
Il Festivalfilosofia, che si tiene a Modena, Carpi e Sassuolo, si è inaugurato con un tema di grande importanza: la Paideia, che si riferisce all'educazione e alla trasmissione del sapere. Questa manifestazione, giunta alla sua 25esima edizione, offre una preziosa occasione per riflettere sull'istruzione e il suo valore, in un periodo storico caratterizzato da sfide educative sempre più complesse.
Derek Bok, ex rettore di Harvard, ha affermato: "Se pensate che l'istruzione sia costosa, provate a vedere quanto costa l'ignoranza". Questa provocazione mette in luce l'importanza di investire nella formazione e nella cultura. Luciano Canova, docente di Economia comportamentale, evidenzia che l'istruzione è il motore fondamentale dello sviluppo di ogni nazione e individuo. La sua lezione magistrale, "Capacità: come le politiche educative possono migliorare salute e libertà", si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di riformare i sistemi educativi per affrontare le sfide attuali.
il ruolo dello stato nell'educazione
Massimo Cacciari, membro del Comitato Scientifico del festival, ha sottolineato un aspetto cruciale: il compito principale di uno Stato è preparare i giovani per il futuro. Tuttavia, secondo Cacciari, ci troviamo oggi di fronte a una realtà opposta, con diritti allo studio sempre più minacciati, riportandoci a situazioni pre-'68/'69. Questa riflessione è fondamentale per comprendere l’urgenza di un ripensamento delle politiche educative e di un ritorno a una visione lungimirante.
Il direttore del festival, Daniele Francesconi, ha previsto che i tre giorni di eventi, con ben 56 lezioni di filosofi e esperti provenienti da tutto il mondo, rappresenteranno un grido d'allarme. Il festival non si limiterà a evidenziare le criticità del sistema educativo attuale, ma esplorerà anche soluzioni e strategie per ricucire le fratture nella trasmissione del sapere, in un contesto sociale in continua evoluzione.
la paideia come tema centrale
Il concetto di Paideia, che richiama l'idea classica di educazione integrale e comunitaria, è stato scelto come tema centrale del festival per la sua capacità di esprimere la complementarità tra la comunità politica e i singoli individui. Barbara Carnevali, membro del Comitato Scientifico, ha spiegato che il programma del festival è concepito per fornire concetti utili a porre le domande giuste, in modo da ottenere risposte adeguate ai tempi moderni.
Un intervento significativo sarà quello di Marina Graces, docente di Filosofia all'Università della Catalogna, che parlerà di “educazione filosofica come progetto collettivo”. Graces si interrogherà su come acquisire la coscienza necessaria per vivere in un'epoca in cui la comunicazione avviene sempre più attraverso schermi, creando isolamento e controllo. È un tema di grande attualità, che invita a riflettere sull'importanza della socialità e del confronto diretto nel processo educativo.
eventi e opportunità di confronto
Il festival ospiterà nomi di spicco del panorama filosofico italiano e internazionale. Tra i relatori, oltre a Cacciari, si annoverano figure come Umberto Galimberti, Michela Marzano e Massimo Recalcati. Non mancheranno ventiquattro voci nuove, tra cui James Boyle e Daniel Innerarity, che porteranno freschezza e nuove prospettive al dibattito. L'inclusione di pensatori emergenti è un segno del desiderio di rinnovamento e di apertura al futuro della filosofia.
In aggiunta alle lezioni magistrali, il festival prevede una varietà di eventi creativi, tra cui performance artistiche e spettacoli dal vivo. Questi eventi sono pensati per coinvolgere il pubblico in un'esperienza che va oltre la semplice fruizione passiva, stimolando la partecipazione attiva e la riflessione critica. Le oltre 30 mostre e installazioni artistiche proposte, in collaborazione con istituzioni pubbliche e gallerie private, evidenziano l'importanza delle arti nella valorizzazione della cultura e nella trasmissione del sapere.
Un altro aspetto fondamentale del festival è rappresentato dagli incontri dedicati alla "Lezione dei classici", dove verranno presentati testi storici che hanno segnato il pensiero occidentale. Questi testi, che hanno influenzato la riflessione sulla Paideia nel corso dei secoli, diventeranno oggetto di discussione e reinterpretazione, dimostrando come la cultura sia un patrimonio da preservare e rinnovare costantemente.
L'importanza di eventi come il Festivalfilosofia non può essere sottovalutata. In un'epoca in cui la cultura e l'istruzione rischiano di essere considerate costi e non investimenti, è fondamentale riaccendere il dibattito sulla necessità di una formazione solida e di qualità. La sfida è quella di costruire una società in cui la cultura non solo sia accessibile a tutti, ma venga anche valorizzata come strumento di crescita individuale e collettiva. In questo contesto, il festival rappresenta un'opportunità preziosa per riflettere, confrontarsi e, soprattutto, agire.