Assisi, una delle città più iconiche e spirituali d'Italia, si prepara ad accogliere un evento di grande rilevanza culturale e umana: la mostra itinerante "Parlami di Gaza". Questo evento, che si terrà il 18 luglio alle 21 in piazza del Comune, è un'iniziativa che mira a sensibilizzare il pubblico sulle sofferenze del popolo palestinese, attraverso le storie e le esperienze di tre artisti provenienti da Gaza, che hanno vissuto in prima persona le devastazioni del conflitto.

un evento di grande impatto culturale

L'incontro si presenta come un reading musicale e fotografico che unisce letture ad alta voce, testimonianze dirette, intermezzi sonori e immagini evocative. Questi elementi si intrecceranno per dare vita a un racconto corale che vuole "accendere un faro sulle drammatiche condizioni di vita in Palestina", come affermato in una nota dal Comune di Assisi. È un'opportunità per riflettere su una realtà spesso dimenticata, mettendo in luce la resilienza di un popolo che continua a lottare nonostante le avversità.

Tra gli artisti coinvolti c'è Mervat Alramli, una sceneggiatrice e scenografa originaria di Gaza, attualmente residente in Italia. Le sue letture, descritte come "intense", toccheranno temi profondi e rilevanti, in particolare quello dell'infanzia. Infatti, i bambini sono tra le prime vittime dei conflitti, e le parole di Alramli cercheranno di dare voce a coloro che spesso non possono esprimere il loro dolore. I suoi testi promettono di essere un potente richiamo alla coscienza collettiva, richiamando l'attenzione sulla necessità di proteggere i più vulnerabili.

artisti che raccontano storie di resistenza

Accanto a lei, Mohammed Abusenjer, un talentuoso musicista palestinese che ha recentemente trovato rifugio in Italia, arricchirà l'evento con intermezzi musicali evocativi. La sua musica, come testimonianza delle esperienze vissute, sarà in grado di trasmettere emozioni forti, fungendo da ponte tra culture e storie diverse. La musica, in questo contesto, diventa un mezzo di comunicazione universale, capace di abbattere le barriere linguistiche e culturali.

Non da meno, le fotografie esposte sono opera di Ahmed Jarboa, un infermiere e fotografo che continua a vivere a Gaza. Le sue immagini, immortalate in un contesto di difficoltà e speranza, offrono uno sguardo intimo e profondo sulla vita quotidiana dei palestinesi. Le fotografie di Jarboa non solo documentano la realtà, ma raccontano anche storie di resistenza e dignità, contribuendo a un racconto complessivo che sfida le narrazioni monodimensionali spesso presenti nei media.

un messaggio di solidarietà e pace

L'iniziativa "Parlami di Gaza" è sostenuta dal Comune di Assisi, che ha recentemente esposto la bandiera palestinese sulla facciata del palazzo comunale. Questa scelta simbolica, voluta dal sindaco Valter Stoppini e dalla Giunta comunale, nasce da un desiderio di solidarietà e di connessione con il popolo palestinese, in un momento storico caratterizzato da tensioni e conflitti. La decisione è stata presa dopo una videochiamata con il primo cittadino di Betlemme, città gemellata con Assisi, con l’intento di promuovere un messaggio di pace e cooperazione internazionale.

Il gemellaggio tra Assisi e Betlemme ha radici storiche profonde, legate a valori condivisi di spiritualità e umanità. Questa connessione ha permesso di instaurare un dialogo costante tra le due città, favorendo iniziative che promuovono la pace e la comprensione reciproca. In un'epoca in cui le divisioni sembrano amplificarsi, eventi come "Parlami di Gaza" sono fondamentali per mantenere viva la speranza di un futuro migliore, in cui il dialogo e la solidarietà possano prevalere.

La mostra non è solo un'occasione per riflettere sulla situazione in Palestina, ma anche un invito a considerare il ruolo dell'arte come strumento di cambiamento sociale. Attraverso l'arte, è possibile esprimere emozioni, raccontare storie e attivare processi di empatia. In questo senso, gli artisti coinvolti nella mostra fungono da mediatori culturali, portando le esperienze di Gaza a un pubblico più ampio e stimolando una discussione critica sulle conseguenze dei conflitti.

In un momento in cui il mondo sembra diviso, Assisi si erge come un faro di speranza, invitando tutti a partecipare a un evento che non solo celebra la cultura palestinese, ma promuove anche un messaggio di pace e di umanità. La mostra "Parlami di Gaza" rappresenta un'opportunità unica per confrontarsi con una realtà complessa e per costruire ponti di solidarietà tra popoli, attraverso la narrazione e l'arte.

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