Gelormini e il suo team cercano di stimolare un dibattito su temi come la manipolazione, il desiderio di connessione e le conseguenze delle scelte individuali. La performance di Golino, insieme alla sceneggiatura, che ha vinto ex aequo il Premio Franco Solinas 2021, contribuisce a rendere "La Gioia" un'opera significativa, capace di toccare le corde emotive dello spettatore.

La Mostra del Cinema di Venezia, che ha accolto "La Gioia" nelle sue Giornate degli Autori, rappresenta un'importante piattaforma per opere che affrontano temi sociali e personali. La presenza di questo film nel festival è un riconoscimento della sua rilevanza e della capacità di raccontare una storia che, pur radicata in un fatto di cronaca, si amplia per abbracciare questioni più ampie e universali.

Share this article
The link has been copied!