Chiara Tramontano ha recentemente condiviso la sua toccante testimonianza nel libro "Non smetterò mai di cercarti", dedicato alla memoria di sua sorella Giulia, tragicamente uccisa nel 2023 all’età di 29 anni. Giulia, incinta al settimo mese, è stata vittima di un femminicidio ad opera del compagno Alessandro Impagnatiello. La storia di Giulia non è solo una cronaca di una vita spezzata, ma rappresenta anche un richiamo alla consapevolezza e alla memoria collettiva di un fenomeno che continua a colpire la società.

L’ispirazione per il libro

Chiara, giovane ricercatrice che attualmente vive e lavora in Olanda, ha spiegato all'ANSA come l'idea di scrivere il libro sia emersa in un dialogo con suo fratello. Durante queste conversazioni, Chiara si è resa conto che i suoi ricordi dei giorni trascorsi a Senago, dove Giulia è stata ritrovata, erano spesso diversi da quelli del fratello. "Credo fosse un meccanismo di auto protezione che fa la memoria", ha dichiarato. Questo processo di rielaborazione è stato fondamentale per affrontare il dolore e la perdita.

La scrittura di questo libro è stata anche alimentata dalla paura che il mondo potesse dimenticare chi fosse Giulia. "Non volevo che le persone la dimenticassero prima di sapere chi fosse come donna, prima che diventasse una delle tantissime vittime di femminicidio", ha sottolineato Chiara. È un atto di amore e di resistenza, un tentativo di preservare la memoria di Giulia e di dare voce a una realtà che non può essere ignorata.

Un momento di riflessione

L’evento di presentazione del libro ha avuto luogo a "Il libro Possibile," un festival letterario che si è tenuto a Polignano a Mare dal 9 al 12 luglio, prima di spostarsi a Vieste dal 22 al 26 luglio. Qui, Chiara ha avuto l'opportunità di condividere la sua storia e quella di Giulia con un pubblico che ha accolto le sue parole con grande empatia. L'incontro ha rappresentato un momento di riflessione e discussione su temi delicati e attuali, come la violenza di genere e l'importanza di dare voce a chi non c'è più.

Chiara ha descritto come la verità riguardo alla morte di Giulia l'abbia colpita più volte. Ha dovuto confrontarsi con il dolore, i sensi di colpa e la propria evoluzione personale. "Mi sono rivista nella Chiara che cercava Giulia a Senago e ho saputo anche individuare una nuova Chiara, quella dopo Giulia", ha spiegato. Questo processo di autoanalisi l'ha portata a riconoscere l'importanza di portare avanti l'eredità di Giulia, cercando di riflettere la sua personalità e i suoi valori nella propria vita.

La lotta per la giustizia

Due settimane fa, la Corte d'Appello ha confermato la pena dell'ergastolo per Alessandro Impagnatiello, ma ha escluso l'aggravante della premeditazione. Questo verdetto ha suscitato in Chiara sentimenti contrastanti. "Sono abbastanza arrabbiata per quest'ultima decisione riguardo la premeditazione", ha commentato. "Diventare vittima collaterale di femminicidio vuol dire avere bisogno, nel percorso giudiziario, di tantissima forza". Chiara si trova ora a combattere una battaglia non solo per la memoria di sua sorella, ma anche per la giustizia e per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema così delicato.

L'iter giudiziario che ha seguito il caso di Giulia è stato descritto da Chiara come "un'altalena di emozioni in cui si alterna soltanto un senso di impotenza a un senso di giustizia". La sua esperienza evidenzia la difficoltà di affrontare un processo che non riguarda solo la ricerca della verità, ma anche il tentativo di ottenere giustizia per le vittime di violenza di genere. Chiara si sente un simbolo di questa lotta e continua a portare avanti la memoria di Giulia, non solo attraverso il libro, ma anche attraverso il suo impegno sociale e la sua voce che si unisce a quelle di tante altre donne che hanno vissuto esperienze simili.

La storia di Chiara e Giulia è un promemoria potente di quanto sia necessario continuare a lottare contro la violenza di genere e di come sia fondamentale non dimenticare le vittime di femminicidio, affinché la loro memoria possa servire da monito e da spinta per un cambiamento reale nella società.

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