Il conflitto tra Israele e Hamas continua a causare un numero crescente di vittime innocenti, con un recente attacco aereo israeliano che ha colpito una scuola nel quartiere di Al-Daraj a Gaza. Questo tragico evento ha portato alla morte di almeno 36 persone, molte delle quali donne e bambini, che si trovavano all'interno dell'istituto scolastico utilizzato come rifugio da famiglie sfollate. Le immagini della devastazione mostrano corpi gravemente ustionati a causa del bombardamento, che ha scatenato incendi devastanti nel cortile della scuola.

La situazione umanitaria a Gaza

Le agenzie di soccorso hanno descritto una situazione straziante, evidenziando il dramma umano che si consuma a Gaza. Le operazioni di soccorso sono state rese estremamente difficili dalla distruzione e dalla mancanza di risorse, limitando l'accesso alle aree colpite. Questo scenario ha portato a un aumento delle tensioni, con la popolazione civile che continua a subire le conseguenze di un conflitto che sembra non avere fine.

Possibile cessate il fuoco

In un contesto di crescente tensione, alcune fonti hanno rivelato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe annunciare un cessate il fuoco a Gaza nei prossimi giorni. Secondo le informazioni riportate da Sky News Arabia, l'annuncio di Trump sarebbe parte di un accordo più ampio che includerebbe il rilascio degli ostaggi israeliani. Durante una dichiarazione, Trump ha espresso ottimismo riguardo a possibili sviluppi, affermando: "Vogliamo vedere se possiamo fermare i combattimenti a Gaza".

Attacchi e operazioni militari

La situazione sul campo rimane critica, con la Protezione Civile palestinese che ha riportato un ulteriore attacco aereo che ha ucciso 19 persone a Jabalia. Mahmud Bassal, portavoce della Protezione civile, ha descritto il bombardamento come un "massacro". Dall'altra parte, l'esercito israeliano ha dichiarato che il raid sulla scuola era mirato a colpire terroristi di alto livello di Hamas e della Jihad Islamica, accusandoli di operare da un centro di comando all'interno dell'area scolastica.

Negli ultimi giorni, l'aeronautica israeliana ha colpito oltre 200 obiettivi nella Striscia, segnando un’intensificazione delle operazioni militari. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha chiesto una tregua immediata, affermando che "Israele ha vinto la guerra contro Hamas" ma che è il momento di dire basta alla guerra, sottolineando la sofferenza della popolazione civile di Gaza.

Iniziative umanitarie e sfide

In un ulteriore sviluppo, il direttore della Gaza Humanitarian Foundation ha annunciato le sue dimissioni, evidenziando l'impossibilità di attuare il piano dell’organizzazione nel rispetto dei principi umanitari. Nonostante le critiche ricevute, la fondazione ha avviato il primo punto di distribuzione di aiuti nella Striscia, con l'intenzione di espandere le operazioni nei prossimi giorni. Tuttavia, le recenti polemiche potrebbero influenzare l’efficacia di queste iniziative umanitarie.

Intanto, il Primo Ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha ribadito l'impegno del suo governo a sconfiggere Hamas e a liberare gli ostaggi. La situazione rimane complessa e le speranze per una risoluzione pacifica sembrano lontane, mentre il numero delle vittime continua a salire e la popolazione civile di Gaza soffre enormemente.

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