
Negli ultimi anni, il panorama cinematografico italiano ha visto emergere una nuova generazione di talenti, tra cui spicca Dharma Mangia Woods. Questa giovane attrice romana sta conquistando il pubblico grazie alle sue performance versatili e a un approccio fresco alla recitazione. Dopo aver partecipato a produzioni di successo come “Natale con i ricchi” con Christian De Sica e Angela Finocchiaro, e il sequel “Ricchi a tutti i costi”, Dharma torna in scena con una serie di progetti entusiasmanti che confermano la sua crescente rilevanza nel settore.
La formazione e i primi successi di Dharma
Dharma ha affinato le sue abilità artistiche presso la Scuola d'Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, rinomata per la sua capacità di formare attori di talento. La sua carriera ha preso slancio con la miniserie Netflix “Inganno”, dove ha avuto l'opportunità di lavorare accanto a nomi affermati come Monica Guerritore. Ma le sue ambizioni non si fermano qui. Sarà infatti protagonista della prossima miniserie “Morbo K” diretta da Francesco Patierno per Rai1, e nel film Prime Original “Il ministero dell'amore”, una commedia che promette di portare una ventata di freschezza e originalità nel panorama cinematografico italiano.
Il film “Il ministero dell'amore”
Il film “Il ministero dell'amore” è diretto da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, due autori di grande talento che hanno già collaborato con Mattia Torre, un nome venerato nel panorama della commedia italiana. Dharma condivide il set con attori del calibro di Pif e Alessandra Mastronardi, e descrive il suo ruolo come una “collega di Pif” in una storia che gioca con il surrealismo e la satira. La trama ruota attorno a un cronista parlamentare, interpretato da Pif, che si trova a dover affrontare un consiglio dei Ministri che governa le sue decisioni tramite “decreti emotivi e leggi dell'anima”. La capacità di Dharma di muoversi tra il comico e il drammatico è una delle sue caratteristiche distintive, e la sua partecipazione a questo progetto evidenzia la sua versatilità.
Un movimento di attori uniti
Recentemente, Dharma ha preso parte al Festival del Cinema di Tavolara come madrina per il 2025, dove ha ritrovato sul palco Neri Marcorè, con cui aveva lavorato in “Quando” di Walter Veltroni. In un'intervista all'ANSA, ha condiviso quanto sia stata significativa questa esperienza: “Per me è stata un'occasione di crescita e una grande esperienza, un modo per uscire dalla mia comfort zone”. La sua dedizione al lavoro e la sua apertura al confronto con altri artisti rappresentano un elemento chiave della sua filosofia professionale.
Dharma si sente parte di un movimento più ampio tra i giovani attori, caratterizzato da un senso di comunità e collaborazione. “Rispetto a anni fa, questa generazione di interpreti ha più senso di appartenenza e consapevolezza della dignità del nostro mestiere”, afferma. Questo nuovo approccio è particolarmente evidente attraverso iniziative come Unita, un'associazione che si batte per il rispetto dei diritti degli attori e per la protezione dalle molestie nel settore.
Progetti futuri e ispirazioni
Parallelamente, Dharma sta preparando un dramma storico di grande rilevanza, “Morbo K”. Questa miniserie, diretta da Francesco Patierno, racconta una storia incredibile avvenuta durante l'occupazione nazista in Italia. I medici dell’Ospedale Fatebenefratelli, guidati dal primario Giovanni Borromeo, hanno ideato una malattia fittizia, il “morbo di K”, per proteggere gli ebrei dai rastrellamenti. Dharma interpreta una giovane ebrea, che si trova a dover affrontare scelte difficili per salvare la sua famiglia. La trama si sviluppa intorno agli eventi drammatici della razzia del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, un momento cruciale della storia italiana.
“È una storia avvincente e drammatica”, spiega Dharma, che si sente profondamente coinvolta nel suo ruolo. “Io sono una giovane ebrea che cerca di salvare la mia famiglia e altri ebrei, e il tema della speranza e della resistenza è centrale in questa narrazione”. La serietà di questo progetto rappresenta per lei un’opportunità di esplorare temi complessi e significativi, mostrandosi così non solo come attrice comica, ma anche come interprete capace di affrontare argomenti di grande peso emotivo e storico.
Quando le viene chiesto quali attori l'abbiano ispirata, Dharma non esita a citare Anna Karina, la musa di Godard, per la sua capacità di rappresentare l'autenticità e la naturalezza nella recitazione. Anche Marion Cotillard e Luca Marinelli sono tra i suoi attori preferiti, dimostrando il suo apprezzamento per le performance genuine e coinvolgenti. “In Italia, trovo che Valentina Bellè sia un'attrice eccezionale, che alza l'asticella e mi spinge a migliorare sempre”, conclude con entusiasmo.
Con progetti così variegati e significativi in arrivo, Dharma Mangia Woods si sta affermando come una delle promesse più interessanti del cinema italiano contemporaneo, pronta a lasciare un'impronta duratura in questo settore in continua evoluzione.