Questa mattina, il mondo dello spettacolo italiano ha subito una grande perdita con la scomparsa di Enrico Lucherini, il celebre press agent delle star. Lucherini, che avrebbe compiuto 93 anni l'8 agosto, è deceduto a Roma, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano. La sua vita è stata celebrata nel documentario "Ne ho fatte di tutti i colori", diretto da Marco Spagnoli e presentato al Festival di Roma nel 2014, un'opera che racchiude l'essenza delle mille vite di questo straordinario personaggio.

una carriera straordinaria

Enrico Lucherini non era solo un professionista del settore; era un’icona del cinema e del teatro italiano. Grazie al suo spirito ironico e istrionico, ha conquistato il cuore di attori e registi, diventando una figura fondamentale nel panorama dello spettacolo. La sua abilità nel creare storie avvincenti e il suo carisma lo hanno reso una forza della natura. Giuseppe Tornatore, il celebre regista di "Nuovo Cinema Paradiso", ha affermato: "L'Alzheimer? A te quando ti vede scappa", sottolineando la vivacità e la lucidità che contraddistinguevano Lucherini anche in età avanzata.

Nato in una famiglia di medici, Lucherini ha dovuto combattere per seguire la sua passione per il cinema. A soli 16 anni, iniziò a ritagliare articoli dai giornali e a collezionare recensioni di film celebri come "Ladri di biciclette" e "Germania anno zero". Nonostante la pressione paterna, si iscrisse all'Accademia d'arte drammatica, dove iniziò a calcare le scene, lavorando con grandi nomi del teatro italiano. La sua carriera è decollata dopo aver organizzato una conferenza stampa durante una tournée in Sud America, dando inizio a una vita trascorsa tra attori e produzioni.

un ufficio leggendario

Il suo ufficio ai Parioli, dove ha vissuto e lavorato per gran parte della sua vita, è diventato un luogo di ritrovo per artisti e professionisti dello spettacolo. Le sue feste erano legendarie, con ospiti famosi che si riunivano attorno a un grande lettone matrimoniale, circondati da fotografie e memorabilia che raccontavano storie di un'epoca d'oro per il cinema italiano. La sua casa era un museo vivente, un luogo dove il passato e il presente si intrecciavano in un racconto continuo di successi e aneddoti.

Lucherini ha creato il termine "lucherinata" per descrivere le sue stravaganti e spesso provocatorie campagne stampa. La sua prima grande "lucherinata" risale al 1959, durante le riprese di "Notte Brava" di Mauro Bolognini, quando organizzò un tuffo in piscina con tutto il cast, generando grande attenzione da parte dei media. Questo approccio innovativo e audace ha segnato l'inizio di una carriera che lo ha visto collaborare con alcuni dei nomi più illustri del cinema, da Sophia Loren a Claudia Cardinale, da Totò a Monica Vitti.

un testimone del cambiamento

Nonostante il suo successo, Lucherini ha sempre mantenuto una visione critica sull'evoluzione del settore. Con l'avvento dei social media e delle nuove tecnologie, ha notato un cambiamento nel modo in cui gli attori interagiscono con il pubblico e i media. "A 80 anni, non mi divertivo più. Tutto è cambiato e i social network hanno reso tutto più complicato", ha dichiarato in diverse interviste.

Tra le sue numerose collaborazioni, spiccano le storie che ha creato attorno a celebrità come Sylva Koscina, che descriveva come "una gallina ma molto simpatica". Tuttavia, il suo rapporto con Monica Vitti era noto per essere difficile: "Insopportabile, una grande rompiscatole", raccontava, evidenziando la sua abilità nel gestire personalità complesse.

Un altro aneddoto memorabile riguarda la sua lunga amicizia con Sophia Loren. Quando l'attrice atterrò a Ciampino, Lucherini si trovava lì e, da quel momento, instaurarono un legame profondo che durò tutta la vita. Insieme, hanno creato storie memorabili, come quella della foto simbolo della Ciociaria, un’immagine che ha segnato la carriera di Loren e ha rafforzato la loro collaborazione.

Con una carriera che abbraccia più di sessant'anni, Enrico Lucherini ha lasciato un segno indelebile nel panorama dello spettacolo italiano. La sua figura rimarrà per sempre legata alle storie che ha raccontato e alle vite che ha toccato, un vero e proprio simbolo di un'epoca che non potrà mai essere dimenticata.

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