La connettività digitale è diventata un elemento fondamentale nella società contemporanea, dove l'accesso a Internet non è più considerato un lusso, ma una necessità imprescindibile per partecipare attivamente alla vita economica, sociale e culturale. Recentemente, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha pubblicato un rapporto intitolato "Closing Broadband Connectivity Divides for All: From Evidence to Practice". Questo documento fornisce un'analisi approfondita della situazione attuale della banda larga nei Paesi membri, evidenziando sia i progressi compiuti che le sfide persistenti, in particolare il divario crescente tra aree urbane e rurali.

La crescita degli abbonamenti alla banda larga

Secondo il rapporto, entro giugno 2024, i Paesi Ocse registreranno una media di 36 abbonamenti in banda larga ogni 100 abitanti. Questo segna una significativa crescita dell'uso della fibra ottica, che è passata dal 27% nel 2019 al 45% nel 2024. Sebbene questi dati siano incoraggianti e dimostrino un impegno collettivo verso l'implementazione di infrastrutture più avanzate, il problema di fondo rimane: le aree rurali continuano a rimanere indietro rispetto alle zone urbane.

Divari di velocità tra aree urbane e rurali

L'Ocse ha evidenziato scarti persistenti e in aumento riguardo alla performance e alla disponibilità della banda larga. Ecco alcuni dati chiave:

  1. Velocità media della banda larga fissa:
  2. 2019: 53 Mbps
  3. 2024: 178 Mbps
  4. Divario di velocità:
  5. 2019: 22 Mbps
  6. 2024: 58 Mbps

Attualmente, le velocità di download nelle aree metropolitane superano quelle delle aree rurali del 44%, con le regioni rurali che registrano velocità inferiori di 24 Mbps. Questo divario ha impatti reali sulla vita quotidiana delle persone, limitando l'accesso a opportunità come il telelavoro, la formazione online e l'accesso a servizi digitali.

Differenze regionali e sfide future

Il rapporto dell'Ocse evidenzia anche le differenze regionali nel livello di connettività digitale. I Paesi con i divari più significativi includono:

  • Colombia
  • Grecia
  • Turchia

Questi Paesi affrontano sfide legate alla mancanza di infrastrutture adeguate e a investimenti insufficienti. Al contrario, nazioni come Corea del Sud, Olanda e Norvegia mostrano differenze minime, segno di un'infrastruttura digitale ben sviluppata e di politiche efficaci per garantire l'accesso universale alla banda larga.

Inoltre, il rapporto sottolinea il divario nella banda larga mobile, con una media del 35% di differenza tra città e campagna. Paesi come Olanda, Svizzera e Italia hanno scarti inferiori ai 15 punti percentuali, mentre in Belgio, Colombia, Polonia e Regno Unito il divario supera i 50 punti.

Raccomandazioni per un futuro migliore

La situazione delle aree rurali è ulteriormente complicata da fattori economici e demografici, come l'emigrazione dei giovani verso le città. La pandemia di COVID-19 ha reso evidente l'importanza della connettività digitale, mettendo in luce le difficoltà delle comunità rurali. L'Ocse ha fatto appello ai governi affinché adottino misure concrete per colmare questi divari, tra cui:

  1. Investimenti in infrastrutture
  2. Politiche di incentivazione per le aziende nelle zone rurali
  3. Programmi di formazione per sfruttare le opportunità digitali

In conclusione, mentre il rapporto dell'Ocse mostra progressi significativi nella connettività digitale a livello globale, sottolinea anche la necessità di un impegno concertato per garantire che nessuno venga lasciato indietro, in particolare le popolazioni delle aree rurali. Affrontare questa sfida è essenziale per costruire una società equa e inclusiva nell'era digitale.

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