I castelli della Valle d'Aosta

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La Valle d'Aosta è giustamente nota per i suoi castelli medievali - in primo luogo quelli di Fénis, Issogne e Verrès - splendidamente conservati e considerati tra gli edifici più rappresentativi dei secoli XIV-XV. Torri e castelli sono disseminati su tutto il territorio della regione, costituendo un elemento caratterizzante del paesaggio valdostano.

Interessante e inedita è la visita al grandioso Forte di Bard, divenuto un importante polo museale. Questa possente opera di sbarramento è un perfetto esempio di architettura militare sabauda e una delle più imponenti fortificazioni ottocentesche delle Alpi.

 

Castello di Fénis, cortile interno con gli affreschi jaquerianiIn Val d'Aosta esistono numerosi manieri, sparsi in tutto il territorio regionale, che offrono una panoramica completa dell'architettura civile e militare medievale. Dalle massicce torri risalenti all'inizio del secondo millennio, ai primitivi castelli del XII-XIII secolo, alle complesse fortificazioni tre-quattrocentesche, fino alle raffinate residenze cortesi di inizio Cinquecento, la Valle d'Aosta consente di effettuare un viaggio attraverso i lunghi secoli dell'età di mezzo, ripercorrendo l'evoluzione delle tecniche militari e riconoscendo i mutamenti economici, storici e culturali.

 

Attualmente sono visitabili internamente i castelli di Fénis, Issogne, Verrès, Ussel (Chatillon), Sarriod de la Tour (Saint-Pierre), Sarre e il Castel Savoia di Gressoney.

 

 
Il trecentesco castello di Ussel. Sullo sfondo le cime della Valle d'Aosta con le prime nevi autunnaliE' possibile prenotare una visita guidata ai castelli valdostani con le guide turistiche della Valle d'Aosta che ve ne sveleranno la storia, gli aspetti artistici e i segreti e sapranno incuriosire e interessare tutti i tipi di pubblico. Solo le guide autorizzate della Valle d'Aosta possono riservare i turni di visita per i gruppi.

Nella sezione Proposte trovate i nostri programmi per Tour dei castelli e altre gite organizzate alla scoperta della Valle d'Aosta.


Orari di apertura, modalità di visita e tariffe
nell'apposita sezione Informazioni.

 

 

Il castello di Fénis, Le complesse architetture del castello di Fénis, Valle d'Aosta giustamente il più  noto fra i manieri valdostani, è uno dei massimi esempi dell'architettura militare e civile dei secoli XIV e XV. La struttura, estremamente complessa, è il risultato di successivi interventi, eseguiti principalmente dal XIII al XV secolo, ad opera della più importante famiglia nobile della regione: gli Challant. L'esterno del castello, dall'aspetto austero e quasi repulsivo, è un'autentica summa delle tecniche difensive dell'epoca: una doppia cortina di mura merlate, torri prismatiche e cilindriche munite di caditoie e feritoie. L'interno, invece, terminato all'inizio del '400, ha un aspetto raffinato, quasi una residenza cortese, segno dell'agiatezza e della cultura dei suoi inquilini. In particolare gli affreschi del cortile e della cappella privata, realizzati dalla bottega di Giacomo Jaquerio, sono di altissimo valore artistico. Tutto il complesso è disseminato di simboli: alcuni autori hanno osservato come persino il percorso di accesso alla dimora si possa leggere come un autentico viaggio iniziatico.

 

Il magnifico viret - scala a chiocciola in pietra - del castello di Issogne, Valle d'Aosta.A Issogne, quello che dall'esterno appare come un semplice palazzo, cela al suo interno una splendida dimora cortese, miracolosamente conservata nel suo aspetto cinquecentesco. Il castello, costruito su di un sito abitato sin dall'epoca romana, ha origini antiche: già nel XII secolo è documentata una torre appartenente al vescovo di Aosta.  Divenuta in seguito proprietà della famiglia Challant, si ingrandì a più riprese finché a fine '400, per opera del canonico Giorgio di Challant, personaggio colto e raffinato, i vari corpi di fabbrica furono riuniti a formare un complesso più omogeneo. Vennero realizzati dei loggiati, affrescato il cortile e alcune sale interne, ampliata la cinta muraria per contenere un giardino.

