I castelli della Valle d'Aosta |
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La Valle d'Aosta è giustamente nota per i suoi castelli medievali - in primo luogo quelli di Fénis, Issogne e Verrès - splendidamente conservati e considerati tra gli edifici più rappresentativi dei secoli XIV-XV. Torri e castelli sono disseminati su tutto il territorio della regione, costituendo un elemento caratterizzante del paesaggio valdostano.
Interessante e inedita è la visita al grandioso Forte di Bard, divenuto un importante polo museale. Questa possente opera di sbarramento è un perfetto esempio di architettura militare sabauda e una delle più imponenti fortificazioni ottocentesche delle Alpi.
Attualmente sono visitabili internamente i castelli di Fénis, Issogne, Verrès, Ussel (Chatillon), Sarriod de la Tour (Saint-Pierre), Sarre e il Castel Savoia di Gressoney.
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![]() Nella sezione Proposte trovate i nostri programmi per Tour dei castelli e altre gite organizzate alla scoperta della Valle d'Aosta. Orari di apertura, modalità di visita e tariffe nell'apposita sezione Informazioni.
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Il castello di Fénis, |
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N.B. Non è possibile accedere alle vicinanze del castello col pullman. La salita al maniero richiede circa 20 minuti di cammino dal paese di Verrès, prima lungo un tratto di strada asfaltata, quindi lungo l'antica mulattiera. Più faticoso ma più veloce il percorso lungo la ripida strada pedestre che parte dal borgo. Dal parcheggio per le auto ci vogliono comunque 5-10' a piedi lungo il tratto finale di mulattiera. |
Di proprietà dei signori De Sancto Petro, già citato in un documento del 1191, venne in seguito ceduto ai signori di Quart, quindi al duca di Savoia e alla famiglia Challant. Nel Seicento venne ampliato dalla famiglia Roncas. L'edificio è composto da porzioni costruite in tempi diversi non facilmente riconoscibili. Nel 1873, l'ultimo proprietario, il barone Emanuele Bollati, operò importanti trasformazioni sotto la responsabilità dell'architetto Camillo Boggio. Con un intento romantico-decadente, ispirato ai castelli renani, aggiunse al mastio le quattro torrette angolari che - pur non avendo riscontro nell'architettura medioevale valdostana - attraggono i viaggiatori che transitano lungo la strada statale ai suoi piedi. ATTENZIONE: castello e museo sono chiusi per restauri e per il riallestimento delle collezioni. |
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Di proprietà del comune di Saint-Denis, viene aperto per visite guidate nel solo periodo estivo o su prenotazione. |
Il castello, documentato sin dal 1207, era costituito in origine da una torre primitiva a tre piani, circondata da una cinta di mura. All'inizio del XIV secolo Aimone di Challant costruisce una seconda cinta e amplia il donjon. Il figlio Amedeo munisce il castello di quattro torri cilindriche poste agli angoli del torrione, rendendolo una dimora signorile oltre che un edificio difensivo. Nel primo quarto del Settecento il castello raggiunge la forma attuale con l'aggiunta dei loggiati mentre le ristrutturazioni interne continueranno fino al XX secolo. Fondamentale era l'importanza del parco esterno, con fontane e scalinate, che integravano mirabilmente la scenografia dell'edificio. Il castello sarà visitabile appena terminati i lavori di restauro, secondo la finalità di restitution del patrimonio culturale, promossa dall'Amministrazione regionale. |
![]() Attualmente non è visitabile all'interno perché si stanno ultimando complessi interventi di restauro (altre informazioni nella sezione Cantieri). |
Sono in corso di restauro e sistemazione anche il primitivo castello di Chatel Argent che sovrasta il borgo di Villeneuve, e il castello Vallaise di Arnad, acquisito nel 2010 dall'Amministrazione regionale. |
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I castelli valdostani di Saint Germain e Chenal (Montjovet), di Graines (Brusson, Val d'Ayas), Villa (Challant-Saint-Victor, Val d'Ayas), Chatel Argent (Villeneuve), Montmayeur (Avise), La Mothe (Arvier), Chatelard (La Salle) meritano una visita anche se parte delle antiche strutture sono ormai ridotte a ruderi. Per motivi strategici vennero edificati in luoghi elevati, difficilmente accessibili, per questo motivo risultano essere mete panoramiche e molto suggestive.
