
Adèle Exarchopoulos, l'acclamata attrice nota per il suo ruolo nel film "La vita di Adele", ha recentemente espresso preoccupazioni che colpiscono il cuore della nostra società contemporanea. In un'intervista, ha dichiarato: "Più dell'intelligenza artificiale mi preoccupano gli esseri umani con la loro stupidità e le loro divisioni, li trovo più pericolosi della tecnologia." Queste parole risuonano come un campanello d'allarme in un'epoca caratterizzata da un avanzamento tecnologico rapido, mentre l'umanità sembra ancora intrappolata nelle sue contraddizioni.
il film "chien 51"
Exarchopoulos è attualmente protagonista del film "Chien 51", diretto da Cédric Jimenez e presentato fuori concorso all'82/a Mostra del Cinema di Venezia. Questo polar distopico riporta alla luce timori e riflessioni su un futuro non troppo lontano, dove le divisioni sociali non sono solo una questione di classe, ma diventano una questione di vita o di morte. La storia, ispirata al romanzo "Cane 51" di e/o, è ambientata in una Parigi futura divisa in tre zone che segregano le classi sociali. In questo contesto, nessuno può sfuggire ad Alma, un'intelligenza artificiale predittiva che ha radicalmente trasformato le forze dell'ordine.
Quando il creatore di questo sistema innovativo viene assassinato, Salia (interpretata da Exarchopoulos), un'agente di alto livello, e Zem (Gilles Lellouche), un poliziotto disilluso, si trovano costretti a collaborare per risolvere il mistero. Questo legame tra i due protagonisti diventa il fulcro della narrazione, superando la mera trama poliziesca. Jimenez sottolinea l'importanza di questo rapporto, affermando: "La cosa che ho amato di più non è la storia poliziesca, ma il rapporto dei protagonisti."
l'intelligenza artificiale nel film
Durante la preparazione del film, Jimenez ha avuto l'opportunità di confrontarsi con esperti di intelligenza artificiale, che hanno evidenziato come una sua applicazione sia già presente nelle forze di polizia, anche se non con la sofisticazione rappresentata nel film. "L'IA è solo uno degli elementi del film," chiarisce il regista, "ma non è il soggetto principale, che è invece la storia tra i personaggi di Adèle e Gilles." Lellouche, dal canto suo, aggiunge un ulteriore livello di complessità al dibattito sull'uso dell'intelligenza artificiale nel sistema giudiziario. "L'idea di giustizia è estremamente complessa," osserva, "è un concetto che contiene empatia e il giudizio sulla violenza."
riflessioni etiche e sociali
La narrazione di "Chien 51" si sviluppa in un contesto di crescente disumanizzazione e alienazione. Lellouche descrive una "realtà che cerca di vedere l'umano, il granello di speranza in una specie di macchina che ci sta lentamente togliendo tutto." Oggi viviamo in un'epoca in cui le reti informatiche e le informazioni ci travolgono, creando confusione e mettendo in discussione concetti fondamentali come giustizia, onestà e sentimento.
In un mondo governato da algoritmi, il rischio è quello di perdere di vista ciò che significa essere umani. Come afferma Lellouche, "abbiamo l'impressione di essere annegati in un magma che confonde giustizia, onestà, cuore e sentimenti." In questo scenario, l'intelligenza artificiale diventa un simbolo delle nostre paure e incertezze, un riflesso della condizione umana in un'epoca di cambiamenti rapidi e inquietanti.
La preoccupazione di Exarchopoulos e dei suoi colleghi non è quindi infondata. Mentre ci avviciniamo a un futuro in cui la tecnologia avrà un ruolo sempre più predominante, è fondamentale riflettere sulle implicazioni etiche e sociali di queste innovazioni. La vera sfida non è tanto l'intelligenza artificiale in sé, ma come gli esseri umani sceglieranno di utilizzarla e le conseguenze che ciò avrà sulla società.
In un mondo in cui l'IA può influenzare decisioni cruciali riguardanti la nostra vita e la nostra libertà, la domanda fondamentale rimane: siamo pronti a gestire il potere che ci conferisce, o sarà la nostra stessa stupidità a renderci vulnerabili? Le parole di Exarchopoulos pongono un interrogativo che va oltre il cinema, invitandoci a riflettere sulle nostre scelte quotidiane e sul futuro che stiamo costruendo.