I recenti eventi nella Striscia di Gaza stanno attirando l'attenzione globale, con Al Jazeera che segnala l'avanzata dei veicoli militari blindati dell'Esercito di Difesa Israeliano (IDF) nella zona sud-est di Deir el-Balah. Questo movimento è accompagnato da un intenso bombardamento che colpisce aree come Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi, causando esplosioni avvertite anche nella zona di al-Qarara, vicino a Khan Younis. L'intensità di questa operazione militare ha sollevato preoccupazioni per la crescente crisi umanitaria.

Bilancio delle vittime in aumento

Secondo il ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas, il numero delle vittime è tragicamente aumentato, con 153 morti e 459 feriti registrati negli ospedali nelle ultime 24 ore. Questo porta il totale delle vittime dall'inizio del conflitto, avviato il 7 ottobre 2023, a un numero straziante di 53.272. Inoltre, i feriti ammontano a circa 120.673, evidenziando la gravità della situazione umanitaria.

Almeno 115 palestinesi sono stati uccisi solo dall'alba di ieri a causa degli attacchi israeliani. Questa escalation di violenza è il risultato di una nuova offensiva militare iniziata la notte scorsa, che ha già causato la morte di almeno 370 palestinesi dall'inizio della settimana. Marwan Al-Sultan, direttore dell'ospedale indonesiano nel nord di Gaza, ha descritto una situazione catastrofica, con la struttura che ha ricevuto 58 morti da mezzanotte e molte altre vittime ancora intrappolate sotto le macerie.

Raid aerei e avvertimenti dell'IDF

Oltre agli attacchi a terra, le forze israeliane hanno condotto raid aerei in diverse aree della Striscia. I rapporti indicano che i droni israeliani hanno colpito vicino all'Università islamica nella zona di Ma'an, causando la morte di due persone. Altre vittime sono state segnalate in diverse località, tra cui Al-Fakhari e Khuza'a, con feriti anche vicino all'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah.

L'IDF ha anche distribuito volantini in arabo in diverse zone, avvertendo la popolazione con un messaggio che recita: "Abitanti di Gaza, l'esercito israeliano sta arrivando". Questo avvertimento ha aumentato l'ansia tra i civili, già provati da settimane di conflitti.

Tentativi di negoziato e reazioni internazionali

Nonostante la situazione critica, ci sono tentativi di negoziato. Una fonte della sicurezza israeliana ha dichiarato che ci sono opportunità per riprendere i colloqui, mentre il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha confermato il ritorno di Hamas ai negoziati per la liberazione degli ostaggi, a seguito dell'inizio dell'operazione "Carri di Gedeone".

La comunità internazionale sta seguendo con attenzione gli sviluppi, con il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che ha sottolineato la necessità di porre fine ai bombardamenti e garantire la pace per il popolo palestinese. Le affermazioni di Tajani arrivano in un contesto globale di conflitti armati, evidenziando l'urgenza di trovare soluzioni pacifiche.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto un "cessate il fuoco permanente" a Gaza, esprimendo preoccupazione per i piani di Israele di espandere le operazioni militari. Inoltre, l'IDF ha comunicato di aver colpito e ucciso un comandante di Hezbollah nel sud del Libano, complicando ulteriormente la già tesa situazione della sicurezza nella regione.

La situazione nella Striscia di Gaza continua a deteriorarsi, con un aumento delle vittime e delle distruzioni. Le notizie di bombardamenti e attacchi aerei sono costanti, mentre la comunità internazionale cerca di mediare per una soluzione che possa interrompere il ciclo di violenza e riportare la pace in un'area storicamente segnata da conflitti.

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