Oggi, Buenos Aires piange la scomparsa di Vera Vigevani Jarach, una figura storica e simbolica del movimento delle Madri di Plaza de Mayo, morta all'età di 97 anni. La sua vita è stata un intreccio di tragedie e resilienza, un esempio di come il dolore possa trasformarsi in forza e determinazione. Vera si è sempre definita una "partigiana della memoria", e fino all'ultimo ha combattuto per mantenere viva la memoria della sua famiglia e delle vittime della dittatura militare argentina.

Nata a Milano nel 1926, Vera proveniva da una famiglia di origine ebrea. Negli anni '30, la sua famiglia decise di emigrare in Argentina, fuggendo dalle leggi razziali del regime fascista. Il nonno di Vera, purtroppo, non riuscì a scappare e rimase in Italia, dove fu deportato e ucciso ad Auschwitz. Questo drammatico passato influenzò profondamente Vera e la sua visione del mondo, rappresentando un capitolo doloroso della Shoah e una testimonianza della lotta contro le ingiustizie.

La perdita della figlia

Nel 1976, la vita di Vera subì un'ulteriore devastante perdita quando la sua unica figlia, Franca Jarach, fu sequestrata dalla giunta militare argentina all'età di soli 18 anni. Franca divenne una delle migliaia di desaparecidos, vittime di un regime che mirava a soffocare ogni forma di dissenso. La sua morte, avvenuta in uno dei noti "voli della morte", segnò un punto di non ritorno per Vera, che da quel momento si dedicò anima e corpo alla ricerca della verità e della giustizia.

Il ruolo nelle Madri di Plaza de Mayo

Vera iniziò la sua carriera come giornalista, lavorando per l'agenzia ANSA a Buenos Aires, dove si occupava di cultura. Tuttavia, la perdita della figlia la portò a un cambio radicale di vita. Abbandonò il lavoro per dedicarsi completamente alla causa delle Madri di Plaza de Mayo, un gruppo di madri che, ogni giovedì, si riunivano nella piazza principale della capitale argentina per chiedere giustizia per i loro figli scomparsi. Questo movimento, nato nel 1977, è diventato un simbolo di resistenza e lotta per i diritti umani in Argentina e nel mondo.

Vera non era solo un membro del gruppo, ma anche una voce fondamentale nel suo sviluppo. Con il suo carisma e la sua determinazione, contribuì a far conoscere la causa delle Madri a livello internazionale, utilizzando la sua esperienza giornalistica per attrarre l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica. La sua capacità di comunicare il dolore e la speranza di molte famiglie, unite nel desiderio di verità e giustizia, le conferì un ruolo di leader all'interno del movimento.

Un lascito inestimabile

Oggi, la sua morte è stata accolta con profondo cordoglio da parte delle sue compagne e di chi ha condiviso con lei la lotta per la verità. Taty Almeida, presidente dell'Associazione delle Madri di Plaza de Mayo, ha inviato un messaggio affettuoso e commovente: "Cara Vera, compagna intelligente, colta, allegra molte volte e in silenzio altre perché nella tua anima annidava una domanda che non sarebbe mai dovuta esistere: perché? Vera, sorella, sei parte di noi e rimarrai in ogni passo e nei passi di coloro che seguiranno. Il sorriso di Franca continuerà ad essere la bandiera di molti giovani. Ti vogliamo bene".

Il lascito di Vera Vigevani Jarach è inestimabile. La sua lotta per la giustizia e la verità ha ispirato generazioni, non solo in Argentina, ma in tutto il mondo. Le Madri di Plaza de Mayo, grazie al loro coraggio e alla loro determinazione, sono diventate un simbolo di resistenza contro l'oppressione e la violazione dei diritti umani. Vera ha dimostrato che, anche di fronte all'oscurità, la luce della speranza può sempre brillare.

Negli anni, il movimento ha ottenuto numerosi riconoscimenti e ha contribuito a far luce su uno dei periodi più bui della storia argentina. Il loro impegno ha portato a processi contro i responsabili delle atrocità commesse durante la dittatura e ha spinto la società argentina a riflettere sulle ingiustizie del passato. Vera, con la sua storia e la sua determinazione, ha rappresentato non solo una madre in cerca della figlia, ma anche una battagliera per i diritti umani e la giustizia sociale.

In un contesto globale in cui la memoria storica è spesso messa in discussione, la figura di Vera Vigevani Jarach rimane un faro di speranza e un monito per le generazioni future. La sua vita e il suo impegno ci ricordano l'importanza di non dimenticare, di continuare a lottare per la verità e di mantenere viva la memoria di coloro che sono stati vittime dell'ingiustizia. Con la sua scomparsa, il mondo ha perso una grande combattente, ma il suo spirito e il suo messaggio continueranno a vivere nelle lotte per la giustizia e i diritti umani.

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