David Almond, autore britannico di grande rilievo e vincitore del prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 2010, torna in libreria con un’opera che promette di toccare le corde più profonde dell’animo umano: Contare le stelle. Pubblicato da Salani, il libro raccoglie diciotto racconti che si intrecciano in un mosaico narrativo, esplorando l’infanzia attraverso gli occhi di un bambino in cerca del proprio posto nel mondo.

Il nuovo lavoro di Almond, che sarà presentato al Festivaletteratura di Mantova il 5 e 6 settembre, non è solo una raccolta di storie, ma un viaggio emotivo che riporta il lettore nel nord dell’Inghilterra, più precisamente a Newcastle, la città natale dell’autore. Qui è cresciuto in un contesto segnato da una forte identità culturale e da una tradizione familiare ricca di sfumature. Prima dell’appuntamento a Mantova, Almond sarà presente anche il 29 agosto a Storie in cammino a Cornacchiaia, in provincia di Firenze, e l’1 settembre al Teatro Andrea Da Ponte a Vittorio Veneto. Queste occasioni rappresentano un'opportunità unica per i lettori di incontrare l'autore e approfondire le tematiche delle sue opere.

Con oltre 200.000 copie vendute e riconoscimenti prestigiosi come il Premio Internazionale Nonino nel 2022, Almond ha saputo conquistare il cuore di lettori di tutte le età grazie alla sua scrittura poetica e evocativa. In Contare le stelle, l’autore affronta tematiche universali come l’amore, la paura, la scoperta e la perdita. Ogni racconto si fa portavoce di esperienze vissute, trasformando la memoria in letteratura e dando vita a episodi che illuminano la complessità del crescere in un ambiente intriso di fede, povertà e legami familiari.

L'essenza dell'infanzia

Immaginate un cortile dietro casa, dove si intrecciano giochi di bambini e canti di chiesa. La vita quotidiana si mescola con il silenzio che segue una perdita, creando un’atmosfera densa di emozione. In questo contesto, Almond riesce a catturare l’essenza dell’infanzia senza cadere nella nostalgia, ma piuttosto con uno sguardo lucido e veritiero. Ogni voce narrante, ogni istante descritto diventa un tassello fondamentale di una mappa emotiva, che aiuta a orientarsi nei territori dell’infanzia, dove le storie diventano strumenti per dare forma e senso alla vita.

Tematiche universali

La narrazione di Almond è caratterizzata da una profonda introspezione, che riesce a farci sentire le esperienze dei suoi personaggi come se fossero le nostre. Le sue storie non parlano solo di eventi, ma di sentimenti e stati d'animo, di come la crescita possa essere un percorso tortuoso e, a volte, doloroso. Tra i temi ricorrenti possiamo elencare:

  1. La fine dell’innocenza
  2. La morte
  3. La rinascita

Questi elementi riflettono le sfide che i giovani devono affrontare mentre si avventurano nel mondo degli adulti.

Un viaggio attraverso le emozioni

Nato nel 1951, Almond ha vissuto la sua infanzia in un contesto molto particolare, segnato dalla cultura del nord dell’Inghilterra, con le sue tradizioni e le sue sfide sociali. Questi elementi influenzano profondamente la sua scrittura, permettendogli di attingere a esperienze autentiche e di raccontare storie che risuonano con verità. La sua opera precedente, Skellig, ha ricevuto il Whitbread Children's Award e la Carnegie Medal, ma Contare le stelle sembra rappresentare un culmine di riflessioni e di esperienze, quasi un ritorno alle radici.

La forza del libro risiede nella sua capacità di evocare immagini vivide e emozioni profonde, rendendo ogni racconto un piccolo universo a sé stante. Almond riesce a farci sentire la gioia e la tristezza, l’innocenza e la saggezza, creando una sorta di dialogo tra il lettore e i personaggi. Ogni storia è un invito a riflettere su come le esperienze dell’infanzia ci plasmino e su come le storie, in ogni loro forma, possano aiutarci a comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.

In Contare le stelle, l’autore non si limita a raccontare la propria infanzia, ma offre una visione universale del crescere, mettendo in luce le esperienze che ci uniscono tutti. Le sue parole diventano un faro per chi si sente smarrito, un richiamo alla bellezza e alla complessità della vita. La lettura di questo libro è un viaggio attraverso le emozioni, un modo per riscoprire la nostra infanzia e le storie che ci hanno accompagnato nel percorso della vita.

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