Dettaglio della lunetta del mercato, affresco nel cortile del castello di Issogne, Valle d'Aosta. Gli affreschi sulle lunette del porticato del cortile del castello di Issogne, realizzati a cavallo fra '400 e '500, raffigurano scene di vita quotidiana e rappresentano un'eccezionale testimonianza dell'epoca. Queste pitture, da sole, valgono una visita. Gli interni conservano soffitti e parte degli arredi originali. Notevole anche la cappella, con un magnifico altare gotico a sportelli, e la cosiddetta sala di giustizia, completamente affrescata. Tutte le pareti del maniero sono ricoperte di iscrizioni, graffiti e disegni realizzati dagli ospiti del castello nel corso di quattro secoli. Motti, citazioni, notizie di avvenimenti, frasi amorose o scurrili, costituiscono un insieme curioso e una fonte documentaria di enorme valore storico.
 

Il castello di Verrès, all'imbocco della Val d'Ayas.Alla sommità del picco roccioso che sovrasta il paese, si erge maestoso il castello di Verrès, perfetto esempio di castello monoblocco. Fatto costruire da Ibleto di Challant intorno al 1390, per la sua mole imponente - un cubo di 30 m di lato - questo castello doveva rispecchiare la potenza e il prestigio del suo costruttore, che nella sua carriera ricoprì incarichi prestigiosi al servizio di tre Conti di Savoia. La struttura è coronata da beccatelli tra i quali si aprono caditoie per la difesa piombante. La merlatura a coda di rondine è coperta da un ampio tetto. Il corpo dell'edificio è strutturato attorno al cortile quadrato, all'interno del quale sale un monumentale scalone ad archi rampanti. La regolarità della pianta, le decorazioni limitate agli elementi in pietra - finestre, portali, camini - sottolineano il carattere militare della piazzaforte (la famiglia possedeva anche il castello di Issogne, dimora ben più confortevole). Nel 1536 Renato di Challant fece adattare il maniero all'impiego di moderne artiglierie, facendo costruire massicci bastioni esterni.

N.B. Non è possibile accedere alle vicinanze del castello col pullman. La salita al maniero richiede circa 20 minuti di cammino dal paese di Verrès, prima lungo un tratto di strada asfaltata, quindi lungo l'antica mulattiera. Più faticoso ma più veloce il percorso lungo la ripida strada pedestre che parte dal borgo. Dal parcheggio per le auto ci vogliono comunque 5-10' a piedi lungo il tratto finale di mulattiera.

 

Il castello di Saint-Pierre sovrasta la chiesa comunaleIl castello di Saint-Pierre, molto suggestivo per la sua posizione in cima a un'altura, sovrastante la vicina chiesa parrocchiale, ospita il Museo regionale di scienze naturali.

Di proprietà dei signori De Sancto Petro, già citato in un documento del 1191, venne in seguito ceduto ai signori di Quart, quindi al duca di Savoia e alla famiglia Challant. Nel Seicento venne ampliato dalla famiglia Roncas. L'edificio è composto da porzioni costruite in tempi diversi non facilmente riconoscibili. Nel 1873, l'ultimo proprietario, il barone Emanuele Bollati, operò importanti trasformazioni sotto la responsabilità dell'architetto Camillo Boggio. Con un intento romantico-decadente, ispirato ai castelli renani, aggiunse al mastio le quattro torrette angolari che - pur non avendo riscontro nell'architettura medioevale valdostana - attraggono i viaggiatori che transitano lungo la strada statale ai suoi piedi.

ATTENZIONE: castello e museo sono chiusi per restauri e per il riallestimento delle collezioni.

