
La scrittrice sarda Cristina Caboni ha recentemente conquistato il Premio nazionale eno-letterario Vermentino con il suo romanzo "La ragazza senza radici", edito da Garzanti. La cerimonia di premiazione, tenutasi presso il Museo Archeologico di Olbia, ha reso l'evento ancora più significativo, poiché il museo rappresenta una parte fondamentale della storia e della cultura sarda.
La narrazione di Caboni si sviluppa in un contesto affascinante, quello della coltivazione della vite e della produzione di vino, elementi che simboleggiano la connessione profonda tra le persone e il loro passato. La trama del romanzo esplora temi complessi e universali come identità, maternità, abbandono e la forza dei legami affettivi, tutti elementi che risuonano con la storia personale dell'autrice.
La cerimonia di premiazione
L'evento è stato presentato dall'attore e showman Neri Marcorè, il quale ha intrattenuto il pubblico con una conduzione vivace e coinvolgente. Tra gli illustri ospiti presenti, si sono distinti:
- Stefano Visconti, presidente della Camera di Commercio di Sassari.
- Sabrina Serra, vice sindaca e assessora alla Cultura del Comune di Olbia.
- Luca Marchi, vice sindaco di Castelnuovo Magra.
Maria Amelia Lai, presidente della giuria tecnica, ha sottolineato l'importanza del premio, evidenziando il grande valore umano e i contenuti autentici delle opere in gara, in perfetta sintonia con lo spirito del Vermentino.
Menzioni speciali e premi
La cerimonia ha preso avvio con l'assegnazione delle Menzioni speciali, introdotta da Luca Marchi e Marco Piro, neo presidente del Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG. Le Menzioni speciali sono andate a:
- Enrico Beccastrini per "DOCG: di origine criminale garantita" (Carmignani Editrice).
- Clizia Fornasier per "Volevo sognarmi lontana" (HarperCollins).
Un altro momento significativo è stato l'assegnazione del Premio Territorio, che quest'anno è andato ex aequo a:
- "I vestiti della domenica" di Ludovica Elder (Piemme).
- "Basta un filo di vento" di Franco Faggiani (Fazi Editore).
Questi libri hanno catturato l'attenzione della giuria per la loro capacità di narrare l’essenza della vita quotidiana e i legami con il luogo d'origine.
Novità dell'edizione
Quest'edizione ha introdotto anche il Premio Narrativa Straniera, vinto dall'autrice francese Laure Gasparotto con l'opera "Intrecci di vite. Elogio della caparbietà dei vignaioli", in collaborazione con il compianto Alain Graillot, noto vignaiolo scomparso nel 2022. Questo premio ha rappresentato un ponte culturale tra Italia e Francia, evidenziando l'importanza della cooperazione internazionale nel mondo della letteratura e della viticoltura.
Durante la serata, Neri Marcorè ha guidato il pubblico attraverso un percorso di dialoghi e letture, creando un'atmosfera di condivisione e celebrazione della scrittura. La scelta del Museo Archeologico di Olbia ha aggiunto ulteriore significato all'evento, richiamando l'importanza delle radici storiche e culturali.
L'assegnazione del Premio eno-letterario Vermentino a Cristina Caboni non è solo un riconoscimento per il suo talento, ma anche un tributo alla sua capacità di raccontare storie che parlano al cuore delle persone. La sua vittoria rappresenta un passo importante per la letteratura sarda, contribuendo a dare visibilità a una voce autentica nel panorama culturale italiano.