La violenza sessuale contro le donne in Italia è un tema di crescente preoccupazione, evidenziando la persistente asimmetria di potere tra uomini e donne. Negli ultimi dieci anni, dal 2013 al 2023, i dati mostrano un allarmante aumento del 40% dei casi di violenza sessuale, con un incremento da 4.488 a 6.291. Questo fenomeno non colpisce solo un numero crescente di donne, ma ha un impatto particolare sulla fascia più giovane della popolazione femminile, con il 50% delle vittime nella fascia d'età 0-25 anni. Questi dati sono stati riportati in un nuovo lemma della XI Appendice della Enciclopedia Italiana Treccani, curato da Laura Schettini, docente di Storia delle donne e di genere all'Università di Padova.

La violenza sessuale nel contesto della violenza di genere

La violenza sessuale è solo una delle molteplici forme di violenza che le donne subiscono, inserendosi in un contesto più ampio di violenza maschile. Le principali forme di violenza includono:

  1. Abusi domestici
  2. Violenze sui luoghi di lavoro
  3. Violenza psicologica ed economica

Particolarmente preoccupante è il fenomeno della violenza domestica, che affligge un numero crescente di donne. Secondo il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) del 2021, una donna su tre in età fertile ha subito violenza da parte di un partner o ex partner, per un totale di 736 milioni di vittime nel mondo. In Italia, i maltrattamenti contro familiari e conviventi sono aumentati del 105% nello stesso periodo.

L'aumento dello stalking e delle molestie

Un altro aspetto allarmante è rappresentato dallo stalking, che ha visto un aumento del 48% in Italia negli ultimi dieci anni. Le molestie sul posto di lavoro, in particolare quelle a sfondo sessuale, hanno colpito nel 2023 il 13,5% delle donne italiane di età compresa tra 15 e 70 anni. Queste molestie possono manifestarsi attraverso:

  • Proposte indecenti
  • Commenti offensivi sul corpo o sulla vita privata

Tali atti contribuiscono a creare un ambiente lavorativo ostile e insicuro.

L'impatto della pandemia e nuove forme di violenza

La pandemia di Covid-19 ha aggravato ulteriormente la situazione, creando quella che è stata definita "pandemia ombra" da UN Women. Le misure di lockdown e il confinamento forzato hanno esacerbato le dinamiche di violenza domestica, isolando le vittime e limitando l'accesso ai servizi di supporto. Inoltre, la tecnologia ha aperto nuovi scenari di violenza, con l'emergere dei cyberabusi. Già nel 2014, un rapporto evidenziava che 1 donna su 10 in Europa era stata vittima di violenza online, un numero che è certamente aumentato con il proliferare delle tecnologie digitali.

Un ulteriore elemento di innovazione è rappresentato dall'Intelligenza Artificiale (IA), che ha portato alla luce nuove forme di violenza, come i video pornografici falsificati, realizzati senza il consenso delle persone ritratte, rappresentando una violazione della privacy e un'ulteriore forma di coercizione e umiliazione.

La violenza di genere è un problema complesso e multidimensionale che richiede un intervento coordinato e una risposta adeguata da parte delle istituzioni e della società civile. È fondamentale promuovere l'educazione e la sensibilizzazione, non solo per prevenire la violenza, ma anche per supportare le vittime e garantire loro accesso a servizi adeguati. La lotta contro la violenza di genere deve essere una priorità per tutte le società, affinché ogni individuo possa vivere in un ambiente sicuro e rispettoso.

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