 

Il castello di Ussel illuminatoIl castello di Ussel (Chatillon), considerato fra i primi esempi di castello monoblocco in Valle d'Aosta, si pone a metà strada fra i castelli più primitivi e la forma rigorosamente geometrica di Verrès. Venne eretto nel 1343 da Ebalo II di Challant, nipote di Ebalo Magno e fratello di Aimone, signore di Fénis. Realizzato in un'unica campagna di lavori, questo castello non subì interventi successivi e conserva pertanto intatte le sue caratteristiche originali. L'armonia della costruzione è dovuta al ricorso sistematico a rettangoli con il rapporto aureo. Il maniero è costruito in posizione dominante, sopra un'altura rocciosa posta sulla destra orografica della Valle d'Aosta, di fronte a Châtillon e Saint-Vincent. Spettacolare e panoramica la vista che si gode dal cammino di ronda che si snoda dietro le merlature, alla sommità delle mura. E' stato donato alla Valle d'Aosta nel 1984 dal barone Marcel Bich, fondatore della celebre Bic, ed è attualmente sede di esposizioni temporanee. Suggestiva la visione notturna dal fondo valle.

 

Il castello di Sarre, dimora sabuada in Valle d'AostaIl castello di Sarre, di antiche origini, venne scelto dal re Vittorio Emanuele II come "pied à terre" per le sue battute di caccia in Valle d'Aosta. Trasformato dal figlio Umberto I, che fece realizzare il famoso "salone delle corna", fu frequentato con assiduità dai principi Umberto II e dalla consorte Maria José. Rimase residenza dei Savoia fino all'esilio. L'allestimento attuale ne evidenzia sia l'utilizzo legato all'attività venatoria della corte sabauda sia la funzione residenziale. Ai piani superiori alcuni locali conservano gli arredi originali di inizio '900 ed espongono ritratti degli artisti di corte oltre a svariate opere possedute dai Reali d'Italia.

 

Il castello di Sarriod de La Tour, Saint-Pierre, Valle d'Aosta.Il castello di Sarriod de la Tour a Saint-Pierre è un interessante e complesso  maniero, più volte trasformato e ampliato nel corso dei secoli. Attorno a un antico donjon circondato da una cinta muraria, si sono addossati nel tempo altri edifici e torri a costituire un insieme molto suggestivo. L'itinerario di visita comprende la cappella decorata da affreschi duecenteschi, il viret (scala a chiocciola) del '400 e la famosa "sala delle teste". Quest'ultima è particolarmente interessante per le 171 mensole che sorreggono il soffitto ligneo. Queste mensole, scolpite nel secondo quarto del XV secolo, anticipano i temi e lo stile degli stalli lignei della Cattedrale e di Sant'Orso. Vi sono raffigurate figure fantastiche o grottesche, talune alquanto licenziose, che costituiscono uno splendido esempio dell'iconografia tardo gotica.

 

Il castello di Cly, Saint-Denis, Valle d'AostaIl castello di Cly, appartenuto a un ramo della famiglia Challant, presenta una tipologia primitiva. L'ampia cinta muraria occupa l'intera sommità di un'altura che domina la valle centrale a monte di Chambave, frequentata già in epoca protostorica. L'imponente donjon (datato 1027 da esami dendrocronologici) è attorniato da una cappella romanica e da alcuni edifici abitativi, stalle e cantine. Nel 1376 passò sotto il controllo diretto dei Savoia che vi costituirono una castellania fino al 1550.  Abbandonato da secoli e ridotto in gran parte a ruderi, è tuttavia molto interessante per osservare l'evoluzione dei castelli e per ricostruire i rapporti col territorio e la comunità.

Di proprietà del comune di Saint-Denis, viene aperto per visite guidate nel solo periodo estivo o su prenotazione.

 

Il caratteristico castello di AymavillesIl castello di Aymavilles, all'imbocco della Valle di Cogne, è tra i più originali e interessanti della regione. Terminati i restauri esterni e una prima fase di ricerche archeologiche, sono attualmente in corso ulteriori studi e delicati interventi interni (si veda anche alla sezione Cantieri).