I castelli di Nus, Saint-Christophe, Chatillon, Avise, sono residenze private, tuttora abitate. La Tour de Villa a Gressan, castello ancora abitato dai proprietari, offre due suggestive suite con trattamento B&B. |
![]() Il castello, tuttora abitato, viene aperto parzialmente al pubblico da alcuni anni. Novità: dall'estate 2012 è aperto al pubblico anche il donjon, lo svettante e panoramico mastio al centro del maniero. |
Recentemente acquistato dalla regione Valle d'Aosta, è attualmente in fase di studio e restauro. Ulteriori informazioni nella sezione Cantieri. |
Molto importante fu il castello di Bramafam, eretto a fianco della porta meridionale di Augusta Praetoria, sede dei visconti della città. Questa famiglia nobile, dopo aver ceduto il titolo vicecomitale, acquisì il nome di Challant da uno dei loro numerosi feudi. Sebbene sia dominato da un'imponente torre cilindrica, rappresenta il primo esempio in Valle d'Aosta di castello monoblocco. Interessanti sono anche la cilindrica Tourneuve, all'angolo nord occidentale delle mura romane, e la Torre del lebbroso, indissolubilmente legata al racconto del savoiardo Xavier de Maistre, Le lépreux de la ville d'Aoste, realmente ispirato al lebbroso Pietro Bernardo Guasco che vi fu rinchiuso a fine '700. [Link al testo bilingue del racconto di Xavier de Maistre: Le lépreux de la ville d'Aoste]
La torre che conserva maggiormente l'originale aspetto romano è la Tour du Pailleron, di fronte alla stazione ferroviaria. Altre informazioni sulle torri e i castelli della città nella sezione su Aosta e in quella sui Cantieri |
![]() Il castello di Graines conserva un aspetto autenticamente medievale. Collocato su un'altura rocciosa al centro della Val d'Ayas, risulta particolarmente suggestivo per la posizione e il suo carattere primitivo. Altrettanto bella la piccola cappella romanica con campanile a vela. Dettagli nella sezione Cantieri. |
Il parco del castello Passerin d'Entrèves a Chatillon, storica dimora tuttora abitata, ospita numerose piante monumentali tra cui imponenti faggi pluricentenari. Altri castelli medioevali, talvolta non meno interessanti ma in attesa di adeguata valorizzazione, si trovano anche ad Avise, Arvier, Morgex, Arnad, Pont-Saint-Martin, Perloz, Etroubles, Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Marcel mentre torri primitive, case forti e torrette di guardia sono disseminate praticamente su tutto il territorio regionale. |
Recenti e importanti contributi alla conoscenza dei castelli valdostani sono stati apportati dalle ricerche di Bruno Orlandoni sulla preziosa documentazione relativa ai cantieri medievali. Bibliografia. |
Visite guidate ai castelli |
Venite a visitare queste eccezionali testimonianze del
medioevo con le guide turistiche della Valle d'Aosta
che sapranno farvene scoprire e godere tutti gli aspetti storici e artistici,
le curiosità e i segreti. La visita guidata di costruzioni diverse, permette di
apprezzare l'evoluzione di queste strutture: dai castelli più primitivi,
prettamente difensivi, ai complessi militari/residenziali trecenteschi, fino alle raffinate residenze cortesi. Per le scuole
in gita di istruzione abbiamo elaborato dei percorsi appositi. Solo le guide turistiche della Valle d'Aosta possono riservare dei turni visita per i gruppi. La prenotazione non comporta costi aggiuntivi. |
Per orari di apertura e costi visitate la sezione informazioni pratiche
Nella sezione Proposte trovate itinerari e programmi con Tour dei castelli valdostani.
Proposte di visita per gite scolastiche nella sezione scuole
Altre informazioni su alcuni castelli si trovano anche nella sezione Cantieri
Agli appassionati di castelli e storia medievale, segnaliamo il Festival del Medioevo che si svolge in Valle d'Aosta nel mese di settembre, proponendo interessanti iniziative: visite guidate, conferenze, cantieri aperti, rievocazioni, ecc.
Castelli del XX secolo |
Questo castello è stato nel 2012 la location del film "Il peggior Natale della mia vita", del regista Alessandro Genovesi, con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Antonio Catania, Andrea Mingardi, Diego Abatantuono. |
Da ottobre 2012 il castello Gamba è divenuto una sede museale ed ospita la Collezione di arte moderna e contemporanea della Valle d'Aosta. |
![]() Il castello Jocteau, in splendida posizione dominante su Aosta, venne terminato nel 1906 su commissione della baronessa Candida Jocteau Bombrini. Ribattezzato in seguito castello Duca degli Abruzzi, ospita dal 1934, col nome di castello generale Cantore, il comando della Scuola militare alpina, oggi divenuto Centro addestramento alpino. Il massiccio edificio, ritmato da torrioni quadrati e cilindrici, risalta per il suo candore all'interno di un grande parco alberato. Link a una cartolina d'epoca del castello. |
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