La situazione agricola nella Striscia di Gaza è sempre più preoccupante, come dimostrano i dati recenti forniti dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura). Attualmente, solo l'1,5% del terreno agricolo della regione è disponibile per la coltivazione, una percentuale che è diminuita drasticamente rispetto al 4% registrato ad aprile. Questi numeri mettono in evidenza la gravità della crisi agricola a Gaza, una terra già segnata da anni di conflitto e blocchi.

Dati allarmanti sulla disponibilità del terreno agricolo

La FAO specifica che il termine "accessibile" si riferisce a terreni che non solo possono essere raggiunti dagli agricoltori, ma che non sono stati danneggiati da bombardamenti o conflitti. Al 28 luglio 2025, solo 1.301 ettari (l'8,6% del totale) risultano accessibili, ma solo 232 ettari (l'1,5%) sono in condizioni adatte alla coltivazione. Inoltre, un altro 12,4% del terreno agricolo, pari a 1.858 ettari, non ha subito danni, ma è attualmente non accessibile per vari motivi, inclusi blocchi e situazioni di conflitto.

Impatti sulla sicurezza alimentare e sull'economia

La FAO evidenzia che l'86,1% del terreno agricolo totale, corrispondente a ben 12.962 ettari, è stato danneggiato. Le aree più colpite includono Rafah, Gaza Nord e quasi tutti i terreni nel governatorato di Gaza, che sono completamente inaccessibili. Questo scenario non solo mette a rischio la sicurezza alimentare della popolazione locale, ma ha anche ripercussioni significative sull'economia agricola della regione.

La crisi agricola a Gaza non è un fenomeno recente, ma è il risultato di anni di conflitti e restrizioni. Negli ultimi anni, le tensioni tra Israele e Hamas hanno portato a bombardamenti e operazioni militari che hanno devastato le infrastrutture agricole. Gli agricoltori si trovano a dover affrontare sfide enormi, tra cui:

  1. Costo elevato dei materiali.
  2. Scarsità di opportunità di mercato.
  3. Accesso limitato a risorse vitali come acqua e fertilizzanti.

La necessità di un intervento urgente

L'agricoltura ha sempre rappresentato una parte fondamentale dell'economia di Gaza, non solo come fonte di cibo, ma anche come mezzo di sussistenza per molte famiglie. Tuttavia, con l'attuale crisi, le possibilità di recupero sembrano sempre più lontane. Le famiglie che dipendono dall'agricoltura per vivere si trovano in una situazione precaria, con poche alternative per garantire il proprio sostentamento.

Il deterioramento della situazione agricola ha effetti a lungo termine sulla salute e sul benessere della popolazione. L'accesso limitato a cibi freschi e nutrienti può contribuire a un aumento dei problemi di salute, come malnutrizione e malattie legate alla dieta. La FAO ha sottolineato l'importanza di intervenire per migliorare l'accesso alle risorse agricole e ripristinare le capacità di produzione nella regione.

Le organizzazioni umanitarie stanno cercando di affrontare questa crisi, fornendo assistenza agli agricoltori e alle famiglie vulnerabili. Tuttavia, gli ostacoli burocratici e le restrizioni imposte rendono difficile l'accesso agli aiuti e la distribuzione di risorse essenziali. È fondamentale che la comunità internazionale presti attenzione alla situazione in Gaza e contribuisca in modo significativo agli sforzi di recupero agricolo.

In questo contesto, è essenziale avviare un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte nel conflitto, al fine di creare le condizioni necessarie per il rilancio dell'agricoltura e della sicurezza alimentare. La cooperazione tra le diverse fazioni e con la comunità internazionale potrebbe rappresentare un passo cruciale per ricostruire le infrastrutture agricole e garantire un accesso sostenibile ai terreni.

La FAO e altre agenzie delle Nazioni Unite continuano a monitorare la situazione e a fornire assistenza tecnica e finanziaria, ma senza un impegno politico serio e duraturo, le prospettive per il settore agricolo di Gaza rimangono incerte. La lotta per la terra, le risorse e la sicurezza alimentare è una questione cruciale che richiede attenzione immediata e azioni concrete per garantire un futuro sostenibile per la popolazione di Gaza.

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