Il castello, documentato sin dal 1207, era costituito in origine da una torre primitiva a tre piani, circondata da una cinta di mura. All'inizio del XIV secolo Aimone di Challant costruisce una seconda cinta e amplia il donjon. Il figlio Amedeo munisce il castello di quattro torri cilindriche poste agli angoli del torrione, rendendolo una dimora signorile oltre che un edificio difensivo. Nel primo quarto del Settecento il castello raggiunge la forma attuale con l'aggiunta dei loggiati mentre le ristrutturazioni interne continueranno fino al XX secolo.

Fondamentale era l'importanza del parco esterno, con fontane e scalinate, che integravano mirabilmente la scenografia dell'edificio.

Il castello sarà visitabile appena terminati i lavori di restauro, secondo la finalità di restitution del patrimonio culturale, promossa dall'Amministrazione regionale.

 
IL castello di QuartUn altro maniero molto importante è il castello di Quart a pochi Km da Aosta. La costruzione è frutto di diversi interventi realizzati dai potenti signori di Porta Santi Ursi e, dopo l'estinzione della famiglia, dai castellani dei Savoia. Attorno a un primitivo donjon, nel corso dei secoli sono state aggiunte numerose costruzioni all'interno di un'ampia cinta muraria, fino a costituire un imponente complesso fortificato. Notevole anche la cappella con gli eleganti stucchi realizzati nel 1606 da Giovanni Gabuto. Il castello si inserisce mirabilmente nell'ambiente circostante, a monte del Villair di Quart.
Attualmente non è visitabile all'interno perché si stanno ultimando complessi interventi di restauro (altre informazioni nella sezione Cantieri).
 

Sono in corso di restauro e sistemazione anche il primitivo castello di Chatel Argent che sovrasta il borgo di Villeneuve, e il castello Vallaise di Arnad, acquisito nel 2010 dall'Amministrazione regionale.

 
Portale di ingresso della Tour de l'Archet a MorgexFra i più antichi castelli della regione vi è la cosiddetta Tour de l'Archet di Morgex. Il complesso si è organizzato attorno a un imponente primitivo donjon, risalente, secondo la datazione dendrocronologica, al 998. Attorno a questo torrione venne eretta una cinta merlata, progressivamente occupata da varie costruzioni, dando origine a una struttura molto articolata e suggestiva. La costruzione, recentemente restaurata, ospita la Fondazione Centro studi storico-letterari Natalino Sapegno che custodisce la ricca biblioteca del critico Natalino Sapegno e altre importanti collezioni.
 

I castelli valdostani di Saint Germain e Chenal (Montjovet), di Graines (Brusson, Val d'Ayas), Villa (Challant-Saint-Victor, Val d'Ayas), Chatel Argent (Villeneuve), Montmayeur (Avise), La Mothe (Arvier), Chatelard (La Salle) meritano una visita anche se parte delle antiche strutture sono ormai ridotte a ruderi. Per motivi strategici vennero edificati in luoghi elevati, difficilmente accessibili, per questo motivo risultano essere mete panoramiche e molto suggestive.

 

I castelli di Nus, Saint-Christophe, Chatillon, Avise, sono residenze private, tuttora abitate.

La Tour de Villa a Gressan, castello ancora abitato dai proprietari, offre due suggestive suite con trattamento B&B.

 
Il perimetro del castello di Introd sovrastato dall'antico donjonIl castello di Introd, circondato da un parco alberato, occupa la strategica altura fra i torrenti delle valli di Valsavarenche e di Rhêmes. Il complesso è composto da una serie di fabbricati, eretti sul perimetro interno di una muratura poligonale, uniti a formare un'irregolare struttura ad anello. Al centro del cortile interno svetta un antico donjon con un'altana coperta. Due devastanti incendi nel XIX secolo hanno distrutto gran parte delle strutture antiche. Il castello è stato ricostruito - a partire dal 1910 - dall'architetto Chevalley che ne ha fatto una ricca e suggestiva residenza neogotica. Fra gli elementi originali sopravvissuti all'incendio, oltre al torrione centrale, la curiosa e originale "cucina a tutta cappa". Di grande interesse due originali granai in legno, risalenti alla prima metà del XV secolo. Ancora più notevole la vicina cascina quattrocentesca detta la Ola, con elementi architettonici di grande pregio.
Il castello, tuttora abitato, viene aperto parzialmente al pubblico da alcuni anni.
Novità: dall'estate 2012 è aperto al pubblico anche il donjon, lo svettante e panoramico mastio al centro del maniero.
 
