Due anni fa, Annalisa si trovava nel cuore di un vortice musicale e personale, un periodo di intensa creatività culminato nell'album "E poi siamo finiti nel vortice", pubblicato a settembre 2021. Oggi, l'artista savonese torna con il suo nuovo progetto, "Ma io sono fuoco", disponibile da oggi. Questo titolo, che si presenta come una congiunzione avversativa, non è solo una risposta a ciò che è stato, ma rappresenta una forte dichiarazione di identità e crescita personale. Annalisa stessa chiarisce: "Ho iniziato a scrivere queste canzoni mentre ero in tour e, dunque, c’è una continuità. Non si tratta di un ‘a capo’, ma di una lenta evoluzione che cerca di non ripetersi".

La carriera di Annalisa e il nuovo album

La carriera di Annalisa è costellata di successi. Con 19 singoli nelle parti alte delle classifiche, 52 dischi di Platino e 14 dischi d'Oro, è riconosciuta come uno dei volti più rappresentativi della musica italiana contemporanea. La pressione che avverte, tuttavia, è palpabile: "La sensazione è quella di voler andare avanti e non tornare indietro. Dopo aver ottenuto tanto, non è facile. Anche perché io sento pressione per qualunque cosa: ogni video, ogni nuovo pezzo, ogni spettacolo. Ci tengo tanto a quello che faccio, a prescindere dai risultati".

Il nuovo album riflette un profondo legame tra il passato e il presente, non solo per il percorso artistico intrapreso da Annalisa, ma anche per i temi affrontati nelle canzoni. "Puntano l'attenzione sulla reazione", spiega. "Ho raccontato i vortici della vita, e ora cerco di capire dove questi continui giri ci portano, senza mai rinnegare noi stessi e trasformando anche le esperienze negative in opportunità". La copertina dell'album, caratterizzata da un’immagine di tigre, richiama la metafora del tempo circolare di Jorge Luis Borges, dove il tempo è rappresentato come un fiume, una tigre e un fuoco, elementi che ci consumano e che, a nostra volta, ci impegniamo a dominare.

I brani dell'album

"Ma io sono fuoco" è composto da undici brani, la maggior parte dei quali scritti in collaborazione con i fidati Paolo Antonacci e Davide Simonetta. Tra i pezzi spiccano:

  1. Maschio - il tormentone estivo
  2. Piazza San Marco - frutto della collaborazione con Marco Mengoni

Questo nuovo lavoro fonde pop contemporaneo e sonorità anni '80, incorporando elementi elettronici di matrice internazionale, ma senza dimenticare le radici italiane che Annalisa porta nel cuore. "La musica italiana mi piace da morire; pop e cantautorato fanno parte delle mie radici", confessa. "Sono cresciuta con quel mondo musicale. Con 'E poi siamo finiti nel vortice' avevo già intrapreso quella direzione elettropop, sempre con attenzione alla cura del testo, tipica della tradizione italiana".

Ascoltando i nuovi brani, si può percepire come la voce di Annalisa si sia adattata a questo mix di stili, come se avesse scoperto nuove sfumature. "Crescendo, scopri cose nuove e cantando dal vivo mi si sono aperte nuove sonorità in gola, più profonde", spiega l'artista. Un brano in particolare, "Amica", racchiude il senso di tutto l'album, mettendo in luce la necessità di affrontare tematiche anche scomode e di cercare soluzioni innovative.

Riflessioni e progetti futuri

Annalisa ha recentemente compiuto 40 anni, un traguardo che porta inevitabilmente a riflessioni e bilanci. "I 40 anni un po' fastidio mi danno", ammette con un sorriso. "Mi spaventano sempre un po’, cerco di non darvi troppo peso. Non voglio chiudere i periodi in scatole, ma è innegabile che questa soglia porta a delle considerazioni". La sua carriera continua a evolversi, e a partire dal 15 novembre, partirà per un tour nei palasport italiani, un formato che ama: "Lo spazio dei palazzetti mi piace; è una scatola buia dove costruisco una dimensione parallela".

Nonostante l’idea di esibirsi in stadi, come molte delle sue colleghe, non la entusiasmi particolarmente, Annalisa riconosce il potere di questo tipo di eventi: "Sarebbe una bellissima possibilità per portare la mia musica a tante persone, ma dipende dai progetti che ho in mente e da come evolvono le cose". Anche sul Festival di Sanremo, che l'ha vista protagonista già sei volte, è cauta: "Non è nei miei piani, almeno non in questo momento. Magari ne riparliamo per il 2027".

In un'estate appena trascorsa senza un vero tormentone, Annalisa offre una riflessione interessante: "Ci sono state tante cose e non la vedo come una cosa negativa. C'è stata una tendenza a non produrre pezzi che parlano solo d'estate. È tutto molto più fluido, ci stiamo abituando a una maggiore varietà". Secondo lei, questa evoluzione è una possibilità, invitando gli ascoltatori a essere più attivi nella ricerca della musica che preferiscono.

Per chi desidera incontrare l'artista, Annalisa ha programmato sei appuntamenti "Art Gallery & instore" nelle città di Milano, Bologna, Torino, Roma, Napoli e Bari, offrendo l'opportunità ai fan di avvicinarsi al suo mondo musicale e personale. Un nuovo capitolo della sua carriera si apre, ricco di promesse e di energia, sempre con lo sguardo fisso verso il futuro.

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