
La Generazione Z e i millennial italiani si trovano in un contesto in cui la tecnologia avanza a passi da gigante. Abituati a interagire con i social media e Internet, questi gruppi non solo abbracciano le innovazioni, ma le integrano attivamente nelle loro vite quotidiane e professionali. Secondo la quattordicesima edizione della "Gen Z e Millennial Survey", condotta da Deloitte su oltre 23.000 giovani di 44 paesi, il 73% dei millennial italiani utilizza software di intelligenza artificiale generativa per ottimizzare il proprio tempo e migliorare la qualità del lavoro.
L’indagine evidenzia come l'intelligenza artificiale non sia una semplice moda passeggera, ma un elemento cruciale nella vita lavorativa di questi giovani. Infatti, il 71% della Gen Z e il 76% dei millennial italiani ritiene che l'IA generativa abbia già portato miglioramenti significativi nella qualità del proprio lavoro. Questa consapevolezza è supportata da una serie di applicazioni pratiche della tecnologia AI, che vanno ben oltre l’uso di assistenti virtuali.
Utilizzo dell'IA per la creazione di contenuti
Tra le attività quotidiane in cui l'IA viene maggiormente utilizzata, spicca la creazione di contenuti, apprezzata dal 39% della Gen Z e dal 37% dei millennial. Questo dato indica un cambiamento nel modo in cui i contenuti vengono prodotti e consumati. La creatività, tradizionalmente considerata esclusivamente umana, sta evolvendo grazie a strumenti generativi che possono:
- Scrivere testi
- Creare grafiche
- Produrre video
Analisi dei dati e gestione dei progetti
Un'altra area in cui l'IA dimostra il suo potenziale è l'analisi dei dati. Il 36% della Gen Z e il 39% dei millennial utilizzano strumenti di intelligenza artificiale per interpretare e analizzare dati complessi. Questa competenza è sempre più richiesta nel mercato del lavoro attuale e consente di:
- Prendere decisioni informate
- Individuare tendenze e opportunità in tempo reale
La gestione dei progetti rappresenta un ulteriore ambito in cui i millennial italiani riconoscono il valore dell'IA. Circa il 33% della Gen Z e il 30% dei millennial si avvalgono di strumenti di intelligenza artificiale per organizzare e monitorare le loro attività lavorative. Questi strumenti semplificano la pianificazione e la comunicazione all'interno dei team, contribuendo a un ambiente di lavoro più produttivo.
Preoccupazioni per il futuro del lavoro
Nonostante i benefici evidenti, emergono anche preoccupazioni. La ricerca ha rivelato che il 62% della Gen Z e il 67% dei millennial stanno considerando opportunità lavorative meno vulnerabili all'automazione. Questo riflette una crescente consapevolezza delle sfide legate all'automazione nel futuro del lavoro. Inoltre, il 55% dei millennial e il 61% della Gen Z temono che l'IA possa portare a una riduzione dei posti di lavoro, un timore giustificato dall'evoluzione rapida delle tecnologie.
Paolo Galletti, People & Purpose Leader di Deloitte Italia, ha sottolineato l'importanza di questa generazione nel rivalutare le competenze necessarie per il futuro del lavoro. "Gen Z e millennial stanno attentamente rivalutando le competenze di cui hanno bisogno per il mondo del lavoro del futuro, consapevoli del grande impatto che l'IA avrà in tanti settori," ha affermato Galletti. Questo approccio proattivo è fondamentale, poiché le competenze richieste nel mercato del lavoro stanno cambiando rapidamente.
In sintesi, l'adozione dell'intelligenza artificiale da parte dei millennial italiani non è solo una questione di efficienza, ma rappresenta un cambiamento culturale e professionale significativo. Con la crescente interazione tra tecnologia e lavoro, è evidente che la generazione attuale si sta preparando a navigare in un futuro in cui l'IA giocherà un ruolo centrale. Questo scenario stimolante invita a riflettere su come l'intelligenza artificiale possa non solo trasformare le modalità di lavoro, ma anche su come i giovani professionisti possano contribuire a plasmare un futuro in cui uomo e macchina lavorano in sinergia.