
Fabrizio Gifuni, attore di grande talento e versatilità, ha dimostrato di essere costantemente alla ricerca di sfide artistiche e umane. Durante un'intervista, ha condiviso una frase di Samuel Beckett, "Fallire sempre, fallire ancora, fallire meglio", che rappresenta un vero e proprio mantra personale. Con un sorriso, ha rivelato: "C'è sempre insoddisfazione in me, una condanna, ti fa alzare sempre l'asticella. A casa ne parliamo sempre, mi prendono in giro per questo". Questo approccio riflette la sua passione per l'arte, che si intreccia profondamente con la sua vita quotidiana.
Il ruolo di Enzo Tortora in "Portobello"
Attualmente, Gifuni è pronto a intraprendere un'importante avventura nel ruolo di Enzo Tortora, il noto presentatore televisivo italiano coinvolto in uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia italiana negli anni '80. La nuova serie, intitolata "Portobello", è scritta da una squadra di talentuosi autori, tra cui Marco Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore. La produzione è realizzata da Our Films e Kavac Film, in collaborazione con Arte France e Rai Fiction. Recentemente, è stata annunciata in prima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia, che si svolgerà dal 27 agosto al 9 settembre 2023, nella sezione Fuori Concorso.
La storia di Enzo Tortora è una parabola tragica che racconta la vita di un uomo innocente travolto da un errore giudiziario. Gifuni ha descritto questa serie come "una nuova avventura umana da portare sullo schermo", sottolineando la complessità e la profondità del personaggio. "È un ruolo molto difficile e altrettanto entusiasmante", ha affermato, evidenziando la sua determinazione a rendere giustizia a una figura storica così significativa.
Riflessioni e progetti recenti
Oltre a "Portobello", Gifuni ha partecipato al Festival di Cinema di Tavolara, presentando "Il tempo che ci vuole", un film diretto da Francesca Comencini. Questo film ha ricevuto un'accoglienza calorosa sia dal pubblico che dalla critica. Nell'opera, Gifuni interpreta un padre che vive un legame profondo e complesso con sua figlia, affrontando temi di fragilità e fallimento in un'epoca in cui le nuove generazioni sono sotto una pressione enorme per avere successo. "È un film che isola un padre e una figlia, persone così speciali e così normali che emozionano", ha commentato Gifuni, rivelando la sua connessione personale con i temi trattati.
In un contesto familiare, la moglie di Gifuni, Sonia Bergamasco, ha debuttato alla regia cinematografica con "Duse the Greatest". Questo passo significativo ha sollevato la domanda se anche Gifuni avesse intenzione di intraprendere la carriera di regista. La sua risposta è stata chiara: "Onestamente per adesso no. In teatro sono più di venti anni che pensare a un progetto per me significa immediatamente rapportarmi a un lavoro di insieme. Al cinema mi diverte moltissimo ancora giocare all'interprete puro". La sua dedizione all'arte dell'interpretazione rimane forte.
Un viaggio tra personaggi storici
Nel corso della sua carriera, Gifuni ha avuto l'opportunità di interpretare molti personaggi storici, da Aldo Moro a Franco Basaglia, fino ad arrivare ora a Enzo Tortora. "Decisamente, ho fatto anche personaggi di fantasia, ma è chiaro che quelle figure che hanno lasciato nella vita reale tracce profonde risaltano", ha dichiarato. Ogni personaggio interpretato ha contribuito a un mosaico di storia contemporanea, e Gifuni sente il peso e la responsabilità di incarnare ruoli significativi.
Nonostante gli alti e bassi della sua carriera, Gifuni non ha mai perso la passione per la recitazione. "Non ho mai perso la voglia di fare l'attore. Può succedere che ci sia stanchezza, ma io cerco sempre di fare meglio", ha affermato con determinazione. La sua collaborazione con registi come Marco Bellocchio ha stabilito un legame profondo che continua a stimolare la sua creatività.
Infine, Gifuni ha riflettuto sui film che più lo hanno segnato nel suo percorso artistico. "È l'insieme del mio viaggio, ma certo 'La meglio gioventù' è stata una cosa speciale", ha detto, ricordando il legame fraterno con attori come Luigi Lo Cascio. Ora, dopo la sfida di interpretare Tortora, il suo viaggio continua con nuovi progetti e nuove avventure, mantenendo sempre viva la fiamma della sua passione per la recitazione e la narrazione.