
Il mondo del teatro e della cultura si arricchisce di una nuova voce, quella di Edoardo Prati, un giovane divulgatore che ha saputo unire la passione per i classici con un approccio innovativo e coinvolgente. Il suo nuovo spettacolo, "Com'è profondo il mare", rappresenta un viaggio emozionante e profondo, che invita il pubblico a esplorare l'identità, il desiderio di conoscersi e la potenza delle parole. Questo lavoro debutta il 26 giugno alle 21.00 al Teatro delle Muse di Ancona, in un'anteprima attesa dell'edizione 2025 di Lonely Planet UlisseFest, in programma dal 4 al 6 luglio.
Un viaggio tra classici e contemporaneità
Prati, giovane e carismatico, è già considerato una delle voci più sorprendenti nel panorama culturale contemporaneo. La sua arte si distingue per la capacità di mescolare la tradizione classica con il presente, creando connessioni significative tra il passato e la contemporaneità. In "Com'è profondo il mare", il punto di partenza è Omero, da cui Prati si allontana per incontrare altri grandi autori come Baudelaire, Conrad e Melville. "Ho scritto 'Com'è profondo il mare' con l'intento di tracciare una linea retta nel racconto, ma ho scoperto che è impossibile. Questa è una delle verità che si accettano nel viaggio", racconta Prati, riflettendo sulle sfide e le sorprese che si presentano lungo il cammino.
Temi universali e riflessioni profonde
Il viaggio del protagonista è caratterizzato da versi, sogni e naufragi simbolici, e il tema del naufragio assume un significato profondo. "Il viaggiatore romantico di Baudelaire non ha una meta precisa. Tutti gli autori citati accettano il rischio, un tema centrale dello spettacolo, che include anche l'accettazione dell'idea di naufragare", sottolinea il giovane divulgatore. In un'epoca in cui molti si interrogano sulla propria identità e sul senso della vita, le parole di Prati risuonano in modo particolarmente attuale.
Un legame intergenerazionale
L'apertura dello spettacolo è dedicata a una figura molto personale per Prati: suo nonno paterno, marchigiano di Fermo, che sarà presente in sala. "La sua presenza mi mette un po' in ansia, ma è bello avere la possibilità di condividere una parte della mia storia", ammette. Il nonno diventa così un simbolo di connessione tra generazioni, un legame che si riflette nel modo in cui Prati affronta la sua arte.
Un'evoluzione artistica
"Com'è profondo il mare" si differenzia notevolmente dal precedente spettacolo, "Cantami d'amore", che ha ottenuto un successo insperato. Mentre "Cantami d'amore" si concentrava su figure come Dante, Petrarca e Boccaccio, "Com'è profondo il mare" si presenta come una commedia, capace di suscitare momenti di ilarità e riflessione. "Passare dal drammatico alla commedia mi ha un po' alleggerito. È un'esperienza diversa, ma altrettanto significativa", spiega Prati.
La sua passione per il teatro non è casuale. Cresciuto in un ambiente familiare legato alla rappresentazione teatrale, con un bisnonno che ha dedicato la vita all'impresariato, Prati ha vissuto fin da piccolo l'importanza della cultura e dell'arte. "Per noi era obbligatorio andare a teatro la domenica, non si andava a messa", ricorda con un sorriso. Questa tradizione ha plasmato la sua visione artistica e la sua dedizione alla letteratura.
Edoardo Prati non si limita a esplorare i classici; il suo interesse si estende a tutte le letterature, per cui ritiene che ogni cultura abbia qualcosa di interessante da offrire. "Non ho una predilezione per i classici, ma ho trascorso più tempo a studiarli. Il mio grande amore è il Trecento italiano, un periodo che considero un punto di svolta", dichiara. La sua curiosità intellettuale e il desiderio di scoprire nuove prospettive lo rendono un artista in continua evoluzione, pronto a portare le sue nuove scoperte al pubblico.
In merito al suo successo con "Cantami d'amore", Prati si dimostra umile. "Cerco di parlare il meno possibile del successo, finché dura ne sono contento. Ma prima o poi, si accorgeranno che non ne vale la pena", scherza, rivelando una saggezza che va oltre la giovane età. Il suo prossimo tour di "Com'è profondo il mare" si concluderà il 13 settembre a Carrara, e le aspettative sono alte.
Prati si presenta così come un nuovo volto nel panorama culturale italiano, capace di unire la tradizione classica con una freschezza e una vivacità contemporanea, rendendo accessibile e appassionante il mondo della letteratura. Il suo lavoro non è solo un omaggio ai grandi autori, ma anche un invito a riflettere su temi universali come l'identità, il naufragio e il significato del viaggio, sia fisico che interiore. Con "Com'è profondo il mare", Edoardo Prati promette di coinvolgere il pubblico in un'esperienza unica, dove la cultura e l'emozione si intrecciano in modo indissolubile.