Lilianna Ciccarelli, con il suo libro "Acquerelli di provincia" (Tre Bit Edizioni, pp. 95, 12,00 euro), ci invita a intraprendere un viaggio attraverso le piccole comunità italiane, dove il senso di appartenenza e la memoria storica si intrecciano in un mosaico di storie personali e collettive. Nata a Itri nel 1972 e ora residente a Roma, Ciccarelli ha dedicato una parte significativa della sua vita alla scrittura, frequentando corsi di scrittura creativa e pubblicando articoli di natura giuridica su diverse testate online. Con questo lavoro, l'autrice firma la sua prima esperienza narrativa, un'opera che si propone di esplorare le radici e le sfide del lasciare la propria terra natale.

La provincia come palcoscenico di storie

La provincia, con i suoi paesaggi e le sue tradizioni, diventa il palcoscenico di storie che si intrecciano e si sovrappongono, creando un affresco vivido delle esperienze di chi è cresciuto in un contesto caratterizzato da forti legami familiari e sociali. Ciccarelli racconta di come, pur allontanandosi fisicamente, l’individuo non possa mai realmente distaccarsi dalle proprie origini. Le strade percorse, i volti familiari e l’aria che si respira diventano elementi essenziali che continuano a far parte dell'identità di ciascuno.

Le diciassette località descritte nel libro, tra cui Itri, Spoleto, Finocchieto, Rende, Borgo Grappa e molte altre, non sono semplici sfondi geografici, ma veri e propri personaggi che animano le pagine. Ogni paese porta con sé storie di vita vissuta, di sogni e di aspirazioni, di legami che si mantengono anche quando ci si allontana. La narrazione di Ciccarelli si distingue per la sua capacità di catturare le sfumature dialettali e culturali di ciascun luogo, rendendo omaggio alla varietà e alla ricchezza del patrimonio italiano.

Il concetto di ritorno

Un elemento centrale dell'opera è il concetto di "ritorno". Nonostante le esperienze e le avventure che si possono vivere lontano da casa, c'è sempre una voglia di tornare, di riabbracciare i propri affetti e di rinnovare i legami con le proprie radici. Questo ritorno non è solo fisico ma anche emotivo, un viaggio interiore che permette di ricollegarsi con la propria storia, le proprie origini e i valori che ci sono stati trasmessi. Ciccarelli riesce a descrivere questi momenti di risonanza emotiva senza cadere nella nostalgia o nei rimpianti, ma piuttosto celebrando la bellezza del percorso di vita.

Libertà e identità

Ciccarelli affronta anche il tema della libertà, che si manifesta nella scelta di seguire i propri sogni e di cercare una nuova dimensione al di fuori dei confini provinciali. Questa ricerca di libertà è un aspetto fondamentale per molti giovani, che si trovano a dover bilanciare il desiderio di esplorare il mondo e la necessità di mantenere un legame con le proprie radici. L’autrice riesce a catturare questa dualità, mostrandoci come le esperienze lontane possano arricchire la propria identità senza farci perdere di vista chi siamo.

La scrittura di Ciccarelli è caratterizzata da uno stile evocativo e coinvolgente, con immagini vivide e dettagli che rendono le storie dei protagonisti tangibili e reali. Ogni capitolo sembra un acquerello che si svela lentamente, permettendo al lettore di immergersi completamente nel mondo di ogni singolo personaggio. Le parole dell'autrice scorrono con una fluidità che rende la lettura piacevole e appassionante, invitando a riflettere sull'importanza della memoria e della continuità intergenerazionale.

In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, "Acquerelli di provincia" ci ricorda che il legame con il nostro passato e le nostre radici è fondamentale per costruire il nostro futuro. La provincia, con le sue storie e le sue tradizioni, rimane un punto di riferimento, un luogo dove ritrovare se stessi e rinnovare il proprio senso di appartenenza. Attraverso le parole di Ciccarelli, scopriamo che le esperienze della vita, siano esse di gioia o di difficoltà, contribuiscono a formare il nostro essere, rendendoci unici e irripetibili.

Il libro di Ciccarelli è quindi un invito a riflettere sulla complessità del nostro rapporto con le origini, un riconoscimento dell'importanza di portare con sé i valori e le esperienze che ci hanno formato. Ogni lettore potrà riconoscere nei racconti di "Acquerelli di provincia" un pezzo della propria storia, un frammento di vita che risuona in modo universale, un richiamo alle proprie radici che invita a non dimenticare mai da dove si viene, mentre si continua a sognare e a costruire il proprio posto nel mondo.

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