Nel cuore della Buchmesse di Francoforte, si accende un acceso dibattito sul mercato editoriale italiano tra Innocenzo Cipolletta, presidente dell'Associazione Italiana Editori (AIE), e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Questo confronto si concentra sulle misure governative destinate a sostenere il settore in un periodo di crisi, con Cipolletta che esprime preoccupazione per i ritardi nell'implementazione di tali misure. "Dallo scorso luglio, il mercato editoriale ha mostrato segnali di ripresa, ma è fondamentale che le misure promesse siano attuate tempestivamente per sostenere questa ripresa", ha dichiarato Cipolletta, evidenziando come la flessione delle vendite, che nel 2024 ha toccato i 3,234 miliardi di euro, rappresenti una preoccupazione per l'intero comparto.

Le risposte del governo

Al ministro Giuli non è sfuggita la critica, e ha risposto con fermezza, affermando che "per noi l'impegno sul fronte del sostegno alla filiera editoriale è sempre stato prioritario". Ha richiamato l'attenzione sull'importo consistente di 30 milioni di euro destinato a supportare il settore e ha sottolineato che i decreti attuativi sono stati tra i più rapidi dell'intero governo. Tuttavia, i dati presentati dall'AIE non mentono: nel 2025, il mercato editoriale ha continuato a mostrare segnali di flessione, con una diminuzione del 2% in valore e del 2,7% in copie vendute nel periodo gennaio-settembre. Questi numeri corrispondono a una perdita di 20,7 milioni di euro in entrate, sollevando interrogativi sulla capacità del governo di sostenere realmente il settore.

Le richieste di Cipolletta

Cipolletta ha chiesto un'analisi più profonda e un’accelerazione delle politiche di sostegno. "Siamo fiduciosi che la ripresa iniziata a luglio possa proseguire e migliorare fino al 2026", ha affermato, ma ha anche notato che la riduzione degli acquisti legati alle Carte per i neo-diciottenni ha avuto un impatto negativo. Ha sollecitato una modifica della regolamentazione attuale per ampliare la platea degli aventi diritto e semplificare l'accesso alle agevolazioni, riconoscendo l'importanza dell'impegno scolastico.

L'andamento del mercato e le preferenze dei lettori

Con 144 espositori italiani presenti alla Buchmesse, l'Italia si prepara a mostrarsi come un attore chiave nel panorama editoriale internazionale. I dati mostrano un incremento dell'8% nella vendita di diritti di traduzione di opere italiane all'estero, un segnale positivo per l'internazionalizzazione e la solidità dell'editoria italiana, anche se il mercato interno continua a presentare difficoltà. Nei primi nove mesi dell'anno, le vendite di libri nelle librerie fisiche sono aumentate, raggiungendo una quota del 55,5% del mercato trade, mentre le vendite online sono diminuite al 40,2%. Questo cambiamento nel comportamento dei consumatori riflette una crescente preferenza per l'esperienza di acquisto in negozio.

Tra i vari generi editoriali, la narrativa italiana ha mostrato una crescita del 3%, seguita dalla narrativa straniera (+0,1%) e dall'editoria per bambini e ragazzi (+3,9%). Tuttavia, gli altri generi hanno registrato flessioni significative, con:

  1. Saggistica generale in calo del 3,3%
  2. Manualistica del 4,7%
  3. Fumetti del 5%
  4. Saggistica specialistica del 10,9%

Infine, tra i dieci libri più letti dell'anno emerge una classifica variegata, con titoli che spaziano da opere di narrativa a autobiografie. Al primo posto troviamo "La catastrofica visita allo zoo" di Joël Dicker, seguito dall'autobiografia di Papa Francesco, "Spera", e "Verrà l'alba, starai bene" di Gianluca Gotto. Questi titoli evidenziano l'ampia gamma di interessi dei lettori italiani, nonostante le sfide attuali del mercato del libro.

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