
Franco D'Andrea, un nome di spicco nel panorama jazzistico italiano e internazionale, ha recentemente ricevuto un prestigioso diploma accademico ad honorem in pianoforte jazz dal Conservatorio di Castelfranco Veneto. Questo riconoscimento, mai assegnato prima in Italia a un jazzista da un conservatorio, rappresenta un significativo atto di rispetto e stima nei confronti di un genere musicale che D'Andrea ha abbracciato e onorato per tutta la sua vita. "Io sono solo un tramite, mi piace considerarmi così: un tramite attraverso cui un Conservatorio ha manifestato il rispetto nei confronti del jazz", ha commentato il musicista, evidenziando l'importanza di questa forma d'arte.
La cerimonia di consegna e la lectio magistralis
La cerimonia di consegna del diploma si è svolta nel suggestivo Teatro Accademico della città, dove D'Andrea ha anche tenuto una lectio magistralis. Durante il suo intervento, il pianista ha sottolineato l'importanza di insegnare il jazz nei conservatori, un aspetto che ha sempre ritenuto fondamentale per la crescita degli studenti. Ha affermato:
- "Io sono sempre stato un autodidatta, anche se ho insegnato per tanti anni e insegno ancora oggi."
- "È fondamentale offrire agli studenti un percorso di studi che gli possa dare un supporto tecnico, in modo che riescano un giorno a tirare fuori la loro personalità, senza farli diventare degli emuli di noi stessi."
Il concerto e l'inaugurazione del festival
In serata, D'Andrea ha incantato il pubblico con un concerto in trio, affiancato da Gabriele Evangelista al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria. Questo spettacolo ha aperto il cartellone del Castelfranco Veneto Jazz Festival, un evento di grande rilevanza per gli amanti della musica jazz, che si svolgerà fino al 12 luglio sotto la direzione artistica di Gianluca Carollo. La presenza di D'Andrea ha reso l'inaugurazione del festival ancora più speciale, data la sua lunga carriera e il suo impatto nel mondo del jazz.
La carriera e l'eredità musicale di D'Andrea
Nato a Merano nel 1941, D'Andrea ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di 17 anni, seguendo un percorso autodidatta che lo ha portato a diventare uno dei più influenti musicisti jazz italiani. Negli anni Sessanta, si è unito a un quartetto jazz a Bologna, collaborando anche con artisti del calibro di Lucio Dalla. La sua carriera ha preso slancio nel 1964, quando ha inciso il suo primo disco con Gato Barbieri.
D'Andrea è noto non solo per le sue performance, ma anche per la sua ricerca approfondita nell'ambito della musica afroamericana. Il suo approccio innovativo e il suo stile unico sono stati documentati in opere fondamentali come:
- "Enciclopedia comparata delle scale e degli accordi" (1992)
- "Aree intervallari" (2011)
Questi lavori riflettono la sua profonda comprensione della teoria musicale e la sua capacità di applicarla in modo creativo.
La sua carriera è costellata di successi, con oltre 160 incisioni discografiche e numerosi premi, tra cui diverse vittorie ai Top Jazz, un riconoscimento che celebra i migliori musicisti del panorama jazz italiano. Nel 2010, D'Andrea ha ricevuto anche il prestigioso "Prix du Musicien Européen" dall'Académie du Jazz de France, un ulteriore attestato della sua rilevanza nel panorama musicale europeo.
Franco D'Andrea non è solo un pianista, ma un vero e proprio ambasciatore del jazz. La sua figura non solo celebra un riconoscimento, ma incarna l'essenza stessa di una musica che, pur essendo radicata nella tradizione, continua a guardare al futuro con speranza e innovazione.