Cuba continua a fronteggiare una crisi energetica che sembra non avere fine, nonostante gli annunci recenti del governo riguardo all'introduzione di nuove centrali solari nella rete elettrica del paese. Secondo il gestore statale dell'energia, Unión Eléctrica, la situazione è critica, con la domanda di energia che supera di gran lunga la capacità di generazione, costringendo a interruzioni programmate della distribuzione.

Nella giornata odierna, Unión Eléctrica ha previsto una domanda massima di 3.470 megawatt (MW) a fronte di una capacità di generazione di soli 1.890 MW. Questo porta a un deficit di ben 1.580 MW, una cifra che evidenzia la gravità della situazione. Il gestore ha anche riferito che le interruzioni di servizio più significative si sono verificate domenica sera, quando la domanda ha superato le previsioni, sottolineando l'incapacità del sistema di far fronte alle esigenze della popolazione.

le nuove centrali solari e le loro limitazioni

Le nuove centrali solari, che dovrebbero rappresentare un passo avanti verso una maggiore autosufficienza energetica, hanno prodotto solo 380 MW, una quantità insufficiente a compensare le difficoltà che il sistema energetico cubano sta affrontando. Le problematiche principali derivano da:

  1. Guasti a tre centrali termiche.
  2. Persistente mancanza di combustibile e olio motore per il funzionamento di altre 72 centrali.

La crisi energetica a Cuba non è un fenomeno recente. Negli ultimi anni, l'isola ha assistito a un deterioramento costante della sua infrastruttura energetica, aggravato anche dalle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Queste restrizioni hanno colpito duramente la capacità di Cuba di importare i materiali e i combustibili necessari per mantenere in efficienza le proprie centrali.

impatti sulla vita quotidiana

L'impatto dei blackout sulla vita quotidiana dei cubani è significativo. Le famiglie si trovano a dover affrontare non solo disagi nell'approvvigionamento di energia elettrica, ma anche problemi legati alla conservazione degli alimenti, all'accesso all'acqua potabile e all'uso di apparecchiature mediche. Le interruzioni di corrente, che si verificano in modo imprevedibile, hanno reso la vita quotidiana un vero e proprio incubo per milioni di cubani.

Nel 2023, l'economia cubana ha subito una contrazione dell'1,9%, un segno preoccupante dopo che già nel 2022 non si era registrata alcuna crescita. Questo scenario economico, unito alla crisi energetica, ha creato un circolo vizioso che rende difficile qualsiasi tentativo di ripresa. La mancanza di energia elettrica ha infatti un effetto domino su vari settori, dall'industria al turismo, due pilastri fondamentali per l'economia dell'isola.

sforzi per affrontare la crisi

Le autorità cubane hanno cercato di affrontare la crisi energetica con diverse misure, tra cui l'implementazione di nuove fonti rinnovabili come l'energia solare. Negli ultimi anni, il governo ha annunciato progetti ambiziosi per aumentare la capacità di generazione da fonti rinnovabili, puntando a raggiungere il 24% entro il 2030. Tuttavia, i risultati finora sono stati deludenti, e le nuove centrali solari non sembrano in grado di alleviare le sofferenze della popolazione.

Inoltre, è importante notare che la transizione verso un sistema energetico più sostenibile richiede tempo e investimenti significativi. Anche se le centrali solari possono contribuire a diversificare le fonti di energia, la loro implementazione richiede infrastrutture adeguate e una pianificazione a lungo termine, aspetti che attualmente mancano a Cuba.

Nonostante le avversità, ci sono segni di speranza. Diverse iniziative locali stanno cercando di affrontare il problema in modo innovativo, con comunità che si organizzano per installare pannelli solari e migliorare l'efficienza energetica delle proprie abitazioni. Tuttavia, senza un intervento significativo da parte del governo e un supporto internazionale, la luce in fondo al tunnel rimane debole per i cittadini cubani.

In conclusione, la crisi energetica a Cuba è un problema complesso che richiede soluzioni a lungo termine e un impegno serio da parte delle autorità. I blackout frequenti non solo ostacolano la vita quotidiana dei cubani, ma rappresentano anche un ostacolo significativo per la ripresa economica dell'isola. Le nuove centrali solari, pur essendo un passo nella giusta direzione, non sono sufficienti a risolvere una crisi che affonda le radici in anni di disinvestimento e gestione inefficace.

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