
Inizia un viaggio nell'affascinante mondo dell’arte medaglistica con la mostra dedicata ad Armando Giuffredi, un scultore e medaglista di grande talento. Questa esposizione, intitolata "Di getto e di conio. Armando Giuffredi medaglista", avrà luogo dal 25 ottobre al 4 aprile presso il Museo Renato Brozzi di Traversetolo, in provincia di Parma. Questo museo, già custode delle opere dell'artista piacentino Renato Brozzi, si rivela il contesto ideale per valorizzare l'importante eredità artistica di Giuffredi.
La mostra e il suo significato
Curata da Roberto Cobianchi con la collaborazione del figlio Augusto Giuffredi, la mostra presenta una selezione di medaglie e targhette che raccontano non solo il talento dell’artista, ma anche il contesto storico e culturale in cui operò. Per quasi cinquant'anni, la medaglistica è stata uno dei principali ambiti di ricerca di Giuffredi, affiancata dalla scultura monumentale, che lo rese noto e apprezzato nel panorama artistico italiano del Novecento.
La vita e la formazione di Armando Giuffredi
Armando Giuffredi nacque nel 1909 a Montecchio Emilia, in provincia di Reggio Emilia. Fin da giovane, mostrò un talento particolare per l’arte e decise di perfezionarsi nell’arte della medaglia frequentando la Scuola della Medaglia della Zecca di Stato di Roma tra il 1935 e il 1938. Questo periodo romano rappresentò un'importante fase di crescita intellettuale e artistica per Giuffredi, immerso negli stimoli della Scuola di via Cavour, un movimento artistico che influenzò molti giovani artisti dell'epoca, tra cui il celebre Scipione.
Tuttavia, l’entrata in guerra dell'Italia e il richiamo alle armi nel 1942 segnarono un drastico cambiamento nella sua vita. Come molti giovani della sua generazione, Giuffredi fu costretto a lasciare temporaneamente la sua passione per l’arte per servire il suo paese. Dopo la fine del conflitto, tornò a Montecchio Emilia, dove riprese la sua carriera artistica e iniziò a insegnare all'Istituto d'Arte di Reggio Emilia, contribuendo a formare una nuova generazione di artisti.
L'importanza della medaglistica nella mostra
La mostra di Traversetolo si propone di inserire l’opera di Giuffredi nel contesto dell’arte della medaglia nei decenni centrali del Novecento, un periodo caratterizzato da un notevole sviluppo della medaglistica in Italia. Le medaglie, infatti, non sono solo oggetti decorativi, ma veicoli di significato e memoria, spesso legati a eventi storici, figure significative e celebrazioni culturali. Giuffredi, con la sua visione artistica, riesce a catturare queste essenze, creando opere che parlano non solo del loro tempo, ma anche dell’umanità in generale.
Il catalogo della mostra presenta approfondimenti e analisi sulle medaglie di Giuffredi, offrendo uno sguardo dettagliato sulle tecniche e i materiali utilizzati dall’artista. L’esposizione ha ricevuto un finanziamento dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), segno dell’importanza culturale e storica dell’iniziativa.
Un invito alla scoperta dell'arte medaglistica
In un'epoca in cui le mostre dedicate a singoli artisti sono sempre più comuni, la scelta di focalizzarsi sulla medaglistica di Giuffredi rappresenta un atto di coraggio e di innovazione. Sebbene meno noto al grande pubblico rispetto ad altri scultori del suo tempo, Giuffredi ha saputo lasciare un segno indelebile nel panorama dell’arte italiana. La sua capacità di trasformare la materia in emozione, il suo approccio alla forma e il suo intento comunicativo sono elementi che meritano di essere scoperti e apprezzati.
La mostra "Di getto e di conio" non è solo un tributo a Giuffredi, ma anche un invito a riflettere sull'importanza della medaglia come forma d'arte. Le medaglie, spesso sottovalutate, portano con sé storie e significati profondi, e l'opera di Giuffredi ci ricorda che l'arte può essere un potente strumento di comunicazione e memoria. L'esposizione rappresenta quindi un'opportunità imperdibile per approfondire la conoscenza di un artista che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, lasciando un'eredità preziosa per le future generazioni di artisti e amanti dell'arte.