Il Campiello Giovani ha recentemente celebrato la sua trentesima edizione, un evento che ha visto la partecipazione di talentuosi scrittori emergenti. In questa emozionante cerimonia, tenutasi al Teatro Goldoni di Venezia, Giacomo Bonato, un giovane diciassettenne di Arquà Petrarca, ha conquistato il prestigioso premio con il suo racconto "Verso Oriente". La giuria, presieduta da Giorgio Zanchini, ha apprezzato la sua abilità nel ricostruire la vita mercantile di Venezia durante un periodo cruciale della storia europea: la battaglia di Lepanto nel 1571.

il racconto di giacomo bonato

Il racconto di Bonato non si limita a una semplice narrazione storica; intreccia abilmente temi attuali come l'istituzione del ghetto di Venezia, la libertà di culto per i cristiani sotto l'Impero Ottomano e il ruolo del denaro nella politica di guerra. La giuria ha sottolineato come il suo lavoro offra una riflessione profonda su temi eterni quali il desiderio e l'irrealizzabilità dei sogni. Questi elementi rendono "Verso Oriente" non solo informativo, ma anche evocativo e toccante.

la cerimonia di premiazione

La cerimonia di premiazione, svoltasi il 12 settembre, ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo della cultura e dell'imprenditoria. Ecco alcuni dei momenti salienti dell'evento:

  1. Raffaele Boscaini, presidente della Fondazione Il Campiello, ha aperto l'evento sottolineando l'importanza di sostenere i giovani talenti.
  2. Mariacristina Gribaudi, presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello, ha evidenziato come il premio rappresenti un'opportunità per i giovani scrittori di farsi conoscere.
  3. Marina Ayman ha ricevuto una menzione speciale per il suo racconto "Il destino della vita", mentre Francesco Maisto ha ottenuto un premio per la sostenibilità sociale e ambientale con "Il pianto del piviere".

il futuro di giacomo bonato

Il premio per il vincitore del Campiello Giovani include un viaggio-studio in un Paese europeo, un'opportunità preziosa per Bonato di espandere le sue esperienze e influenzare ulteriormente la sua scrittura. I finalisti, invece, riceveranno una dotazione di libri, sottolineando l'importanza della lettura nella formazione dei giovani scrittori.

Giacomo Bonato, originario di Arquà Petrarca, ha dimostrato fin dalla giovane età una passione per la scrittura. Cresciuto in un ambiente ricco di storia e cultura, ha trovato ispirazione nella letteratura e nel patrimonio artistico del suo territorio. La sua vittoria al Campiello Giovani non è solo un traguardo personale, ma un segnale positivo per il futuro della letteratura italiana e per la valorizzazione dei giovani talenti.

Il gran finale del Premio Campiello, previsto per sabato 13 settembre al Gran Teatro La Fenice, promette di essere un evento memorabile, celebrando non solo il talento di Giacomo Bonato, ma anche il potere della parola scritta di ispirare e unire le generazioni. La letteratura continua a rappresentare un faro di speranza e creatività, illuminando i percorsi incerti della gioventù contemporanea.

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