
La Mostra del Cinema di Venezia si prepara a ospitare una giornata densa di emozioni e riflessioni, con la presentazione di due film che affrontano temi profondi e complessi. Domani, 3 settembre, il Lido sarà il palcoscenico di storie che parlano di vita, sofferenza e resilienza, in un contesto in cui il conflitto israelo-palestinese continua a dominare le notizie.
il film "the voice of hind rajab"
Il primo film in proiezione è The Voice of Hind Rajab, diretto dalla regista tunisina Kaouther Ben Hania. Questa pellicola si distingue per la sua narrazione toccante e urgente, raccontando la drammatica storia di una chiamata di emergenza ricevuta dai volontari della Mezzaluna Rossa il 29 gennaio 2024. In essa, una bambina di sei anni, Hind Rajab, è intrappolata in un'auto sotto attacco nella Striscia di Gaza. Mentre i volontari cercano di mantenerla al telefono, la tensione cresce, mettendo a rischio l'innocenza di una vita giovane in un contesto di violenza.
La proiezione di The Voice of Hind Rajab è prevista per le 16.30 nella Sala Grande. La scelta di presentare questo film in concorso non è casuale: il dibattito acceso che ha caratterizzato questa edizione della Mostra rende la sua presenza ancora più significativa, considerando i numerosi appelli e manifestazioni che hanno richiesto uno spazio per discutere delle atrocità a Gaza.
il film "duse"
Parallelamente, il Lido accoglierà anche Duse, il nuovo film di Pietro Marcello, che concorre per il Leone d'Oro. In programma alle 18.45, questa pellicola offre un ritratto originale e potente della leggendaria attrice italiana Eleonora Duse, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. Ambientato tra le due guerre mondiali e l'emergere del fascismo in Italia, il film esplora i momenti finali della vita di Duse, che sente un richiamo irresistibile verso il palcoscenico, nonostante la sua carriera sembri avviata verso la conclusione. La storia di Duse non è solo una celebrazione della sua arte, ma anche una riflessione sulle sfide artistiche e personali affrontate in un periodo di grande tumulto storico.
il potere della narrazione
Entrambi i film, pur appartenendo a mondi e contesti molto diversi, condividono un tema comune: il potere della narrazione e dell'arte come forme di resistenza e testimonianza. Mentre The Voice of Hind Rajab ci ricorda la brutalità della guerra e l'umanità che ne soffre, Duse ci invita a riflettere sulla forza del teatro e della performance come mezzi per affrontare l'inevitabilità del tempo e della morte.
Anche fuori concorso, la Mostra presenta opere di grande rilevanza. Tra queste, In the Hand of Dante di Julian Schnabel, che vedrà la partecipazione di un cast stellare, tra cui Oscar Isaac, Gal Gadot e Al Pacino. Questo film, in programma alle 21.30, esplora il romanzo di Nick Tosches, intrecciando le vite di personaggi che si muovono attraverso secoli di storia, a partire dalla Divina Commedia di Dante. La presenza di Schnabel, che riceverà il Premio Cartier - Glory to the Filmmaker Award, sottolinea l'importanza del suo lavoro nel panorama cinematografico contemporaneo.
Un altro titolo di interesse è Kabul, Between Prayers di Aboozar Amini, che affronta la crisi di un giovane talebano, Samim, diviso tra una vita di marito e agricoltore e le promesse di una vita di martirio. Questo documentario, in programma nella Sala Casinò alle 14.30, offre uno sguardo unico e inquietante sulla vita in Afghanistan e le sfide che affrontano i giovani in un contesto di conflitto e ideologia.
La Mostra del Cinema di Venezia non è solo un festival di film, ma un'importante piattaforma di dialogo e riflessione su temi cruciali. L'impegno a dare voce a storie spesso dimenticate o ignorate è un elemento centrale di questa edizione, che si distingue per la sua capacità di affrontare questioni globali attraverso il linguaggio del cinema. La giornata di domani promette di essere un momento di grande impatto, in cui il pubblico potrà confrontarsi con la realtà di Gaza e la storia di un'icona del teatro italiano, rendendo la Mostra un luogo di scoperta e consapevolezza.