Il 16 luglio 2023 ha segnato un importante traguardo per la costellazione Kuiper di Amazon, con il lancio di 24 nuovi satelliti. Questo ha portato il totale a 78 unità, in vista di un obiettivo ambizioso di 3.236 satelliti. Il lancio, il terzo per il progetto Kuiper, è stato realizzato grazie a un razzo Falcon 9 di SpaceX, la compagnia aerospaziale fondata da Elon Musk. La rivalità tra Amazon e SpaceX si intensifica, con entrambe le aziende pronte a conquistare il mercato dell'Internet globale attraverso le loro costellazioni satellitari.

dettagli della missione

La missione è iniziata alle ore italiane 08:30 dalla storica base di Cape Canaveral in Florida. Dopo circa 56 minuti, i satelliti sono stati dispiegati a un'altitudine di 465 chilometri, una quota che aumenteranno autonomamente fino a raggiungere i 630 chilometri, dove forniranno servizi di connettività globale. Il razzo Falcon 9 ha dimostrato la sua capacità di riutilizzo, atterrando sulla nave-drone 'A Shortfall of Gravitas' circa otto minuti dopo il lancio. Questo evento rappresenta il 476° atterraggio di un razzo SpaceX e il 118° su questa specifica nave, evidenziando l'affidabilità della tecnologia di SpaceX.

strategie di lancio

Amazon ha scelto di collaborare con SpaceX per il lancio dei suoi satelliti, ma non è la prima volta che accade. I primi satelliti Kuiper erano stati messi in orbita da un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA), una joint venture tra Lockheed Martin e Boeing. ULA ha già completato due missioni per Amazon e prevede di portare a termine altre sette. Tuttavia, la maggior parte dei lanci futuri della costellazione Kuiper sarà effettuata dal razzo Vulcan, il successore dell'Atlas V, previsto per 38 missioni.

Inoltre, sono previsti: 1. 18 lanci con il razzo europeo Ariane 6. 2. Tra 12 e 27 lanci con il New Glenn, un razzo sviluppato dalla Blue Origin di Jeff Bezos. 3. Il primo lancio con il Vulcan è atteso nella seconda metà del 2025, mentre le date per Ariane 6 e New Glenn rimangono incerte.

obiettivi e sfide

La scadenza per Amazon è imminente: la Commissione federale per le comunicazioni americana (FCC) ha stabilito che la compagnia deve avere almeno il 50% della sua costellazione operativa entro il 30 luglio 2026. Questo implica il lancio di 1.618 satelliti entro quella data, con una media di circa 95 lanci al mese. Questo obiettivo rappresenta una sfida significativa per l'azienda, che deve coordinare un numero elevato di missioni in un tempo relativamente breve.

Il progetto Kuiper non è solo una risposta alla costellazione Starlink di SpaceX, che ha già superato i 7.800 satelliti in orbita. Amazon ha investito miliardi di dollari nel suo progetto, mirando a fornire connettività Internet ad alta velocità anche nelle aree più remote del pianeta. Questo è cruciale in un'epoca in cui la connettività è essenziale per l'istruzione, il lavoro e l'accesso a servizi fondamentali.

Il lancio dei nuovi satelliti Kuiper rappresenta un passo importante non solo per Amazon, ma anche per l'intero settore delle telecomunicazioni. Se implementato con successo, il progetto potrebbe colmare il divario digitale esistente e offrire opportunità di sviluppo economico e sociale.

La competizione tra Amazon e SpaceX non si limita al numero di satelliti; riguarda anche le tecnologie utilizzate e la qualità dei servizi offerti. SpaceX ha già dimostrato la sua capacità di fornire servizi globali con Starlink, e la sua esperienza nell'industria spaziale potrebbe avvantaggiare Amazon nel breve termine.

Inoltre, la crescente attenzione verso l'uso sostenibile dello spazio e l'implementazione di regolamenti più rigorosi per la gestione delle orbite terrestri rappresentano sfide significative per il successo di Kuiper. Garantire che l'orbita terrestre non diventi un’area di congestione e di detriti spaziali è fondamentale per la sostenibilità a lungo termine delle attività spaziali.

Mentre Amazon continua a lavorare al suo progetto Kuiper, il mondo osserva con interesse come si svilupperà la competizione tra queste due giganti dell'industria tecnologica.

Share this article
The link has been copied!