Un grave episodio di furto ha scosso la comunità di Trani, in Puglia, quando un prezioso bassorilievo in argento, raffigurante l'Ultima Cena, è stato sottratto dalla chiesa dedicata al Sacro Cuore. Il furto è stato scoperto la mattina di ieri dal parroco, don Raffaele Sarno, il quale, colpito dalla gravità dell'accaduto, ha immediatamente sporto denuncia alle autorità competenti.

Il bassorilievo in questione è un'opera di notevole valore storico e culturale, risalente probabilmente al secolo scorso, epoca in cui la chiesa fu edificata. Don Raffaele ha sottolineato l'importanza di questo bene, catalogato presso la diocesi, che rappresenta non solo un oggetto di culto, ma anche un patrimonio artistico da preservare e valorizzare. La Diocesi di Trani, conosciuta per la sua ricca storia e per i suoi tesori artistici, ha sempre messo in evidenza l'importanza della tutela dei beni culturali, e questo furto rappresenta un duro colpo per l'intera comunità.

Indagini in corso

Le indagini sono già state avviate dai carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali, un'unità specializzata nella protezione e salvaguardia del patrimonio culturale italiano. La loro esperienza sarà fondamentale per cercare di rintracciare il bassorilievo rubato e identificare i responsabili del furto. Tuttavia, don Raffaele ha espresso il proprio rammarico per la situazione, dichiarando che il valore dell'opera non è mai stato formalmente valutato, rendendo difficile stimare il danno economico e culturale subito dalla chiesa.

In un post su Facebook, il parroco ha condiviso il suo dolore per la perdita del bassorilievo, descrivendo il momento in cui ha scoperto il furto: "Piange il cuore vedere i tufi scoperti e l'altare del Sacro Cuore privo del suo bel bassorilievo in argento". Le sue parole evidenziano non solo la perdita materiale, ma anche il senso di vuoto e di tristezza che si è diffuso tra i fedeli e i membri della comunità locale.

La chiesa del Sacro Cuore

La chiesa del Sacro Cuore, situata in una zona centrale di Trani, è un luogo di culto molto apprezzato dai residenti e dai turisti. La sua architettura e le opere d'arte al suo interno attraggono visitatori da tutta la regione. Il bassorilievo rubato non era solo un elemento decorativo, ma anche un simbolo di fede e di tradizione, rappresentando un momento chiave della narrazione cristiana. La sua scomparsa ha generato un forte senso di smarrimento tra i parrocchiani, che vedono la chiesa come un punto di riferimento non solo spirituale, ma anche culturale.

Don Raffaele, con un atteggiamento di rassegnazione, ha affermato di non voler rivolgere appelli ai ladri, poiché considera che sia "tempo perso". Invece, ha lanciato un invito a qualche artista locale, esprimendo il desiderio di vedere l'altare abbellito da una nuova creazione artistica. Questa proposta di collaborazione con artisti potrebbe rappresentare un'opportunità per ridare vita all'altare e trasformare un momento di tristezza in una nuova espressione di creatività e bellezza.

Un fenomeno preoccupante

La vicenda del bassorilievo rubato a Trani non è un caso isolato. Negli ultimi anni, il fenomeno dei furti di opere d'arte e beni culturali è aumentato in Italia, un paese ricco di storia e patrimonio artistico. Secondo recenti rapporti, molte chiese e musei sono stati vittime di atti vandalici e furti, spesso perpetrati da bande organizzate che mirano a rivendere le opere sul mercato nero. Le autorità italiane stanno intensificando gli sforzi per combattere questo fenomeno, ma la protezione del patrimonio culturale rimane una sfida complessa.

Il furto del bassorilievo in argento non è solo una perdita per la chiesa del Sacro Cuore, ma per l'intera comunità di Trani e per il patrimonio culturale italiano. Ogni opera d'arte rubata rappresenta una ferita profonda, non solo per il valore economico, ma anche per il significato storico e spirituale che essa porta con sé. La speranza è che, attraverso il lavoro delle forze dell'ordine e la collaborazione della comunità, il bassorilievo possa essere ritrovato e restaurato al suo posto, riportando così un po' di serenità e bellezza in un luogo di culto tanto amato.

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