
La Biennale del Libro di Rio de Janeiro si è rivelata un evento straordinario, dove la scrittrice e sceneggiatrice italiana Antonella Lattanzi ha avuto un ruolo di spicco. Conosciuta per la sua abilità nel trattare tematiche complesse e delicate, Lattanzi ha presentato il suo romanzo biografico "Cose che non si raccontano". Quest'opera si propone di dare voce a storie spesso dimenticate, caratterizzate da vergogna, rabbia e dolore.
In un'intervista rilasciata all'ANSA, Lattanzi ha sottolineato l'importanza di raccontare ciò che non è sempre facile da esprimere. Ha affermato: "Ci sono cose che non si dicono per vergogna, rabbia, troppo dolore, o perché se non le racconti, in fondo puoi sempre credere che non siano successe". Questa riflessione racchiude l'essenza del suo lavoro, mirato a portare alla luce esperienze vissute da molte donne e a affrontare il senso di colpa, l'umiliazione e il tradimento da parte della società.
un'opera di riflessione sulla condizione femminile
Il romanzo, pubblicato in Italia da Einaudi e recentemente tradotto in portoghese dalla casa editrice Ayine, offre una profonda riflessione sulla condizione femminile e sulle sfide quotidiane che le donne devono affrontare. Lattanzi ha dichiarato: "Ho scritto questo romanzo perché sia una dote, una memoria comune per quante vogliono continuare ad essere libere di scegliere e per cambiare". Questo desiderio di libertà e cambiamento attraverso la scrittura si configura come un atto politico, un modo per opporsi alle narrazioni dominanti che spesso silenziano le voci femminili.
Durante la Biennale, Lattanzi ha avuto l'opportunità di confrontarsi con lettori e scrittori brasiliani, condividendo la sua visione della scrittura come strumento di resistenza e empowerment. Ha partecipato a incontri presso l'Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro e all'Università Statale di Rio de Janeiro (UERJ), dove ha discusso apertamente della sua esperienza personale e del significato del "dolore e del silenzio" nella sua narrativa.
l'importanza di dare voce alle donne
La scelta di affrontare temi delicati non è casuale. Lattanzi ha sempre mostrato interesse per storie di vita reale che riflettono la complessità delle emozioni umane e delle relazioni sociali. Come ha sottolineato: "Il dolore e il silenzio sono diventati, per me, elementi fondamentali del racconto". La sua scrittura si propone di esplorare e comprendere il mondo interiore delle persone, creando un legame profondo tra l'autore e il lettore.
Uno degli aspetti più significativi del lavoro di Lattanzi è la sua capacità di trasformare esperienze personali in narrazioni universali. Le sue storie, pur essendo radicate nella sua vita, trovano risonanza in molte altre. Lattanzi ha evidenziato l'importanza di dare spazio alle voci delle donne, non solo attraverso la narrativa, ma anche attraverso il dialogo e la condivisione di esperienze. In un contesto come quello della Biennale, dove si celebra il potere delle parole, il messaggio di Lattanzi diventa ancora più rilevante.
un passo importante verso la comprensione interculturale
La traduzione del suo libro in portoghese rappresenta un passo fondamentale per raggiungere un pubblico più ampio e affrontare questioni che trascendono le barriere linguistiche. La letteratura ha il potere di unire le persone, farci sentire meno soli nelle nostre esperienze e incoraggiarci a condividere le nostre storie. Con la sua scrittura, Lattanzi invita i lettori a riflettere su ciò che spesso rimane in ombra, offrendo uno spazio per la comprensione e la compassione.
La Biennale del Libro di Rio de Janeiro, in quanto capitale mondiale del libro, si configura come il palcoscenico ideale per discussioni che abbracciano la diversità delle esperienze umane. La presenza di Lattanzi non è solo un'opportunità per presentare il suo lavoro, ma anche un momento di riflessione collettiva su come la letteratura possa contribuire a cambiare la società.
L'evento ha registrato un significativo afflusso di pubblico, dimostrando l'interesse crescente per le narrazioni che affrontano temi sociali e culturali. La curiosità dei lettori brasiliani nei confronti della letteratura italiana si sposa perfettamente con il desiderio di esplorare questioni universali come il dolore, la vergogna e la ricerca di libertà. La presenza di scrittori come Antonella Lattanzi alla Biennale rappresenta un passo importante verso una maggiore comprensione e empatia tra culture diverse, attraverso il potere della narrazione.