
Chloé Zhao, la talentuosa regista premio Oscar per "Nomadland", torna a far parlare di sé con il suo nuovo film "Hamnet", presentato alla Festa del Cinema di Roma. Con una narrazione che esplora temi universali come il dolore, il lutto e la metamorfosi, "Hamnet" si propone come una riflessione profonda sulla condizione umana. La regista ha sottolineato come il film affronti la complessità delle esperienze umane più contrastanti e come possa condurre a un luogo interiore condiviso, superando l’illusione della separazione tra le persone.
Il film, che sarà distribuito nelle sale italiane dal 5 febbraio 2024 da Universal, ha già ricevuto un'accoglienza entusiasta dalla critica, avendo vinto il premio come miglior film al Toronto International Film Festival e altri riconoscimenti di rilievo a livello internazionale. "Hamnet" è una coproduzione di due giganti di Hollywood, Steven Spielberg e Sam Mendes, e si basa sull'omonimo bestseller di Maggie O'Farrell, pubblicato nel 2020 e tradotto in italiano con il titolo "Nel nome del figlio: Hamnet".
La trama e i personaggi principali
La trama si ispira a eventi reali della vita di William Shakespeare, in particolare alla tragica morte di Hamnet, il suo unico figlio maschio, che morì a soli 11 anni. Oltre a Hamnet, Shakespeare ebbe anche due figlie: Susanna e Judith. La storia di Zhao si concentra su un giovane William, interpretato da Paul Mescal, che vive a Stratford-upon-Avon, dove incontra e si innamora di Agnes, interpretata dalla straordinaria Jessie Buckley. Agnes, una giovane falconiera che vive in simbiosi con la natura, è ritratta come una figura forte e indipendente, capace di influenzare profondamente la vita del futuro drammaturgo.
Il percorso amoroso tra William e Agnes, che culmina nel matrimonio a seguito della gravidanza di lei, è interrotto dall'ambizione di William, che decide di trasferirsi a Londra per affermarsi come drammaturgo. Questo passaggio dalla vita familiare alla carriera professionale segna una separazione dolorosa, ma necessaria, che sarà ulteriormente complicata dall'arrivo dei gemelli Hamnet e Judith. La morte prematura di Hamnet, causata dalla peste, diventa il fulcro del dolore di William e Agnes, e stimola il famoso drammaturgo a creare una delle sue opere più celebri: "Amleto".
Temi e riflessioni
Zhao ha descritto il film non solo come una storia di lutto, ma come una ricerca di significato attraverso l'arte, toccando temi come l'amore, la separazione e la catarsi. In un periodo storico segnato da conflitti e divisioni, le parole della regista risuonano con particolare intensità:
- "Anche se sembra inimmaginabile, c'è qualcosa che ci unisce tutti, anche attraverso il coraggio di affrontare le nostre emozioni", ha affermato Zhao, evidenziando come ciò che temiamo di più possa, paradossalmente, rivelarsi un legame tra gli esseri umani.
Nonostante la sua attenzione al dolore e alla perdita, "Hamnet" è anche un film di speranza. Zhao ha condiviso un'esperienza personale che ha influenzato la sua visione creativa: poco prima di recarsi in Galles per le riprese, si trovava a Kiev, in Ucraina, dove ha assistito alle devastazioni della guerra. Questa esperienza l'ha colpita profondamente e l'ha portata a riflettere sull'unione tra le persone, anche nei momenti più bui.
- "Camminando nella mia foresta in Galles, ho visto buchi nel terreno simili a quelli nelle foreste ucraine, dove erano sepolte mine antiuomo. Questo mi ha fatto piangere, perché ho trovato un senso di connessione tra le persone, un legame che trascende le divisioni", ha dichiarato.
Conclusione: un viaggio emotivo
La regista ha così creato un film che, pur affrontando temi di grande gravità, invita a una riflessione più profonda sulla nostra umanità condivisa. Attraverso la lente della storia di Shakespeare e della sua famiglia, "Hamnet" diventa un viaggio emotivo che invita lo spettatore a esplorare il dolore, la perdita e, infine, la trasformazione che ne deriva. La capacità di Zhao di esplorare questi temi complessi con delicatezza e sensibilità la rende una delle voci più significative del cinema contemporaneo.
Con la sua visione originale e il suo approccio narrativo, "Hamnet" si preannuncia come un film che non solo intrattiene, ma provoca anche una riflessione profonda sul significato dell'esistenza e sui legami che ci uniscono, nonostante le divisioni che spesso ci sembrano insormontabili.