La notte scorsa, la Danimarca ha vissuto un episodio di allerta droni che ha portato a significative interruzioni nel traffico aereo, coinvolgendo principalmente gli aeroporti di Aalborg e Billund. Questi eventi, caratterizzati da segnalazioni di avvistamenti sospetti di droni, hanno sollevato preoccupazioni e interrogativi sulla sicurezza aerea nel paese.
Interruzioni nel traffico aereo
L'allerta è scattata attorno alla mezzanotte, quando lo spazio aereo dell'aeroporto di Aalborg è stato temporaneamente chiuso a causa di avvistamenti di droni sospetti. Secondo quanto riportato dalla tv danese Tv2, la chiusura è durata fino a poco prima dell'una, portando alla cancellazione di almeno due voli in partenza durante la mattinata. Tuttavia, la rete televisiva non ha potuto confermare se queste cancellazioni fossero direttamente collegate alla chiusura dello spazio aereo, lasciando aperta la possibilità di altre cause.
Nella mattinata seguente, la polizia dello Jutland sud-orientale ha comunicato che anche l’aeroporto di Billund ha subito una breve chiusura del suo spazio aereo a causa di segnalazioni di attività di droni. Fortunatamente, si è poi scoperto che si trattava di una "stella splendente nel cielo", e non di un drone. Questa chiusura è durata solo una ventina di minuti, dalle 6:05 alle 6:25, e, secondo le autorità aeroportuali, non ha avuto effetti sul traffico aereo. Tuttavia, Naviair, l'agenzia di gestione del traffico aereo danese, ha riferito che lo spazio aereo sopra Billund è stato chiuso brevemente due volte durante la notte, evidenziando una situazione di incertezza e vigilanza.
Aumento delle segnalazioni di droni
Negli ultimi giorni, la polizia ha ricevuto numerose richieste di informazioni riguardo a possibili avvistamenti di droni, sebbene non sia stata in grado di fornire dettagli precisi sul numero di droni osservati o sulle loro posizioni esatte. Le forze dell'ordine danesi hanno ribadito l'importanza di segnalare voli sospetti o illegali, in risposta a un aumento della preoccupazione pubblica.
Questi eventi si inseriscono in un contesto più ampio di tensioni geopolitiche. Il primo ministro danese ha recentemente dichiarato che tali attività di droni potrebbero essere parte di "attacchi ibridi" potenzialmente correlati alla Russia. Infatti, da mercoledì scorso, diversi droni sono stati avvistati sorvolare vari aeroporti danesi, causando chiusure temporanee che hanno provocato disagi ai viaggiatori. Questa situazione ha avuto il suo culmine con un allerta all'inizio della settimana che ha costretto alla chiusura dell'aeroporto di Copenaghen, uno dei principali hub aerei del paese.
Misure preventive e responsabilità degli operatori
Il crescente numero di avvistamenti di droni ha portato le autorità danesi ad adottare misure preventive più severe. Ecco alcune delle azioni che si stanno considerando:
- Rafforzamento delle pattuglie e delle indagini.
- Implementazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio e il controllo del traffico aereo non autorizzato.
- Maggiore sensibilizzazione del pubblico riguardo alle normative di volo.
Queste misure sono essenziali per garantire la sicurezza degli spazi aerei e dei viaggiatori, specialmente in un clima di vulnerabilità crescente a livello globale. Inoltre, la crescente popolarità dei droni come strumenti per hobby o per scopi commerciali ha complicato ulteriormente la situazione. Molti operatori di droni amatoriali potrebbero non essere a conoscenza delle normative aeree vigenti, il che aumenta il rischio di incidenti e di malintesi. La polizia ha invitato il pubblico a essere più consapevole e responsabile nell'uso di questi dispositivi, sottolineando l'importanza di rispettare le zone di esclusione e le normative di volo.
In conclusione, la situazione in Danimarca rappresenta una sfida non solo per le autorità locali, ma per tutta la comunità internazionale, che deve affrontare le implicazioni della crescente presenza di droni negli spazi aerei civili. Mentre le indagini continuano e le misure di sicurezza vengono rafforzate, resta da vedere come le autorità danesi e quelle europee reagiranno a questo fenomeno sempre più complesso e sfaccettato.