Il documentario In Perpetuo, diretto da Federico Barassi, offre uno sguardo profondo sulla tradizione dei trabucchi garganici, antiche macchine da pesca che si ergono lungo la costa della Puglia. Queste strutture, costruite su palafitte, non sono solo strumenti di pesca, ma simboli di una cultura marinara che rischia di scomparire. Attraverso il film, Barassi esplora il legame indissolubile tra il mare, la terra e le generazioni di pescatori che hanno dedicato la loro vita a questa pratica.

Un viaggio tra tradizione e innovazione

In Perpetuo, prodotto da Dinamo Film in collaborazione con Rai Cinema, ha già ottenuto riconoscimenti in festival internazionali come il Kyiv International Film Festival Molodist e il 65° Festival dei Popoli. Il tour di proiezioni del film include tappe significative, come:

  1. Roma - Cinema Farnese, 6 giugno
  2. Torino - Festival Cinemambiente, 10 giugno
  3. Bari - Multicinema Galleria, 16 giugno

Queste proiezioni offrono non solo l'opportunità di vedere il film, ma anche di riflettere sull'importanza della preservazione delle tradizioni culturali in un mondo in costante cambiamento.

I protagonisti della tradizione

Barassi ha girato il documentario tra Peschici e Vieste, luoghi emblematici della tradizione trabucchista. Il regista riesce a catturare l'essenza della vita quotidiana dei pescatori mastri trabucchisti attraverso un approccio visivo e sonoro attento. Tra i protagonisti ci sono:

  • Giuseppino, un novantenne che continua a salire sul suo trabucco ogni giorno, accompagnato dal nipote Luigi.
  • Antonio, il più giovane trabucchista di Peschici, che lavora con il padre Rocco.
  • Natale e Peppino, amici in pensione che continuano a pescare insieme.
  • Michele, un pescatore solitario che trova nella pesca un rifugio personale.

Queste storie rappresentano il passaggio di conoscenze da una generazione all'altra e simboleggiano la speranza di mantenere viva una tradizione che sta lentamente svanendo.

La memoria e il futuro della tradizione

Barassi sottolinea l'importanza di dare voce a queste storie, riconoscendo che "sono rimasti solo in pochi a conoscere e a praticare la pesca con il trabucco". Il documentario non si limita a raccontare storie di pesca, ma affronta anche riflessioni sul rapporto tra passato, presente e futuro. Le interazioni tra i pescatori e il mare, le sfide economiche e l'abbandono delle strutture trabucchiste pongono interrogativi su come le comunità costiere possano adattarsi ai cambiamenti senza perdere la loro identità.

La figura del trabucchista diventa simbolo di resilienza, un contadino del mare che continua a lottare per una tradizione fondamentale. Barassi riesce a trasmettere l'umiltà e l'umanità di queste persone attraverso un racconto visivo composto da gesti quotidiani, parole e silenzi.

In Perpetuo si presenta come un'opera che invita a riflettere sulla necessità di preservare le tradizioni locali in un mondo globalizzato. Attraverso una narrazione coinvolgente e una cinematografia poetica, Barassi cattura l'essenza di una comunità che vive in simbiosi con il mare, mantenendo viva una memoria collettiva che merita di essere conosciuta e celebrata.

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