
Negli ultimi anni, El Salvador ha affrontato una crescente tensione sociale e violenza, alimentata dalla minaccia costante delle maras, le gang criminali che storicamente mettono a dura prova la sicurezza del paese. In risposta a questa crisi, il governo del presidente Nayib Bukele ha dichiarato uno stato di emergenza nel marzo 2022, una misura che ha avuto gravi ripercussioni sui diritti umani e sulla legalità. Recentemente, Human Rights Watch (Hrw) ha pubblicato un rapporto scioccante, basato su interviste con membri delle forze dell'ordine e documenti interni, denunciando gravi abusi di potere da parte della polizia salvadoregna.
abusi di potere e detenzioni arbitrarie
Secondo il rapporto di Hrw, durante questo periodo di emergenza, la polizia ha eseguito detenzioni arbitrarie e abusato del proprio potere. Gli agenti intervistati hanno rivelato che molti arresti sono stati effettuati sotto pressione per rispettare "quote giornaliere di detenzioni", portando a pratiche basate su "prove dubbie o fabbricate". Questo sistema di quote ha incentivato comportamenti scorretti, come la manipolazione delle prove, minando così la fiducia del pubblico nelle istituzioni statali.
Le testimonianze raccolte da Hrw dipingono un quadro allarmante di un clima di impunità all'interno delle forze di polizia. Alcuni agenti hanno confessato di aver chiesto tangenti e, in casi estremi, di aver estorto rapporti sessuali da donne in cambio del rilascio di familiari ingiustamente arrestati. Queste pratiche violano non solo i diritti umani fondamentali, ma compromettono anche l'integrità del sistema giudiziario, minando la legittimità della polizia.
la discrepanza tra narrazione ufficiale e realtà
Juanita Goebertus, direttrice per le Americhe di Hrw, ha dichiarato: "Il presidente Nayib Bukele pubblicizza le sue politiche di sicurezza come un modello positivo per il mondo, ma gli agenti di polizia con cui abbiamo parlato raccontano una storia completamente diversa". Le sue parole evidenziano la discrepanza tra la narrazione ufficiale e la realtà vissuta dalle persone colpite da questi abusi. Goebertus ha continuato affermando che "i loro resoconti offrono una visione di come la polizia salvadoregna abbia fabbricato prove per raggiungere le quote di arresti, estorto denaro a persone innocenti, aggirato il giusto processo e sfidato gli ordini dei tribunali".
l'impatto delle politiche di sicurezza
Il primo stato di emergenza è stato dichiarato in risposta a un'impennata di omicidi, e da allora è stato prorogato ben 38 volte, mostrando la volontà del governo di mantenere un controllo rigoroso sulla situazione. Le autorità affermano di aver arrestato oltre 86.000 persone, tra cui più di 3.000 bambini, nel tentativo di combattere il crimine. Tuttavia, questi numeri sollevano interrogativi sulla vera efficacia delle politiche di sicurezza e sul costo umano di tali operazioni.
Il rapporto di Hrw ha suscitato preoccupazioni tra i difensori dei diritti umani e le organizzazioni internazionali, che temono che la situazione possa deteriorarsi ulteriormente. Molti esperti avvertono che un approccio basato sulla repressione e sulla violenza non farà altro che alimentare un ciclo di violenza e impunità. Invece di affrontare le cause profonde del crimine, come la povertà e l'assenza di opportunità, il governo di Bukele sembra concentrarsi unicamente su misure punitive.
Inoltre, la risposta del governo salvadoregno alle critiche internazionali è stata quella di difendere le sue politiche come necessarie per garantire la sicurezza pubblica. Tuttavia, l'argomento che la fine della violenza giustifichi tali violazioni dei diritti umani è sempre più contestato. Molti cittadini stanno cominciando a esprimere preoccupazione per la mancanza di giustizia e per l'aumento della corruzione all'interno delle forze di polizia.
Il contesto politico di El Salvador è complicato ulteriormente dalle tensioni tra il governo e la magistratura. Bukele ha cercato di rafforzare il suo potere, in parte attraverso la manipolazione delle istituzioni statali. Questo ha portato a un crescente scetticismo nei confronti della capacità del sistema giuridico di tutelare i diritti dei cittadini.
Il futuro della sicurezza in El Salvador appare incerto. Le misure adottate dal governo, sebbene possano aver ridotto temporaneamente i tassi di criminalità, sollevano interrogativi etici e legali. La comunità internazionale, insieme alle organizzazioni per i diritti umani, continua a monitorare da vicino la situazione, chiedendo trasparenza e rispetto dei diritti fondamentali.
La denuncia di Human Rights Watch non è solo un richiamo all'azione, ma anche un invito alla riflessione su come le politiche di sicurezza debbano essere riformate per garantire la protezione dei diritti umani e la giustizia per tutti i cittadini. La lotta contro la criminalità non può giustificare la violazione dei diritti fondamentali; al contrario, un approccio integrato che consideri le cause profonde della criminalità è essenziale per costruire un futuro più sicuro e giusto per El Salvador.