
Il Teatro dell'Opera di Roma celebra in grande stile i 150 anni dalla prima rappresentazione di "Carmen", il capolavoro di Georges Bizet, che debuttò nel 1875, pochi mesi prima della prematura scomparsa del compositore. Questo tributo non si limita a una semplice riproposizione dell’opera, ma si arricchisce di una dimensione visiva unica grazie all’allestimento storico firmato da Renato Guttuso. Realizzato nel 1970, questo allestimento ha avuto una vita breve, essendo stato riproposto solo nel 1973, ma ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama operistico italiano.
Dettagli delle rappresentazioni
Le rappresentazioni sono programmate dal 21 al 28 giugno, con un’anteprima dedicata ai giovani il 20. Sotto la prestigiosa bacchetta del direttore Omer Meir Wellber, atteso come prossimo direttore musicale della Staatsoper Hamburg e della Filarmonica di Amburgo, la regia di questa ripresa è affidata a Fabio Ceresa, che debutta così al Costanzi, portando una visione fresca e innovativa all'opera di Bizet.
Il processo di ricostruzione
L'opera di Guttuso, noto per il suo stile espressivo e l'uso audace del colore, era caratterizzata da una serie di scene e costumi che, purtroppo, hanno subito notevoli perdite nel corso degli anni. Infatti, dei mille disegni originali realizzati dal maestro siciliano, più di cinquecento sono andati distrutti. Fortunatamente, alcune delle tele dipinte per l’allestimento originale sono sopravvissute, offrendo una base fondamentale per il lavoro di ricostruzione intrapreso per questa nuova produzione.
Il processo di recupero delle scene e dei costumi ha richiesto un imponente sforzo creativo e tecnico. Ecco alcuni dei risultati ottenuti:
- Oltre 150 disegni tecnici prodotti.
- Realizzazione di 30 pareti, 20 carrelli e 80 elementi costruiti.
- Creazione di un nuovo fondale e un soffitto per il terzo atto.
Questo meticoloso lavoro di ricostruzione ha permesso di riportare in vita l'atmosfera originale dell'opera, pur integrando moderni accorgimenti scenotecnici. Gli oltre 350 costumi disegnati da Guttuso per la prima assoluta, benché non tutti utilizzabili, sono stati catalogati e hanno fornito un'importante fonte di ispirazione per il team di produzione.
Il cast della ripresa 2023
Per la ripresa del 2023, il Teatro dell'Opera di Roma ha scelto di schierare star internazionali. Tra queste, il mezzosoprano francese Gaëlle Arquez, applaudita in Europa nel ruolo di Carmen, farà il suo debutto sul palcoscenico capitolino. Al suo fianco, Joshua Guerrero assumerà il ruolo di Don José, mentre Erwin Schrott interpreterà Escamillo e Mariangela Sicilia sarà Micaëla. In alcune delle repliche, il 22, 25 e 27 giugno, si esibirà un cast alternativo che include Ketevan Kemoklidze, Jorge de León, Andrei Bondarenko ed Ekaterina Bakanova.
Il coro del Teatro dell'Opera di Roma, diretto da Ciro Visco, arricchirà ulteriormente la produzione, con la partecipazione straordinaria della Scuola di Canto Corale del Teatro dell'Opera di Roma. Questa collaborazione mette in luce il forte impegno della fondazione per la formazione e la valorizzazione dei giovani talenti nel panorama musicale.
La "Carmen" di Bizet, con la sua trama avvincente e i suoi temi universali di passione, libertà e tragedia, continua a risuonare con forza anche dopo 150 anni dalla sua prima. L’allestimento firmato Guttuso, con il suo mix di tradizione e innovazione, rappresenta un’occasione unica per riscoprire un’opera che ha segnato la storia della musica e del teatro.
Il Teatro dell'Opera di Roma, con questa ripresa, non solo celebra Bizet e il suo capolavoro, ma si colloca anche come custode di un patrimonio culturale in continua evoluzione, dimostrando come l’arte possa rimanere viva e rilevante attraverso le generazioni. Con l’auspicio che il pubblico possa apprezzare questa nuova produzione, l'Opera di Roma si prepara a ricevere la sua audience, promettendo un'esperienza indimenticabile per tutti gli amanti della musica e del teatro.