Il castello Vallaise di Arnad si sviluppa su tre piani, fiancheggiati da tue torri quadrangolari. Di origine medievale fu trasformato, attorno al 1660, dal barone Félix-Charles-François. Al suo interno presenta numerose sale con significative decorazioni pittoriche tra cui spiccano numerosi rimandi all’epopea femminile: eroine bibliche e "donne forti" ispirate alla mitologia e alla storia. Molto suggestiva è la sua collocazione, immersa fra le vigne di Arnad.

Recentemente acquistato dalla regione Valle d'Aosta, è attualmente in fase di studio e restauro. Ulteriori informazioni nella sezione Cantieri.

 

La Tour Bramafam e la cinta romana di AostaLe mura romane di Aosta sono scandite da torri, trasformate in età medievale nella residenza dei vari signori locali. Imponenti sono la Tour de la Trinité, appartenuta ai Signori di Porta Sant'Orso (poi signori di Quart), realizzata su una delle torri che fiancheggiavano la Porta Praetoria, e la Torre dei balivi, costruita sulla torre romana all'angolo nord orientale della città.

Molto importante fu il castello di Bramafam, eretto a fianco della porta meridionale di Augusta Praetoria, sede dei visconti della città. Questa famiglia nobile, dopo aver ceduto il titolo vicecomitale, acquisì il nome di Challant da uno dei loro numerosi feudi. Sebbene sia dominato da un'imponente torre cilindrica, rappresenta il primo esempio in Valle d'Aosta di castello monoblocco.

Interessanti sono anche la cilindrica Tourneuve, all'angolo nord occidentale delle mura romane, e la Torre del lebbroso, indissolubilmente legata al racconto del savoiardo Xavier de Maistre, Le lépreux de la ville d'Aoste, realmente ispirato al lebbroso Pietro Bernardo Guasco che vi fu rinchiuso a fine '700.

[Link al testo bilingue del racconto di Xavier de Maistre: Le lépreux de la ville d'Aoste]

 

La torre che conserva maggiormente l'originale aspetto romano è la Tour du Pailleron, di fronte alla stazione ferroviaria.

Altre informazioni sulle torri e i castelli della città nella sezione su Aosta e in quella sui Cantieri

 
Il donjon e la cappella romanica del castello di Graines, Brusson, Valle d'AostaI castelli di Graines, in Val d'Ayas, e di Saint-Marcel sono stati recentemente oggetto di indagine e recupero nell'ambito del progetto AVER (Anciennes Vestiges En Ruine).

Il castello di Graines conserva un aspetto autenticamente medievale. Collocato su un'altura rocciosa al centro della Val d'Ayas, risulta particolarmente suggestivo per la posizione e il suo carattere primitivo. Altrettanto bella la piccola cappella romanica con campanile a vela.

Dettagli nella sezione Cantieri.

 

Il parco del castello Passerin d'Entrèves a Chatillon, storica dimora tuttora abitata, ospita numerose piante monumentali tra cui imponenti faggi pluricentenari.

Altri castelli medioevali, talvolta non meno interessanti ma in attesa di adeguata valorizzazione, si trovano anche ad Avise, Arvier, Morgex, Arnad, Pont-Saint-Martin, Perloz, Etroubles, Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Marcel mentre torri primitive, case forti e torrette di guardia sono disseminate praticamente su tutto il territorio regionale.

 
Recenti e importanti contributi alla conoscenza dei castelli valdostani sono stati apportati dalle ricerche di Bruno Orlandoni sulla preziosa documentazione relativa ai cantieri medievali. Bibliografia.
 
