Negli ultimi anni, il fenomeno dell'estorsione a sfondo sessuale, conosciuto anche come sextortion, ha attirato l'attenzione per la sua crescente diffusione e per la preoccupante realtà che rivela: l'80% delle vittime di questo crimine è di sesso maschile. Questa statistica è stata condivisa da Matteo Flora, presidente dell'associazione PermessoNegato, durante un recente incontro a Milano, organizzato dalla divisione italiana di Meta. L'evento, moderato da Diletta Leotta, nota conduttrice e vittima di sextortion nel 2016, ha messo in luce l'importanza di una maggiore sensibilizzazione e di azioni concrete da parte delle istituzioni.
La testimonianza di Diletta Leotta
Diletta Leotta ha condiviso la sua esperienza, evidenziando che, nove anni fa, la mancanza di leggi specifiche metteva a rischio coloro che affrontavano il ricatto legato alla diffusione non consensuale di immagini intime. Oggi, però, sono disponibili strumenti legali e tecnologici più efficaci per proteggere le vittime e facilitare la denuncia dei crimini subiti. Questo cambiamento ha segnato un passo importante nel panorama giuridico italiano in materia di cybercrime.
Differenze tra sextortion e revenge porn
È cruciale comprendere la differenza principale tra sextortion e revenge porn. Mentre il revenge porn implica la condivisione non consensuale di materiale visivo, spesso da parte di ex partner, la sextortion ha come obiettivo il profitto economico. I malintenzionati acquisiscono o minacciano di acquisire contenuti intimi, esercitando una pressione psicologica e un ricatto finanziario sulle vittime. Questo fenomeno è in preoccupante aumento: secondo Jacopo Ierussi, presidente di AssoInfluencer, l'Italia si colloca al quinto posto in Europa per reati di sextortion, con 1.500 casi dichiarati e 2.000 indagini attive legate alla pedopornografia online.
Il ruolo della tecnologia nella lotta contro la sextortion
La tecnologia gioca un ruolo fondamentale in questo contesto. Laura Bononcini, public policy director per il Sud Europa di Meta, ha spiegato come l'intelligenza artificiale stia contribuendo a contrastare la diffusione di contenuti sessuali non consensuali. Nel 96% dei casi, l'IA di Meta riesce a identificare e rimuovere tali contenuti prima che possano diventare virali. Inoltre, Meta ha instaurato una collaborazione con altre piattaforme per garantire che immagini e video vietati non si diffondano oltre i suoi confini.
Instagram ha introdotto diverse funzionalità per combattere la sextortion e proteggere i suoi utenti. Tra queste:
- Protezione delle immagini di nudo: sfocatura automatica delle foto di nudità inviate e ricevute tramite messaggi diretti.
- Blocco degli screenshot per contenuti temporanei.
- Possibilità di bloccare e segnalare simultaneamente contenuti inappropriati.
- Protezioni specifiche per gli account degli adolescenti.
Workshop e guida pratica per prevenire la sextortion
Durante l'evento, Meta ha annunciato una serie di workshop dedicati ai professionisti della comunicazione per aumentare la consapevolezza sul tema della sextortion e sugli strumenti a supporto degli utenti. Questi workshop rappresentano un'importante opportunità per educare e informare non solo le vittime potenziali, ma anche coloro che operano nel campo della comunicazione e della sicurezza informatica.
In aggiunta, è stata presentata una guida pratica per prevenire la sextortion, elaborata con il contributo degli esperti di PermessoNegato. Questa guida include:
- Consigli utili per gli utenti.
- Focus sugli strumenti disponibili su Instagram per proteggersi online.
- Glossario per familiarizzare con i termini principali legati al fenomeno della sextortion.
L'educazione e la consapevolezza sono elementi chiave nella lotta contro la sextortion. È fondamentale che le vittime comprendano di non essere sole e che esistono risorse e supporti disponibili per aiutarle. Organizzazioni come PermessoNegato svolgono un ruolo cruciale nel fornire assistenza e nel sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema.
In conclusione, l'emergere di questo fenomeno richiede un'attenzione costante da parte della società e delle istituzioni. È importante continuare a investire nella formazione e nella protezione degli individui per garantire che possano navigare nel mondo digitale in modo sicuro e consapevole. La sextortion, sebbene rappresenti una minaccia crescente, può essere affrontata con determinazione e un approccio collaborativo tra utenti, piattaforme e legislatori.