La storia d'amore tra il maestro Myung-Whun Chung e la Scala di Milano si sviluppa attraverso un percorso di 36 anni, un legame che si è consolidato nel tempo e che ora si prepara a entrare in una nuova fase. Chung, noto direttore d’orchestra sudcoreano, è stato recentemente nominato direttore musicale della prestigiosa istituzione milanese, un ruolo che assumerà a partire dal 2027. Questo annuncio è stato accolto con entusiasmo, non solo dai musicisti della Filarmonica della Scala, ma anche dal pubblico che ha sempre apprezzato la sua arte.

Durante la conferenza di presentazione della tournée della Filarmonica della Scala in Corea e Giappone, Chung ha descritto il suo rapporto con la Scala come una vera e propria storia d'amore. "Ringrazio i musicisti perché mi hanno accettato dall'inizio e mi hanno capito come musicista e uomo", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di un legame autentico tra direttore e orchestra. Questa connessione, che Chung definisce come "la differenza che passa fra piacere ed amore", è rara nel mondo della musica classica, dove le dinamiche professionali possono essere talvolta complesse e distaccate.

Un lungo percorso di collaborazione

Il debutto di Chung con la Filarmonica della Scala risale al 5 giugno 1989, quando ha diretto un concerto che ha segnato l'inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione. Nel corso degli anni, il maestro ha guidato l'orchestra in numerosi concerti, sia a Milano che in tour internazionali. La sua passione per la musica e la sua dedizione ai musicisti lo hanno portato a diventare nel 2023 direttore emerito della Filarmonica, un riconoscimento del suo contributo artistico e della sua capacità di ispirare gli artisti che ha diretto.

Ora, con la preparazione di una nuova tournée, Chung si trova in una fase di transizione. “Per ora non ho progetti, farò di tutto per aiutare i musicisti e il teatro”, ha spiegato, mentre si preparava a partire per un viaggio che lo riporterà alle sue radici. La tournée della Filarmonica coinvolgerà otto concerti in sette città, partendo da Seoul e Busan, città natale di Chung, dove è anche direttore artistico della nuova sala da concerto recentemente inaugurata. "Un piacere avere gli amici a casa mia", ha affermato il maestro, evidenziando l'importanza di questo evento.

Un viaggio di rinascita

La tournée si estenderà poi a Sapporo, Tokyo, Yokohama, Nagoya, concludendosi il 27 settembre a Osaka. Questo viaggio non solo segna il ritorno della Scala in Estremo Oriente, un'opportunità che si era interrotta negli ultimi quindici anni a causa di varie crisi, tra cui quella economica e la pandemia di COVID-19, ma rappresenta anche un momento di rinascita per l’istituzione. La Filarmonica aveva programmato una tournée nel 2020, che era stata purtroppo cancellata a causa della situazione sanitaria globale.

Fortunato Ortombina, sovrintendente della Scala, ha sottolineato l'importanza di questo ritorno, affermando: "È una ripresa dopo tanti anni, ed è il primo passo di un cammino che proseguirà". Questo viaggio rappresenta una significativa opportunità per ricucire il legame con il pubblico asiatico, un pubblico che ha sempre mostrato un grande interesse per l’arte musicale e per le produzioni del nostro teatro.

Il supporto degli sponsor e l'impegno dell'orchestra

A rendere possibile questa tournée è stato il sostegno di importanti sponsor, tra cui Allianz, che ha contribuito a garantire il successo del tour, e Unicredit, main partner dell’iniziativa. La Filarmonica della Scala ha sempre cercato di mantenere un alto livello artistico, e il supporto di queste realtà rappresenta un valore aggiunto per progetti così ambiziosi.

La preparazione della tournée ha richiesto un impegno notevole da parte di tutti i membri dell'orchestra e del team artistico. Le prove sono state intense, e la passione di Chung si è riflessa nel lavoro collettivo. La sua esperienza e il suo carisma sono stati fondamentali per motivare i musicisti a dare il massimo in ogni esibizione, creando un'atmosfera di cameratismo e dedizione al lavoro.

Inoltre, il maestro Chung ha sempre dimostrato un forte interesse per la cultura musicale giapponese e coreana, integrando elementi di queste tradizioni nel suo repertorio e nella sua direzione. Questo approccio non solo arricchisce l'esperienza musicale, ma crea anche un ponte culturale tra l'Occidente e l'Estremo Oriente, un aspetto che si riflette nelle scelte artistiche della Filarmonica.

La tournée in Corea e Giappone non è solo un'opportunità per celebrare un legame duraturo, ma anche un momento di riflessione sul futuro della musica classica nel contesto globale. Chung, con la sua visione e il suo amore per la musica, si prepara a guidare la Filarmonica della Scala verso nuove avventure, continuando a scrivere la sua storia d'amore con la musica e con il pubblico.

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