Visite guidate ai castelli
Venite a visitare queste eccezionali testimonianze del medioevo con le guide turistiche della Valle d'Aosta che sapranno farvene scoprire e godere tutti gli aspetti storici e artistici, le curiosità e i segreti. La visita guidata di costruzioni diverse, permette di apprezzare l'evoluzione di queste strutture: dai castelli più primitivi, prettamente difensivi, ai complessi militari/residenziali trecenteschi, fino alle raffinate residenze cortesi. Per le scuole in gita di istruzione abbiamo elaborato dei percorsi appositi.
Solo le guide turistiche della Valle d'Aosta possono riservare dei turni visita per i gruppi. La prenotazione non comporta costi aggiuntivi.
 

Per orari di apertura e costi visitate la sezione informazioni pratiche

Nella sezione Proposte trovate itinerari e programmi con Tour dei castelli valdostani. 

Proposte di visita per gite scolastiche nella sezione scuole

Altre informazioni su alcuni castelli si trovano anche nella sezione Cantieri

 

Agli appassionati di castelli e storia medievale, segnaliamo il Festival del Medioevo che si svolge in Valle d'Aosta nel mese di settembre, proponendo interessanti iniziative: visite guidate, conferenze, cantieri aperti, rievocazioni, ecc.

 

Castelli del XX secolo

Il castel Savoia di Gressoney. Foto di Sandra Gobbetti.Il Castel Savoia di Gressoney venne realizzato all'inizio del XX secolo secondo il gusto neogotico e neorinascimentale dell'epoca. Terminato nel 1904, fu voluto dalla  Regina Margherita che molto amava questa località, preferendola al castello di Sarre, residenza valdostana dei Reali. La costruzione sorge nella località denominata Belvedere per la splendida vista che offre sulle cime del Monte Rosa. Il castello è caratterizzato da 5 torri cuspidate differenti e si articola su tre piani: al pianterreno troviamo i locali da giorno, al piano nobile gli appartamenti reali e al secondo piano (non visitabile) i vani per i gentiluomini di corte. Tra gli elementi più interessanti segnaliamo l'elegante scalone ligneo, adornato con grifoni e aquile, che conduce agli appartamenti reali. All'esterno, un bel giardino botanico offre la possibilità di ammirare numerose specie di fiori alpini.

Questo castello è stato nel 2012 la location del film "Il peggior Natale della mia vita", del regista Alessandro Genovesi, con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Antonio Catania, Andrea Mingardi, Diego Abatantuono.

 

Il parco del castello Baron Gamba in autunno, Chatillon, Valle d'AostaIl castello del Baron Gamba a Chatillon, ben visibile dall'autostrada al di sopra di una parete rocciosa, è una costruzione relativamente recente. Commissionato dal barone Maurice Gamba, venne costruito tra il 1901 e il 1903 su progetto dell'ing. Carlo Saroldi. L'edificio è simmetrico, costituito da un'alta torre centrale, arretrata rispetto ai due corpi laterali. Una sala del terzo piano era stata adibita a cappella. La costruzione, realizzata con muratura in pietra rasa a vista, è protetta da un tetto a padiglione. L'edificio era servito da un ascensore, il primo installato in Valle d'Aosta. Il castello è immerso in uno splendido parco (aperto gratuitamente al pubblico) con alberi monumentali, tra cui una sequoia gigante piantata nel 1888 e un raro "cipresso calvo" (Taxodium distichum).

Da ottobre 2012 il castello Gamba è divenuto una sede museale ed ospita la Collezione di arte moderna e contemporanea della Valle d'Aosta.

 
Il castello gen. Cantore ad Aosta. Foto di Davide Bazzani.

Il castello Jocteau, in splendida posizione dominante su Aosta, venne terminato nel 1906 su commissione della baronessa Candida Jocteau Bombrini. Ribattezzato in seguito castello Duca degli Abruzzi, ospita dal 1934, col nome di castello generale Cantore, il comando della Scuola militare alpina, oggi divenuto Centro addestramento alpino. Il massiccio edificio, ritmato da torrioni quadrati e cilindrici, risalta per il suo candore all'interno di un grande parco alberato.

Link a una cartolina d'epoca del castello.

 

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