Il cinema italiano continua a espandere i propri orizzonti, portando storie affascinanti e personaggi iconici oltre i confini nazionali. In questo contesto, il film "L'estate di Joe, Liz e Richard" arriva nelle sale di Parigi, dove ha già riscosso un notevole successo alla Festa del Cinema di Roma e ha vinto il prestigioso Kingston International Film Festival di Londra come miglior documentario. Scritto e diretto da Sergio Naitza e prodotto da Karel Film, l'opera offre uno sguardo nostalgico sui retroscena del film "La scogliera dei desideri" (titolo originale Boom!), diretto dal leggendario Joseph Losey.

La proiezione a Parigi

La scelta di Parigi come tappa per la proiezione non è casuale. La capitale francese è un crocevia culturale e cinematografico, e il film sarà presentato nella rassegna Découvertes al cinema Saint-André des Arts, un'istituzione che celebra il cinema d'autore nel cuore del Quartiere Latino. Le proiezioni si terranno ogni giorno fino al 16 giugno, con ulteriori date il 24 giugno e il primo luglio. Questa programmazione evidenzia l'importanza del film e il desiderio di condividerne la storia con un pubblico internazionale.

Un omaggio ai protagonisti

"L'estate di Joe, Liz e Richard" non è solo un documentario che esplora la realizzazione di un film, ma è anche un omaggio a due figure fondamentali del progetto originale. Patricia Losey, moglie del regista Joseph Losey, e Michel Ciment, storico critico cinematografico, sono stati intervistati nel documentario, contribuendo con le loro testimonianze uniche. La scomparsa di Patricia Losey nel marzo 2025 ha reso la sua partecipazione ancor più preziosa, poiché ha rilasciato al film la sua ultima intervista filmata, ricca di memorie e aneddoti sulla lavorazione di "Boom!".

La storia dietro il film

L'opera di Losey, girata nell'estate del 1967, è nota per essere stata un flop al botteghino, nonostante la presenza di una delle coppie più glamour del cinema mondiale: Elizabeth Taylor e Richard Burton. In "L'estate di Joe, Liz e Richard", Naitza esplora le dinamiche di quel set italiano, situato tra le splendide scogliere di Alghero e Capo Caccia. Nonostante il fallimento commerciale, il film è stato rivalutato nel tempo e considerato un'opera visionaria. Michel Ciment ha descritto "Boom!" come un film profetico, capace di anticipare la disgregazione della borghesia e le tensioni sociali che avrebbero caratterizzato gli anni successivi.

Il documentario si avvale anche delle testimonianze di altre figure significative legate al film. Tra queste:

  1. John Waters, regista cult del cinema indipendente americano, offre la sua prospettiva su "Boom!".
  2. Gianni Bozzacchi, fotografo che ha immortalato Elizabeth Taylor, condivide ricordi esclusivi di quel periodo.
  3. Joanna Shimkus, attrice che ha esordito con "Boom!" e moglie di Sidney Poitier, contribuisce con la sua esperienza personale sul set.
  4. Gianni Bulgari, noto gioielliere, e Valerio De Paolis, produttore del film, offrono spunti interessanti che arricchiscono il racconto.

Un aspetto che rende "L'estate di Joe, Liz e Richard" particolarmente coinvolgente è la sua capacità di intrecciare storie personali con una narrazione più ampia sulla storia del cinema. La figura di Elizabeth Taylor non è solo quella di un'attrice di successo, ma incarna anche le complessità di una vita vissuta sotto i riflettori, con relazioni tumultuose e un impegno costante nella lotta per i diritti civili. Richard Burton, d'altra parte, è ritratto non solo come un grande attore, ma anche come un uomo profondamente umano, con le sue vulnerabilità e ambizioni.

La proiezione a Parigi non è solo un evento cinematografico, ma un momento di riflessione su come il cinema possa raccontare storie di vita e di arte, di successi e di fallimenti. Attraverso le parole e i ricordi di chi ha vissuto quell'estate del 1967, "L'estate di Joe, Liz e Richard" si propone di riportare alla luce un capitolo importante della storia del cinema, invitando il pubblico a scoprire le sfide e le vittorie che si celano dietro le quinte di una delle produzioni più affascinanti del XX secolo.

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