Il recente annuncio del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, segna un passo cruciale per il sostegno delle biblioteche italiane. L'invio alla Conferenza Unificata dello schema di decreto attuativo per l'accesso ai fondi destinati all'acquisto di libri rappresenta un'opportunità significativa. Questo provvedimento, parte integrante del Decreto Cultura, prevede la distribuzione di 30 milioni di euro per le biblioteche che dimostrano di promuovere la cultura e l'accesso alla lettura nel territorio.

il decreto attuativo e le sue implicazioni

Il decreto attuativo è il primo di una serie collegata al Decreto Cultura, convertito dalla legge 21 febbraio 2025 n.16. La Conferenza Unificata, composta da rappresentanti del Governo, delle Regioni e degli Enti Locali, deve ora esprimere un parere su questo schema. Il Ministro Giuli ha sollecitato l'inclusione di questo tema nell'ordine del giorno della prossima seduta utile, un passaggio fondamentale per accelerare l'iter burocratico e garantire l'uso tempestivo dei fondi.

Tra le novità più significative, vi è la possibilità di presentare domanda di contributo non solo per le biblioteche pubbliche, ma anche per istituzioni private senza scopo di lucro. Questo segna un'apertura verso una maggiore inclusività, consentendo a un numero più ampio di realtà di beneficiare delle risorse. Le biblioteche interessate dovranno garantire l'accesso libero e gratuito al pubblico, sottolineando l'importanza della fruibilità della cultura.

eventi culturali e collaborazione

È previsto che le biblioteche realizzino almeno un evento culturale al mese in collaborazione con associazioni, scuole, università, piccoli editori e organizzazioni del terzo settore. Questo requisito stimola l'attività culturale all'interno delle biblioteche e promuove sinergie tra diverse entità locali, creando un ambiente culturale più ricco e variegato.

Per accedere ai fondi, le biblioteche devono:

  1. Garantire l'accesso libero e gratuito al pubblico.
  2. Realizzare almeno un evento culturale al mese.
  3. Collaborare con associazioni e istituzioni locali.

l'uso dei fondi e l'editoria locale

Un punto cruciale del decreto riguarda l'uso dei fondi: il contributo deve essere utilizzato per l'acquisto di libri, compresi quelli in formato digitale. Questo è un passo importante verso la modernizzazione delle biblioteche, che devono adattarsi alle nuove modalità di fruizione della lettura contemporanea. È essenziale non dimenticare il valore dei libri cartacei, mentre l'accesso ai libri digitali diventa sempre più fondamentale.

Particolare attenzione è stata riservata all'acquisto di libri presso librerie ed editori locali. È stato stabilito che una percentuale dei libri acquistati dovrà riguardare l'editoria di prossimità, con un focus su opere di autori locali o che trattino temi di interesse per la comunità di riferimento della biblioteca. Questa iniziativa supporta l'economia locale e promuove la valorizzazione delle storie, culture e tradizioni di ciascun territorio.

Le biblioteche, custodi della cultura e del sapere, giocano un ruolo cruciale nel panorama educativo e sociale del nostro paese. Con l'attuazione di questo decreto, il Ministero della Cultura dimostra di voler investire nel futuro delle biblioteche italiane, riconoscendo il loro potenziale nel promuovere la lettura e la partecipazione attiva della comunità.

In conclusione, l'invio del decreto attuativo per i fondi biblioteche da parte del Ministro Giuli è un segnale forte della volontà del Governo di investire nella cultura e nell'istruzione. Le prossime settimane saranno decisive per l'approvazione di questo provvedimento, e ci si aspetta un vivace dibattito all'interno della Conferenza Unificata. Il futuro delle biblioteche italiane, insieme alla loro capacità di innovarsi e rispondere alle sfide contemporanee, è ora più che mai in gioco.

Share this article
The link has been copied!