A Perugia, si è svolta la presentazione del libro "Parla il Colle" di Carlo Bartoli, un'opera che offre un'analisi approfondita dei messaggi di fine anno pronunciati dai presidenti della Repubblica Italiana. Questo libro rappresenta un'importante riflessione sull'evoluzione della società italiana, esaminando un corpus di 76 discorsi dall'entrata in vigore della Repubblica nel 1949 fino ai giorni nostri. L'autore, un giornalista con oltre quarant'anni di esperienza, ha voluto mettere in evidenza l'importanza storica e sociale di questi discorsi, sottolineando che non esiste una forma comunicativa in Italia repubblicana con una tale continuità e forza.

L'importanza dei discorsi di fine anno

Il volume di Bartoli si configura come un affresco della storia civile e istituzionale italiana. I discorsi di fine anno non solo riflettono le trasformazioni sociali e politiche del Paese, ma mostrano anche l'evoluzione del linguaggio istituzionale. Bartoli ha evidenziato che, per 76 volte, il presidente della Repubblica si è rivolto agli italiani, affrontando temi che, sebbene possano sembrare distanti, ritornano con inquietante frequenza.

  1. Esempi storici: Il discorso di Sandro Pertini del 1981, in cui si trattava della necessità di risolvere il conflitto in Gaza e dell'invasione della Polonia da parte dell'Unione Sovietica, è ancora attuale.
  2. Tematiche ricorrenti: Analizzando le parole più usate nei discorsi, Bartoli ha notato che il termine "giovani" compare frequentemente, mentre "anziani" è tra i meno utilizzati, suggerendo una percezione distorta delle diverse fasce d'età nella società italiana.

La prefazione e il valore del libro

La prefazione del libro è firmata da Giovanni Maria Flick, noto costituzionalista e già ministro di grazia e giustizia. La sua presenza conferisce un valore aggiunto all'opera, evidenziando il legame tra comunicazione istituzionale e diritto costituzionale. Flick ha sottolineato come i messaggi di fine anno possano fungere da specchio delle inquietudini e delle speranze del popolo italiano, rendendo il libro uno strumento di dialogo tra il capo dello Stato e i cittadini.

Un dibattito arricchente a Perugia

L'incontro di Perugia è stato moderato da Luca Benedetti, presidente del Consiglio umbro dell'Ordine dei giornalisti, e ha visto la partecipazione di figure di spicco come Tommaso Bori, vicepresidente della Regione Umbria, e Marco Pierini, vicesindaco di Perugia. Questi interventi hanno arricchito il dibattito, dimostrando l'interesse trasversale per le questioni sollevate nel libro.

Bartoli ha enfatizzato il ruolo del presidente della Repubblica come garante dell'unità nazionale, evidenziando come i messaggi di fine anno possano contribuire a costruire un senso di coesione tra gli italiani, specialmente in momenti di crisi. "Parla il Colle" non è solo un compendio di discorsi, ma un'analisi critica per comprendere il passato e orientare il futuro del Paese.

In un'epoca in cui i mezzi di comunicazione e il linguaggio politico sono in continua evoluzione, l'opera di Bartoli si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di una comunicazione chiara e significativa. La capacità di interpretare i messaggi storici del passato è fondamentale per costruire una democrazia più consapevole e partecipativa.

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